lunedì 29 settembre 2008

Telepatia con i deceduti: fenomeno locale?




Il mio primo romanzo breve, Telepatia con i deceduti, sembra muovere un flusso di opinioni, consensi, critiche e pareri che non accenna a placarsi.
Questa settimana è stata pubblicata su
http://www.scheletri.com/libri/libri0344.htm
una recensione insufficiente di un giovane recensore del Nord Italia.
Per dovere di cronaca la segnalo sul blog.
Di pari passo sul territorio campano e non solo il libro continua a mietere successi e consensi sia da parte degli addetti ai lavori, sia di semplici lettori che si sono appassionati alla territorialità dei miei personaggi.
Proprio in questi giorni ho inserito nel mio sito http://www.eduardovitolo.it/ una entusiastica e competente presentazione di “Telepatia” da parte del Prof. Vincenzo Salerno, Docente di Letterature Comparate all’Università degli Studi di Cassino.
Da li è stato coniato per il mio romanzo il termine, Gotico Mediterraneo, basandosi su alcuni studi fatti di recente su questo tipo di letteratura, in parte sconosciuta.
Inoltre è notizia di ieri la proposta di proporre la storia paranormale di Anna e del Conte del Carro nei teatri del salernitano e spero anche fuori il territorio campano.
La cosa potrebbe concretizzarsi nella prossima primavera.
Per ora il tutto è in fase di trattazione.
Infine sono da annoverare anche tre proposte di cortometraggio avanzate da cineasti di Salerno, Roma e Napoli.
Il culto di Telepatia, nel bene e nel male continua…
Lascio infine alcuni commenti di semplici lettori e colleghi che ho il piacere di pubblicare nel mio blog:
“Complimenti, bella storia, ottima l'idea di usare personaggi italiani (visto che lo siamo); l'unica cosa che, se posso permettermi, ti segnalo è la fine della storia di Anna: forse avrebbe meritato un po' più di spazio, tutto finisce troppo in fretta, troppo facile. Ma i finali sono sempre un punto interrogativo, accidenti...” ( Simonetta Santamaria, Autrice di “Donne in Noir” ed. Il Foglio)
“Ho letto "Telepatia con i deceduti" mi è piaciuto davvero molto (anche se onestamente non è il genere di lettura che preferisco). Hai un modo diretto di raccontare le cose, che come in ogni giallo che si rispetti ti coinvolge fino alla fine.Bravo, complimenti!” (Giovanni di Pompeo, Autore di “Thank you America” ed. Ibiskos).
Devo dire che l'ho letto tutto di un fiato, e l'ho trovato molto coinvolgente, come non mi capitava da tempo. Inoltre è scritto correttamente, senza quello pseudomodernismo che pensa di poter fare a meno delle basi della sintassi, nè inutili arcaismi. Non so quanto il mio modesto parere possa contare, ma questo è quel che ne penso. ( Stefano Santangelo, Autore di “Jhonny Cash” Ed. Il Foglio.)
Inoltre un mio gentile lettore, Emanuele Cotugno ( di professione medico chirurgo) mi ha scritto una bellissimo lettera di cui riporto la parte essenziale:
“Caro Eduardo ho letto il tuo breve ma molto incisivo e consistente romanzo, degno a mio parere, dei migliori “Noir Francesi”. In attesa del tuo prossimo scritto ti auguro i migliori successi professionali e letterari”.
Roby & Ross, ( My Space) due cari lettori, mi hanno lasciato questo bellissimo commento:
“La capacità dell'autore di ricreare un'atmosfera carica di tensione e suspence, immerge da subito il lettore in un mondo, vicino alla realtà, ma quasi dalla doppia-dimensione. La descrizione degli eventi mira al coinvolgimento immediato, la paura sale a piccole dosi, fino a sfociare nel finale altrettanto inquietante! Un libro che appassionerà anche chi non si è mai accostato prima a questo genere narrativo. Attendiamo i tuoi nuovi lavori... “
è davvero notevole!
(Massimiliano Franco, Pisa )(Mail) E’ davvero notevole!
L'unico neo, visto l'argomento e la trama molto accattivanti è proprio labrevità del tuo racconto, anche se nelle poche pagine hai saputo creare,carpendo un pò dai Maestri Poe e, m'inchino, Lovecraft, la ricerca e la descrizione dell'orrore "sublime". Il finale potrebbe sembrare scontato, ma non lo è, vista la condizione squallida di "ex essere normale" della protagonista che fa pensare come il volersi arrendere alle maliedell'essere nefando sia quasi una sorta di "suicidio liberatorio" da quella schiavitù che nulla più di umano aveva lasciato alla sua breve ma sofferta esistenza. Ottimo è stato, nella parte centrale del racconto, quando la tensione comincia ad essere al suo zenith emozionale, l'inserimento delracconto di come cominciò, suo malgrado, alla malcapitata ragazza la sua "non più vita" condannata alla solitudine negli affetti mentre la curiosità nei suoi confronti dei media e di chi poteva speculare su di lei cresceva, così come azzeccatissima è stata sia la location che l'uso di pochi ma indovinati personaggi (buona l'idea del reporter cinico ed arrogante ma infine codardo a caccia dell'ennesimoscoop). L'argomento e la trama in generale si sarebbero prestati ad una trattazione più ampia (mi verrebbe quasi la voglia di svilupparci un concept in musica), ma va bene così.

domenica 21 settembre 2008

Una mia intervista!!!



Intervista sul periodico LA RETE Aprile 2008
Quattro chiacchiere per saperne di più sul romanzo uscito da poco dell'Autore esordiente di Sarno
Penso che un po' tutti i nostri lettori saranno curiosi di sapere in che modo sei riuscito a pubblicare il tuo primo libro?
Certo. Ho iniziato a pubblicare brevi racconti su un sito ( http://www.ewriters.it/). Si trattava di una vera e propria "vetrina" che ti permetteva di essere letto e giudicato da un'ampia schiera di appassionati o semplici curiosi. La cosa è durata per più di un anno durante il quale questi lavori hanno raggiunto un bel numero di letture e attestati di stima, insomma un feedback positivo. Ma la cosa si era fermata lì. Una mattina mi arriva nella cassetta una lettera di una casa Editrice di Empoli (Fi), la Ibiskos Editrice Risolo, che mi invita in maniera entusiastica a mandare, per una valutazione, qualcosa di più consistente di un semplice racconto. Avevo pronto un romanzo breve Horror/Noir intitolato Telepatia con i deceduti, di ambientazione italiana. L'ho mandato senza grosse aspettative in Toscana e invece ho spuntato un contratto editoriale. Un sogno che finalmente si è avverato.
Quanto i tuoi studi hanno contribuito alla tua carriera (iniziata) di scrittore?
Gli studi classici tantissimo. Lì ho scoperto autori come Poe, Byron, Kafka, Pirandello, Buzzati etc e con i loro libri ho passato ore meravigliose. Gli studi attuali poco visto che mi sto laureando in Giurisprudenza. Inoltre ho un'esperienza oramai decennale di collaborazioni con periodici, fanzine, siti, riviste e lì praticamente mi sono fatto le ossa.
Come descriveresti "Telepatia con i deceduti"a chi non ha avuto ancora il piacere di leggerlo?
Telepatia con i deceduti è un CROSSOVER tra generi diversi e distanti ( La Ghost Story, il Noir, l'Horror più sanguinario e brutale, la novella esistenzialistica e drammatica) con uno stile di scrittura molto semplice e diretto.
Si tratta di una storia caratterizzata da continui flashback nel passato e ricca di atmosfere lugubri e spettrali che per il suo fascino da novella di altri tempi potrebbe essere raccontata anche da un vostro parente ( diciamo un nonno và!) durante una veglia notturna davanti ad un camino scoppiettante attorniati da ombre informi e silenzi raggelanti. Per quanto riguarda la trama beh… dovrete prendere il libro… ah ah!
La vicenda narrata nel tuo romanzo è ambientata a Sarno?
Già me l'hanno domandato in parecchi riconoscendo vagamente, nella lettura, qualche luogo o qualche paesaggio ma a malincuore devo rispondere: solo in parte! Ho preso ispirazione da un viaggio che ho fatto nelle lande desolate emiliane (tra Parma e Piacenza) in estate sotto un sole torrido. Lì ci sono posti davvero solitari e spettrali. Sul prossimo chissà. L'idea mi stuzzica.
Quanto i tuoi interessi personali hanno influenzato il libro?
Tantissimo. Prima che scrittore io sono un accanito lettore. Ho una libreria piena di libri Horror, gialli, thriller, romanzi storici, saggi, classici. Molti me li ha lasciati mia madre che era una lettrice onnivora come il sottoscritto. Leggere mi da un'enorme soddisfazione. E' come vivere centinaia di vite diverse.
C'è qualcosa di autobiografico nella narrazione?
Ci penso continuamente. Forse un episodio particolare del libro si ricollega alla mia infanzia ma poco altro. Mi piace inventare storie e personaggi inediti. E' più gratificante e mi diverte da matti.
Come progetti le storie che inventi quando ti accingi a scrivere un libro?
Ogni racconto ha un suo percorso, una sua storia. Prendo spunto parecchio dai racconti di mia nonna, per me una miniera d'oro di sensazioni e atmosfere diverse da descrivere poi nei miei racconti. Anche i sogni sono importanti. A volte sono delle vere e proprie storie che aspettano soltanto di essere scritte. Poi la cronaca, il folklore, la storia, i miti e tanto altro. Mi piace scrivere di mattino presto. L'ho sempre fatto e i risultati sono sempre stati migliori. E poi a scanso del genere che propongo sono un tipo impressionabile quindi la notte voglio dormire tranquillo.
Quali sono gli autori che più ti hanno ispirato e le tue letture nel tempo libero?
Influenze: Lovecraft, Matheson, Bloch, Lansdale, Deaver, James, Blackwood, Barker. Letture: ultimamente Anne Rice ( ho tutti i suoi libri)e poco altro. Ho molto da fare con gli studi, le collaborazioni con i giornali, la promozione del libro. Mi rifarò in estate.
Un autore italiano che ti ha colpito recentemente?
Segnalo due amici: Luciano Comida (El editore), autore triestino che scrive storie per ragazzi divertentissime e molto attuali e Danilo Arona, il miglior scrittore horror italiano.
Il tuo obiettivo è diventare famoso o scrivere buone storie?
Sarei ipocrita se ti dicessi solo la seconda. Diciamo quello e quello sarebbe il massimo. Ma mi rendo conto che è dura!
Nel retro copertina c'è scritto che la musica ha per te un ruolo fondamentale.
Puoi scommetterci! Sono un accanito collezionista di cd e vinili dei generi più disparati ( anche se i miei preferiti sono il rock e il metal) e anche un critico musicale per diverse testate. Inoltre scrivo e leggo sempre con una musica appropriata in sottofondo. Il silenzio non regna mai attorno la mia persona. Ne sa qualcosa la mia Qfamiglia.
Quali sono i tuoi progetti per questo 2008 e anche per il futuro?
Promuovere il libro con alcune presentazioni. Ne sto già organizzando un paio a Sarno, spero patrocinata dal comune, dopo le elezioni e un'altra a Nocera Inferiore in data e luogo ancora da stabilire. Ho già presentato il libro alla Fiera del libro di Roma a Dicembre ed è stata un'esperienza meravigliosa. Inoltre sarò ad inizio Aprile a Empoli alla libreria Mondadori del centro storico con altri autori Ibiskos per una serata speciale. Per il futuro sto scrivendo un altro romanzo più lungo che spero di pubblicare nel 2009 se tutto va bene.
Grazie e in bocca al lupo per il tuo romanzo…
Grazie di cuore a te, Giacomo e tutta la redazione di La RETE per lo spazio e la gentile disponibilità. Lasciami solo aggiungere che il libro può essere ordinato presso i miei indirizzi edu.vitolo@libero.it , http://www.eduardovitolo.it/ e www.myspace.com/eduardovitolo oppure su ebay, sul sito della casa editrice e sui siti di vendita libri on line http://www.ibs.it/ , http://www.libreriauniversitaria.it/ e http://www.libri.dvd.it/. In bocca al lupo anche a voi.

Intervista a cura di Giacomo Monteleone

mercoledì 10 settembre 2008

Il ritorno dei Metallica!!!


In questi giorni ho avuto modo di vedere il video su All Music del brano dei Metallica The Day That Never Comes ( Primo singolo tratto dal nuovo album Death Magnetic in uscita a giorni).

Signori miei se questo brano è solo un assaggio allora i "quattro di Frisco" sono tornati veramente in grande stile.

Prima di tutto la musica:

il pezzo è nello stile One ( Maxi singolo tratto da ...And Justice for all 1989) e Fade to Black ( Right the Lightining ....of course!!!).

Melodia iniziale che subito ti coinvolge lasciando il passo alla riconoscibilissima voce di Hatfield che mai come stavolta mi è mancata parecchio.

Dopo qualche giro di chitarra acustica le chitarre cominciano a mitragliare come ai vecchi tempi ed è lo sfacello!

Riff di stampo Thrash ( genere che sembrava abiurato dai nostri) si rincorrono in una miriade di cambi di tempo tecnissimi e dal grande patos.

L'atmosfera è rovente e si vede che i nostri hanno recuperato la voglia di scrivere grandi canzoni ricche di sfumature.

Ho letto su internet che qualche ragazzino spocchioso e pseudo rockettaro l'abbia già bollato come un pezzo copiato dalle vecchie cose se non peggio.

Io ho 33 anni e seguo i Metallica dalle fine degli anni 80.

Il pentagramma del Thrash e di un certo tipo di metal/rock lo hanno inventato loro.

Onore quindi a chi ha ancora la forza e il coraggio di proporre certe idee visto che quelle "idee" sono nel loro dna artistico.

E se qualcuno non capisce peggio per lui.

Si perde solo della grande musica.

Attendo il nuovo cd per una recensione.

giovedì 4 settembre 2008


La terza serie è finita venerdì scorso.

Quando sono partiti i titoli di coda accompagnati dalla bellissima e adrenalitica colonna sonora mi è venuto un magone di quelli grossi.

Perchè la Serie Tv Prison Break per il sotto scritto è il miglior telefilm in assoluto dai tempi di Twin Peaks.

Le nottatacce che mi sono fatto sia d'estate ( e ci stanno pure...) che d'inverno ( molte volte ho combattuto contro lo spietato Morfeo...) per vederlo mi hanno sempre ripagato di ogni singolo secondo passato davanti alla Tv.

Puro godimento.

E poi c'era anche qualcosa di romantico e insieme di catartico nell'affrontare una notte insonne per vedere la sorte di due fratelli galeotti.

Italia uno ha un comportamento quantomeno criminale nel relegare una chicca del genere dopo le 11 di sera ( a volte anche dopo mezzanote).

La trama in due parole ( non voglio anticipare niente a che è curioso di cimentarsi in questa saga eroico/drammatico/spionistica):

Wentworth Miller e Dominic Purcell interpretano due fratelli, Michael e Lincoln, incarcerati nella prigione di Fox River. I due, coinvolti in una pericolosa cospirazione politica, devono riuscire a evadere dal carcere, ma per farlo avranno bisogno dell'aiuto di pericolosi criminali anch'essi desiderosi di lasciare il carcere.

Azione a fiumi e continui colpi di scena caratterizzano la serie, a cui fa da sfondo la vicenda di questi due indimenticabili fratelli.

Consigliatissimo!!!!!