lunedì 7 dicembre 2009

FRATELLI NELLA NOTTE (TED KOTCHEFF- 1983)

Titolo originale: Uncommon Valor.
Regia di Ted Kotcheff, con Patrick Swayze, Gene Hackman, Fred Ward, Reb Brown
Genere: Guerra/Avventura.
Anno: 1983 - USA

Sinossi:
Frank, figlio del colonnello Rhodes, non è tornato dal Vietnam; come tanti suoi commilitoni è rimasto prigioniero dei vietcong, e a dieci anni dalla fine della guerra ancora non è stato restituito. Stanco di aspettare le promesse dei politici, Rhodes, che ha scoperto l'esistenza di un campo di prigionia con detenuti americani nel Laos, organizza una spedizione di commandos per andare a liberarlo, finanziato da un miliardario il cui figlio ha subito la stessa sorte di Frank…

Considerazioni:
Approfittando di un paio di orette libere ho pescato questo piccolo cult su un canale della Rai.
Credo di averlo visto la bellezza di almeno venti anni fa.
Mi ha emozionato come la prima volta.
“Uncommon valor” è un film del regista Ted Kotcheff che aveva già diretto la prima ( e fortunata) trasposizione di Rambo.
Kotcheff abbandona però le atmosfere angoscianti e da cardiopalma del suo capolavoro ( ricordate John Rambo braccato nel buio della foresta o intrappolato in una miniera infestata dai topi?) per abbracciare tematiche anche più frivole ma sempre dal forte impatto emozionale.
Prima di tutto i personaggi ( reduci del Vietnam come lo stesso Rambo) sono caratterizzati da una maggiore ironia.
Ma non manca la figura del Colonnello/padre/saggio/ guida, Rhodes, (personaggio assimilabile al noto Colonnello Trautman) interpretato da un ottimo Gene Hackman.
Grandissima emozione rivedere anche un giovanissimo e impacciato Patrick Swayze nei panni di una recluta alla sua prima missione di guerra.
Il tema del Vietnam e dei suoi strascichi personali/sociali/politici è ancora delineato dal regista con il suo carico di inquietudini e dubbi ( e credo che il popolo americano in futuro farà fatica a somatizzare le colpe di “altre guerre”).
Ma stavolta il baricentro si sposta nel cuore dell’Asia ( il Laos) dove la gioventù americana mandata al macello vive ancora l’incubo della prigionia.
Inutile dire che la missione avrà un esito insperato ( vista anche la stanchezza/grossolanità dei reduci assoldati da Rhodes) ma anche amaro.
E alla fine del film, che di sicuro commuove per la sua grande drammaticità, un interrogativo fa battere a mille il cuore dello spettatore:
nell’inferno paludoso del Vietnam ci sono ancora soldati imprigionati?
Una domanda che mi ha incupito non poco…

Nessun commento: