venerdì 18 settembre 2009

"MELISSA" A SARNO?

Venerdì 25 Aprile 1997, il Periodico locale denominato "L' AGRO" (Anno I, Num. 8) pubblicava nella sezione "Cultura & Spettacolo", un interessantissimo articolo a firma Franco Salerno ( Professore di Liceo, Giornalista e Scrittore). Il titolo era: " Questi Eterni Fantasmi".
Praticamente una vera e propria inchiesta su alcuni avvistamenti di spettri nell'Agro Nocerino Sarnese.
Riprendendo in mano il giornale dopo oltre 10 anni mi sono imbattuto in una coincidenza quantomeno significativa, visto anche il proliferare sul web della leggenda metropolitana di "Melissa."
Per chi non la conoscesse ecco un breve resoconto:
Lo scrittore alessandrino Danilo Arona, noto ricercatore di fatti misteriosi e paurosi nella sua terra natia ( da lui ribattezzata “Bassavilla”) si imbatte, attraverso una serie di coincidenze quantomeno strane, nella leggenda metropolitana di Melissa, un fantasma che sembra infestare di notte un tratto di autostrada che collega Milano a Bassavilla.
Scavando a fondo scopre che sono state fatte diverse denuncie ai Carabinieri e all'Anas (ed esistono testimonianze quantomeno agghiaccianti ) della presenza del fantasma di una donna ( a quanto si dice extracomunitaria, deceduta investita da un tir ) che ogni notte attende un passaggio o soccorso, ad un lato della carreggiata .
Segno distintivi: un giubotto rosso e capelli biondi.
Da qui una serie di fatti che entreranno a far parte, tra la cronaca e la fiction, di uno dei misteri più affascinanti che si siano visti di recente nella rete ( terra di misteri per antonomasia).
L'articolo del Prof Salerno riportava la testimoniaza di Gianni P. ( Classe 1929) di Sarno che trascrivo qui per intero:
"Anni fa ritornavo dal bar verso casa con il mio motorino, allorquando verso mezzanotte vidi una ragazza che indossava abiti estivi. Avvicinatomi a lei, mi offrii di accompagnarla a casa.
E, dato che faceva freddo, le prestai la mia giacca, che le feci tenere, dopo che la lasciai sotto casa sua, situata nella zona di Rione Europa ( quartiere periferico della città di Sarno. Nd.Edu).
La mattina dopo, recatomi alla medesima abitazione, per riprendere la giacca, mi vidi aprir la porta da una signora anziana, la quale dopo avermi detto che la descrizione della ragazza corrispondeva a quella della figlia, aggiunse che però ella era morta tre anni prima!
Accompagnai allora, dietro sua richiesta, la signora al cimitero dove, sulla tomba della fanciulla morta, ritrovammo la mia giacca."
Chi era questa "Melissa Sarnese", risorta dalla tomba per chiedere un passaggio?
Si tratta di una leggenda locale o di un fatto realmente accaduto?
I protagonisti di questa lugubre vicenda sono ancora in vita per darci ulteriori testomonianze?
La ricerca continua...

2 commenti:

Unknown ha detto...

Beh, una coincidenza che fa davvero paura!
Il bello dei libri di Arona è questo giocare continuamente tra fiction e realtà.
E poi, si sa, anche l'immaginazione è una cosa potente: se pensi tanto a qualcosa, magari poi si avvera.
I fantasmi sono un grosso mistero. Io sono, diciamo, al 51% scettico e al 49% possibilista.
Ciò che fa sbilanciare quell'1% è un semplice ragionamento: come mai, a fronte di tanti progressi tecnologici, non siamo riusciti ancora a provarne l'eventuale esistenza?
Argomento interessantissimo...

EDU ha detto...

Ciao Alex.
Grazie mille per il commento.
Anch'io sono possibilista nelle stesse percentuali che hai stilato.
Mi piace parlarne, mi piace scriverne, mi piace fare ricerche sull'argomento ma cerco di tenere i piedi ben saldi per terra.
Il confine tra realtà e fantasia è sempre un limite da non valicare...
Cmq resto affascinato da morire e darei qualsiasi cosa per avere un'esperienza paranormale "autentica" anche se la cosa mi spaventerebbe a morte.
Possibilista romantico eh eh!!!
Per quanto rigaurda Arona sono totalmente d'accordo con te.
I suoi romanzi funzionano proprio per questi rimandi a fatti realmente acccaduti.
Meriterebbero molta più attenzione.
Infine lo stasso Dan ha dato il suo parere sull'articolo nella bacheca del suo Fb.
Riporto il suo punto di vista sull' apparizione sarnese:
"E' il classico "fantasma della strada", versione tipica con giacca da riprendere... La leggenda è diffusa in ogni dove. Le sue cento varianti sono ben esposte e analizzate da Cesare Bermani ne "Il bambino è servito" (Dedalo). Melissa è la variante più moderna e più sconcertante del Vanishing Ghost, però ha una sua autonomia e unicità. La versione che mi segnali sarebbe interessante se la tipa fosse bionda e con giubbotto rosso... Comunque indaga lo stesso."