venerdì 27 novembre 2009

"NON SONO ANCORA USCITO DA QUESTA BASE": DIARIO DALL'AFGHANISTAN (PT2)

Seconda puntata del "Diario dall'Afghanistan" del mio amico "Antonio".
La prima punta a questo link:

Linea del fronte 33 00 N, 65 00 E, prima missione fuori dalla Patria.
Non sono ancora uscito da questa base.
Per il momento può uscire solo il personale...diciamo...di fanteria specializzata.
E' passata un'altra settimana...non me ne sono accorto.
Il tempo vola anche senza uscire da queste mura, avendo comunque dei movimenti limitati.
La base è grande, ma alla fine i luoghi dove andare sono più o meno sempre gli stessi: il posto di lavoro, la mensa, la lavanderia, il piazzale bandiera, ecc.
Per la prima volta da quando sono arrivato ha anche piovuto.
Mentre prima c'era polvere ovunque, il fango ne ha preso il posto e te lo porti dappertutto. l
La pioggia ha portato finalmente via un po' di foschia e riesco a vedere la montagne intorno.
Solo questo per ora.
Non ho ancora avuto contatti con la gente del posto.
Li vedo soltanto quando vengono a lavorare dentro la base.
Spesso vado a correre e alle 17, quando queste persone finiscono di lavorare, prima di lasciare la base, li vedo inginocchiati lungo la strada a pregare verso la mecca.
Gli abiti, sono tipici del posti.
Quasi nessuno indossa indumenti occidentali, fatta eccezione, per le scarpe.
C'è chi usa scarpe da ginnastica, chi vecchi mocassini.
Una buona notizia.
La neve è arrivata sulle alture qui intorno, ma stranamente la temperatura a valle è più mite.
La differenza rispetto al giorno del mio arrivo è molto sensibile.
Diciamo che se la temperatura rimanesse così, si starebbbe bene.
Con questo improvviso tepore però sono aumentate anche le mosche.
Le trovi dappertutto, in ogni posto.
Ho visto anche qualche zanzara, ma in camera non ne è entrata nemmeno una per ora.
Meno male
Passa il tempo e molte faccie iniziano a essere familiari, soprattutto quelle del personale non italiano.
Ho incontrato molti amici, tutti compagni di qualche corso fatto in Italia.
Alcuni erano anni che non li vedevo.
Questa missione è una buona occasione per vedersi una sera e fare 4 chiacchere.
L'altro ieri è caduto in Italia, a Pisa, un nostro aereo, un C-130.
La notizia è arrivata subito qui.
Tra molti di noi c'è stato un gran fermento per sapere chi fossero le vittime.
Molti qui hanno degli amici alla 46 brigata aerea di Pisa.
Alcuni colleghi alla notizia dei nomi dei caduti, avevano già le lacrime agli occhi.
Uno dei colleghi con cui lavoro ha perso 2 amici.
Erano due piloti del corso aquila.
Non conosco nessuno delle 5 vittime e ancora non si conoscono le dinamiche dell'incidente ma mi stupisce il fatto che un bestione ultra collaudato e sicuro come il C-130 sia caduto.
Questo aereo da trasporto è formidabile...eccezionale!
Questo mi insegna che quando qualcosa volta, non c'è niente di sicuro al 100% anche se l'aereo è in ottime condizioni e i piloti sono esperti come in questo caso.
Ho già letto su alcuni articoli di giornali differenti ipotesi.
Le fatalità possono essere molteplici.
Soltanto dalle scatole nere si saprà cosa è successo veramente.
Questa tragedia comunque non mi scoraggia.
Non possiamo dimenticare i nostri compagni caduti dentro e fuori i confini dell'Italia ma
dobbiamo andare avanti.
A Presto.

Nessun commento: