mercoledì 16 dicembre 2009

"IL ROCK DELLE TAMMORRE ALL'OMBRA DEL VESUVIO": INTERVISTA A JOE PETROSINO

Joe Petrosino sembra un personaggio di "altri tempi".
Suona la chitarra traendo ispirazione dalla forza espressiva e "terrena" di un vulcano spento (apparentemente).
Cita nei testi Toro Seduto, la natura incontaminata, il destino di due orfani, le danze popolari e tutte quelle tradizioni e quei ricordi ormai persi nell'oblio del tempo oppure buttati via dalle nuove generazioni tecnologiche.
Insomma un' artista con il cuore e la mente nel passato.
“Rockammorra” è l' album di debutto per questo singolare e originale musicista dell’Agro Nocerino Sarnese.
Ne abbiamo parlato con Luca Petrosino, nome d’arte Joe Petrosino:
Salve Joe. Iniziamo a delineare la storia del tuo omonimo progetto musicale fino ad arrivare al tuo debutto con “Rockammorra”?
In realtà tutto è iniziato grazie alla passione di mia madre per la musica popolare e per il recupero delle tradizioni popolari. Accompagnandola così, a varie feste ho riscoperto un nuovo suono antico. Tornato a casa, ho registrato una tammorra su un riff di chitarra elettrica e poi ho continuato perchè mi piaceva: “ROCK-TAMMORRA!” ( il rock delle tammorre, mandolini, putipù e “scetavajasse” ).

Continuando a parlare dell’album, questo si caratterizza per una grande varietà musicale e di ispirazioni? Da quale esperienza o riflessione personale nasce?
Il filo conduttore musicale e personale del disco è la festa popolare, il suono, l'atmosfera, l'odore; è la voglia di riscoprirsi, con orgoglio e follia, "gente del Sud"; è la voglia di crescere continuando a fare onore a queste antiche tradizioni alle quali siamo profondamente legati, senza mai dimenticare che ci appartengono.

A mio avviso “Rockammorra” può essere considerato come un ponte musicale tra la vecchia tradizione musicale popolare partenopea e le moderne rappresentazioni del genere Rock ( in senso ampio). Sei d’accordo? Considerando che era proprio questo l'obiettivo del mio progetto, le tue parole non possono altro che lusingarmi e rendermi felice. La musica napoletana è conosciuta in tutto il mondo, ed io ho fatto e farò quello che mi sento di fare conservando come sempre, un grande rispetto per una delle tradizioni musicali più conosciute ed ammirate a livello internazionale, ovvero quella partenopea. Sono stato aiutato anche da altri artisti, miei amici, tre su tutti: Peppe Del Sorbo, Tonino Borzelli, Tony D'Alessio e naturalmente Nando Citarella.

Mi ha molto colpito il brano “Vesuvius” dal grande pathos emozionale e dal testo molto particolare. Ce ne puoi parlare?
Il brano “Vesuvius”, mi è esploso fuori proprio come un vulcano, mentre mi scoprivo intento ad osservarlo in tutta la sua ingombrante imponenza che mi riempiva gli occhi, la testa e l’anima con il suo potente ardere che solo a guardarlo mi entrava dentro. Inoltre è un brano a cui sono molto legato per molti motivi; ho cominciato a scrivere il disco a partire da quel riff di chitarra e da quel giro di tammorra, impreziosito dalla grande voce dello scomparso Francesco Tiano. Il videoclip che è nato da quella collaborazione non è stato altro che un'anteprima e un trampolino di lancio per il disco. Un saluto a Francesco che mi segue da lì su.

Il brano di apertura “Emergenza SOS” contiene la famosa frase di Toro Seduto, ” Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.” Una citazione ancora molto attuale nel contesto del tuo testo. Mi sbaglio?
Esatto. Quella frase la lessi nel momento in cui finii di leggere Gomorra: a mio parere un libro di denuncia del sistema economico internazionale, prendendo spunto dalla situazione campana. Questa canzone è dedicata a Roberto Saviano, che ci siano sempre persone come lui.
Quali sono le influenze ( sia musicali che letterarie) di Joe Petrosino?
Popolari, naturalmente! Le influenze di questo disco, partono dal rock anni ’70 e vanno dritti verso i suoni tradizionali, con uno stile di scrittura molto vicino al genere dei cantautori italiani. Per quanto riguarda il mio gusto personale è molto ampio, infatti ascolto e leggo un po' di tutto. Per i testi invece, sono stato molto influenzato da Ferdinando Russo e Salvatore Di Giacomo.

Domanda d’obbligo: in tempi di forte crisi per le vendite dei cd e per il download selvaggio cosa deve fare un’artista per sopravvivere?
Adattarsi alle situazioni, e girare per il mondo.

Discorso concerti. Il circuito provinciale salernitano permette ad una musicista come te di suonare in locali idonei? Ormai la dimensione live sembra essere diventata il modo migliore per promuovere la propria musica. Che ne pensi?
Infatti, è impensabile che un progetto si conosca solo su disco, bisogna fare tanti concerti ed uscire dal circuito locale. Portare il proprio messaggio alle persone è sempre stata l'unica strada da battere.

Il momento migliore e quello peggiore nella storia ( seppur breve) di Joe Petrosino?
Sicuramente il momento migliore del mio percorso è stata la partecipazione al “Premio de Andrè” nel 2008, con il brano gente strana, e il primo premio al “Concorso Nazionale di musica d’Autore-botteghe d’Autore” sempre nel 2008, con il brano “Ciro e Giuvann”. Ancora poi, la partecipazione al “Ritmo Festival” nel 2009 in occasione della “Festa della Madonna delle galline” ( Pagani ). Quindi, tutti momenti di grande soddisfazione.
Non vedo cose negative nel mio percorso, naturalmente la scomparsa del mio amico Francesco Tiano, grande artista, è stata per me motivo di grande tristezza.

Per finire domanda classica. Progetti futuri e appuntamenti imminenti per la tua band?
Sto organizzando un inverno fitto di impegni...speramm 'a Maronna! Il 27 dicembre siamo al "Pub Il Moro", Cava de' Tirreni e il 22 gennaio alla "Cantina de' Romantici", Salerno. Lo space è sempre aggiornato: www.myspace.com/lucapetrosino Grazie mille per la tua gentile disponibilità. A te le ultime battute…

Mi permetto di sfruttare queste battute che mi vengono offerte per farmi un po’ di pubblicità, che non fa mai male! Intanto spero di incuriosire altre persone, cosi come ho incuriosito voi. Buona musica a tutti. Il disco di Joe Petrosino – “Rockammorra” è anche su iTunes, Amazon, Spotify et alii.



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