domenica 27 febbraio 2011

TALES FROM THE NORTH (PT I):THE TROLL HUNTER - ANDRE' OSVREDAL (2010)


Prima parte del mini special in tre puntate dedicato alla Norvegia ad ampio raggio (musica, cinema, libri etc.).
Per iniziare non potevamo non prendere in considerazione "Trolljegeren" (The Troll Hunter), ispirato film del cineasta norvegese Abdrè Ovredal, dedicato al folklore e alla maestosa natura nordica
Buona lettura!

The Troll Hunter
Regia: André Ovredal.
Titolo originale: Trolljegeren.
Genere: Fantasy/Avventura

Sinossi:
Trolljegeren è un finto documentario (in termine tecnico “mockumentary”) che racconta come il governo norvegese stia cercando di nascondere l'esistenza della popolazione dei Troll che si annida nel nord del paese. Questi esseri mostruosi vengono protetti e tenuti al sicuro dall'occhio pubblico per prevenire un panico di massa. E se si avvicinano troppo ai territori dell’uomo c’è un cacciatore solitario pronto a sterminarli tutti, dal primo all’ultimo.

Considerazioni:
Se consultiamo “The Routledge Dictionary of Gods, Goddesses, Devils and Demons” di Manfred Luker (Routledge & Kegan Paul, 1987) troveremo alla voce “Troll” questa dicitura:

“Nelle credenze scandinave, i Troll sono demoni che possono essere sia maschi che femmine, giganti o nani. Sono dotati di poteri magici durante le ore di oscurità,ed è per questo che temono luce del giorno”.

Insomma l’argomento si presta bene per una trattazione fiction, sia essa fantasy oppure orrorifica. Non mancano ovviamente i precedenti: nel 1986 il regista americano John Carl Buechler, (noto ai più per essere stato il make up artist di pellicole ormai di culto come “Re-Animator” o “Halloween 4: The Return of Michael Mayers” fino ad arrivare al 2006 con il classico lovecraftiano “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”, sempre diretto da Buechler), dirige il pessimo “Troll”, mediocre potpourri di elementi horror tipicamente anni ’80 e atmosfere fantasy con ambizioni di favola nera.
Da segnalare altre due pellicole, “Troll 2 “ (alla regia Drake Froyd, pseudonimo sotto cui si cela il nome dell’italianissimo Claudio Fragasso, famoso per aver diretto il cult film “Monster Dog”, interpretato da “nientepocodimenoche” Alice Cooper) e “Troll 3” (diretto stavolta da Joe D’Amato), da annoverare totalmente nel genere Horror. “Troll 2” viene tutt’ora considerato dalla critica di settore, come uno dei peggiori film mai prodotti.
Insomma i precedenti non erano incoraggianti.
Ma il cinema nordico, a mio avviso, sembra davvero avere una marcia in più per inventiva e coraggio. Sulla carta un finto documentario che attesta la presenza di creature mitologiche sul territorio norvegese sembra un’impresa da cineasta di serie Z. Roba da far incanutire o ridere a seconda dei casi. Chi avrebbe scommesso un penny su una pellicola del genere? In Italia praticamente nessuno. Eppure abbiamo un catalogo di miti e leggende di pari importanza se non superiore a quello del Nord Europa. Ma ci addentriamo in un territorio che la Domenica mattina è meglio evitare.
Ebbene, dopo “Dead Snow” e “Valhalla Rising” un altro capolavoro è servito!
“Trolljegeren” è credibile fin dai primi minuti.
Forse è la maestosa e cupa natura nordica, forse è la curiosità di vedere il film dove vuole andare a parare, ma veniamo proiettati da subito nelle imprese di Hans, barbuto e silenzioso cacciatore norvegese, il quale spacciandosi per un cacciatore di frodo ha un solo compito: quello di sterminare ogni Troll che abbia il coraggio di invadere il territorio degli uomini. Hans non usa balestre, pistole o spade scintillanti che tanto bruttissimo cinema ci ha mostrato in passato ma proiettori di luce ultravioletta e fucili laser. Una trovata davvero originale.
L’attore che interpreta Hans (se non erro il controverso Otto Jespersen, consultate Wikipedia in proposito) è davvero credibile e più di una volta si ha l’impressione che quello che stiamo osservando sullo schermo non sia costruito ad arte ma abbia a che fare sul serio con la realtà.
Ottimi gli effetti speciali, capaci di creare esseri mostruosi, integrati alla grande con il paesaggio circostante. E parlando di Norvegia, non mancheranno quindi oscure foreste, minacciose montagne e desolate distese di neve. Per gli amanti del Nord, una goduria per gli occhi.
Non rivelo altro per non guastare la visione di questa piccola/grande pellicola.
Aggiungo solo una nota di colore: Hans, prima di portare i tre reporter a caccia di Troll, chiede con fare austero se qualcuno di loro ha fede nella Chiesa Cattolica. I ragazzi negheranno da subito la cosa, ma durante una terrorizzante incursione in una grotta, uno solo di loro verrà divorato dai Troll: quello che davvero aveva fede nel Dio cristiano e l’aveva nascosta agli altri. I Troll uccidono soprattutto i cristiani. Sentono il loro odore lontano un miglio.
La lotta ideologia contro il Cristianesimo non è più nelle mani di Varg Vikernes ma nelle visioni mitologiche del cineasta André Øvredal.
Che Odino sia al suo fianco!

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