sabato 12 marzo 2016

CLAUDIO VERGNANI - LA SENTINELLA (GARGOYLE BOOKS, 2015) [RECENSIONE]


Chi frequenta questo blog conosce bene Claudio Vergnani, [due interviste le trovate qui e qui] questo autore emiliano che ormai da svariati anni si è dato, anima e corpo, all'Horror e ai suoi vari archetipi (vampiri, zombi etc.) costruendo dei romanzi avvincenti per ambientazioni (quasi sempre in Italia) e personaggi. "La Sentinella", pubblicato ancora una volta da Gargoyle Books (un sodalizio tra i più saldi ma visti in una editoria che cambia continuamente pelle), è l'ennesimo tassello di questo puzzle dell'orrore targato Vergnani.
Un romanzo dispotico che per scenografia (una società post apocalittica tra cannibalismo, violenze di ogni tipo e una spirtualità deviata e dolorosa) e trama (una spietata selezione per diventare una elite scelta paramilitare e religiosa) avrei visto molto bene anche nella collana "Urania" da Edicola.
Vergnani lascia per un attimo i suoi vampiri "modenesi" che tanto ci hanno fatto divertire negli anni passati per consegnarci una storia durissima, spietata, dove la forza fisica e le prove per diventare "Sentinella" (descritte con dovizia di particolari dall'autore che ricordiamolo è anche un cultore della forma fisica) sono alla base del percorso esistenziale del protagonista: un uomo che cerca la redenzione in una fede non troppo sentita e in una collocazione sociale che gli permetta di vivere un'esistenza senza fame o sofferenze.

Claudio Vergnani
Non mancano elementi propriamente horror (anche lovecraftiani) come da sempre ci si aspetta da un'opera di Vergnani ma questa volta il tutto è atto a creare una storia che invece di creare solo atmosfera vuole creare anche "action" in modo da prendere per mano il lettore e farlo sentire come parte integrante della durissima selezione e degli eventi immediatamente successivi.
Non anticipo nulla per non rovinare la lettura...Ma "La Sentinella" è un romanzo altamente adranalitico, trascinante e ricco di colpi di scena.
Chi ha amato le introspezioni profonde e le riflessioni amare su Vita, Morte e Amore (i tre cardini dell'esistenza umana) che da sempre contraddistinguono le storie dello scrittore emiliano non rimarrà deluso ma attendetevi anche qualcosa di inedito nel suo percorso letterario.
Attendetevi una corsa a perdifiato, zaino in spalla e litri di sudore, in un mondo che si sta sgretolando velocemente e l'unica cosa che può salvare l'uomo della caduta definitiva è quella di rimanere in piedi il più a lungo possibile e pregare che le forze (fisiche e psicologiche) non lo abbandonino all'improvviso.
Una metafora evidente di come la società nostrana sia diventata sempre più spietata e selettiva nei confronti dei deboli e degli impreparati. Vergnani ci sbatte in faccia la sua visione del futuro e ci si trova a riflettere su come il corpo sia da sempre la nostra unica arma per non soccombere ai cambiamenti catastrofici che prima o poi potrebbero accadere.
Un libro che consiglio caldamente e senza riserve!

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

C'è una continuità, una coerenza narrativa e simbolica nell'opera di Vergnani che è rara al giorno d'oggi. Claudio è forse l'unico scrittore tra quelli che conosco che riesce ad essere fedele a sé stesso pur facendo evolvere in continuazione la qualità della sua scrittura.
Leggerò con piacere anche quest'ultimo suo parto narrativo.

claudio ha detto...

Grazie Edu, di cuore. sempre preciso, profondo e "a fuoco".

ps: e grazie a Nick Parisi, anche :)