domenica 31 gennaio 2016

MACHINA COELI - MUSICHE DALL'ETA' DELL'ORO! [INTERVISTA+RECENSIONE]


C' è stato un periodo, tra metà dei novanta in poi, in cui sembrava che un genere di nicchia e profondamente oscuro come l'Ambient Dark potesse prendere il posto dell'ormai saturo e affollato Black Metal nel cuore degli appassionati del settore. Spessissimo, su zine e riviste del settore, potevi imbatterti in questi artisti che cercavano di imporsi con i loro suoni fatti di elettronica, tastiere eteree, melodie medievali e ritmi marziali.
Qualche nome? Mortiis, Arcana, Die Verbanten Kinder Evas, Pazuzu, Raison D'Etre e molti, molti altri. Machina Coeli, progetto solista di Coatl M.Evil (ora cantante dei The Mugshots), rientra in pieno in quella corrente musicale.
Tutte le musiche del debut album "Finitor Visus Nostri", composto nel 1997 e pubblicato per ben due volte nel 1999 dall'americana Moonchild Records e nel 2016 dall'italianissima Masked Dead Records, rappresentano un'istantanea perfetta di luce e tenebre, antico e moderno, atmosfera e poesia di epoche lontane e per questo attraenti.
Machina Coeli però un ha elemento in più rispetto a Mortiis e compagnia brutta: una evidente ispirazione progressive con l'innesto di soliste di chitarra e fughe tastieristiche mutuate in chiave minimale da band del passato come Genesis, Goblin o Tangerine Dream. Rissumendo il tutto: ventitre minuti di assoluto e soave disimpegno.
Un viaggio della mente in regioni lontane tra Medioevo e Saghe Cavelleresche, sognando un'epoca d'oro dell'uomo, fatta di coraggio e onore che, ahinoi, non tornerà mai più! Per ordinare la rispampa di "Finitor Visus Nostri" potete prendere come riferimento la Pagina Facebook di Masked Dead Records. Il disco è anche scaricabile gratuitamene sulla Pagina Bandcamp dei nostri.
Ma non ci siamo fermati qui e incuriositi ed estasiati dalle musiche di Machina Coeli abbiamo deciso di fare quattro chiacchiare a 360° con Coatl M. Evil.
Ecco il resoconto...


Ciao Coatl M. Evil, iniziamo con una domanda secca: perché una ristampa del tuo unico finora album del 1999 "Finitor Visus Nostri"? 

Si tratta di una proposta che viene dalla Masked Dead Records della giovane promessa Matteo Antonelli, che ha l'etá che avevo io quando diedi vita a quel disco. Non ti immagini quanto questo significhi per me: se allora avessi saputo che un mio coetaneo "del futuro" un giorno avrebbe amato e ristampato il disco, sarebbe stato immediatamente chiaro il senso della musica che componevo con tanta passione!

Hai composto questo disco Ambient/Dark con suggestioni medievali nel 1997 quando il genere secondo me godeva di grande attenzione anche tra i fruitori del settore estremo con progetti come Mortiis, Arcana, Raison D’Etre, Die Verbannten Kinder Evas e molti altri a farla da padroni. All’epoca come fu il riscontro del disco da parte delle riviste specializzate e delle ‘zine? 

Fu generalmente buono anche se girò più che altro in ambienti legati al Progressive Rock. Comunque chi aveva una certa cultura notò le influenze da te citate. All'epoca mandai anche il disco a Mortiis in persona che ne apprezzò l'aspetto orchestrale! Ancora oggi si trovano varie recensioni sul web; da parte mia ho conservato tutte le recensioni cartacee recuperate allora. Quando mandai loro il disco, i signori della Cold Meat Industry mi dissero che si occupavano solo di artisti scandinavi...certo l'essere italiano non mi aiutò in un periodo come quello, se lo stesso lavoro fosse stato registrato da un norvegese forse qualcosa sarebbe successo!

La prima stampa di "Finitor Visus Nostri" è stata pubblicata dall’etichetta californiana Moonchild Records. Tempo fa mi raccontasti dei particolari molto drammatici e misteriosi legati a questa etichetta e mi piacerebbe che li raccontassi anche ai lettori del Il Mondo Di Edu… 

All'epoca fui onorato di essere incluso nel roster di questa etichetta discografica davvero "sotterranea". Brian Hirsch, il boss, mi contattò per le mie trasmissioni in radio. Lui era un eccezionale musicista e all'epoca pubblicò due album: "Quest For Truth" e "Indeed", fatti quasi interamente con tastiere proprio come il progetto Machina Coeli. Ecco perchè Brian ne fu affascinato sin dagli inizi. La collaborazione diede buoni frutti ed era in progetto la stampa del primo LP ma un giorno di Brian Hirsch sparirono le tracce: le uniche cose che si lasciò alle spalle furono un ufficio distrutto, la ricevuta d'acquisto di una rivoltella e un furgoncino abbandonato ai limiti di un bosco. Il corpo non fu mai trovato. Se non è morto, spero che sia riuscito a trovare quello che cercava, magari una vita diversa, un'altra identità, un altro paese. Per ricordare la sua musica consiglio l'ascolto di "Quest For Truth", disponibile anche su Spotify.


Mi racconteresti il concept epico/medievale che sta dietro al disco e mi piacerebbe conoscere anche le ispirazioni extra musicali che hanno contribuito alla pubblicazione dell’album… 

Beh, direi tanto ardore giovanile e idee "filosofiche" davvero ingenue! La spinta iniziale a livello musicale venne da Mortiis, ma a livello lirico venne da "Blood On Ice" dei Bathory: misi giù la storia di un guerriero che abbandona l'idea di guerra come soluzione in sè per perseguire - ispirato dal fantasma del nonno comparso in riva al lago - l'Ideale, somma di verità, amore e libertà. In realtà il disco è interamente strumentale, a parte un narrato campionato da "La Guerra Dei Mondi" di Orson Welles, quindi la storia serviva solo a descrivere le atmosfere dei brani.

Machina Coeli sembra ancora avere uno spirito molto underground.
Ha senso ancora parlare di Underground nel 2016? Oppure come dicono tanti è morto e sepolto alla fine degli anni '90? 

Non ha più senso a livello letterale: una volta era "underground" ciò che era nascosto, non visibile, difficile da scovare e impegnativo da seguire. Oggi tutto è alla luce del sole (il web), basta saperlo trovare anche se la difficoltà consiste nel contrario di quanto avveniva in passato: oggi c'è troppo e tutto contemporaneamente. Allora c'era relativamente poco, sparso qua e là per il mondo, nelle cantine, nei garage e nelle camere da letto dei musicisti che sognavano di sfondare come i loro idoli.

Suoneresti “live” con i Machina Coeli se ti venisse proposto? E qual è secondo te il contesto migliore dal punto di vista logistico per proporre le tue musiche? 

Non ho né le capacità, né i mezzi tecnici per mettere insieme un concerto del genere: preferirei gustarmi il concerto come spettatore, di fronte ad una piccola orchestra in una notte d'estate in riva al cupo e romantico Lago Sebino, luogo da cui proveniva mio nonno Dante.


Una curiosità: si parla sempre poco dei dettagli tecnici della composizione di un disco di qualsiasi genere si tratti. Mi piacerebbe conoscere le strumentazioni che hai utilizzato per l’assemblaggio e la produzione di "Finitor Visus Nostri"… 

E' stato interamente registrato con una leggendaria workstation Korg X3, che tuttora conservo gelosamente e utilizzo per le mie composizioni. Naturalmente l'assolo di chitarra finale fu sovrainciso in studio.

Heavy Demons, il tuo programma radio ormai di culto, resiste strenuamente alla profonda crisi che sta colpendo tutta la scena. Qual è la molla che ti spinge ancora a promuovere certa musica in un canale per alcuni sottovalutato e “antico” come quello della radio? 

Una trasmissione radio regolare su una radio FM, nell'epoca delle webradio, è merce rara! Io ci metto la stessa passione che, minorenne, misi nell'aprile 1995. Non ho perso una puntata da allora (ho fatto diverse trasmissioni) e, non esistendo il Tempo (pura creazione umana), non lo percepisco minimamente. Sono un seguace di Aiòn, non di Kronos, dunque vivo la mia vita come un eterno attimo. Lascio le miserie del presunto scorrere del tempo alla maggior parte dei primati poco evoluti che popolano (in maniera eccessiva) il pianeta.

Per finire domanda classica: progetti futuri per Coatl M. Evil? Un nuovo album dei Machina Coeli è previsto in tempi brevi? 

Il disco è pronto da tempo e il concept che affronta riguarda l'occultamento dei vangeli Gnostici nel IV secolo d.C. per preservarli dalla sicura distruzione da parte della Chiesa, da poco legittimata a scopo politico dall'imperatore Costantino. Sto ragionando con Matteo della Masked Dead Records per capire come e quando stamparlo, naturalmente in edizione ultralimitata per iniziare. Cosa molto adatta allo spirito elitario del progetto!

E ovviamente visto che sei anche il vocalist della Horror Rock band The Mugshots ci sono novità anche in tal senso? Di recente ho visto una foto negli uffici di una storica etichetta italiana legata ai suoni orrorifici… 

La mitologica Black Widow Records di Genova, esatto! A marzo saremo in studio da Freddy Delirio dei Death SS per registrare il nuovo LP dei Mugshots, che uscirà anche in vinile per la label genovese. Avremo molti ospiti sul disco, tra cui Freddy stesso alle tastiere e Tony Dolan dei Venom Inc. alla narrazione! Prime evil!

1 commento:

Nick Parisi. ha detto...

E' sempre un piacere poterti rileggere, caro amico!