mercoledì 2 ottobre 2013
LO SVEDESE – CHRISTOPHE GAULTIER – (COCONINO PRESS, 2013)
Ritorniamo a parlare di “Weird West” dopo aver già accennato qualcosa qui e qui, ma questa volta ci spostiamo nell'universo del fumetto
“Lo Svedese” del talento francese Christophe Gaultier ,pubblicato quest'anno dall'editore Coconino, viene definito in sede promozionale “Come se Edgar Allan Poe riscrivesse il film Mezzogiorno di fuoco”.
La trama è di facile presa:
Nebraska, anno 1898. Nella sala comune dell’unico albergo di un piccolo paese, mentre fuori infuria da ore una violenta bufera di neve, quattro uomini cominciano una partita a carte. Uno di loro è il misterioso Svedese, dalla risata strana e allucinata, alto e pallido come un fantasma. Appena arrivato col treno, ha detto: “So già che morirò ammazzato in questo posto”. Gli altri ospiti (un cowboy, un pacifico ometto con gli occhiali in viaggio dall’Est) e il figlio dell’albergatore irlandese lo considerano un innocuo svitato. Ma la notte avanza, la partita a carte prosegue, e per ciascuno dei giocatori si rivela poco alla volta un appuntamento col destino…”
Ispirato da un racconto di Stephen Crane (autore del famoso “Il Segno Rosso del Coraggio") il fumetto di Gaultier è un'opera cupa dalle tonalità forti e dalle atmosfere soffocanti.
Il protagonista del racconto, lo spettrale Svedese, sembra uscito da un incubo in piena regola: magro, alto, capelli lunghi, viso ghignante e discorsi confusi e ermetici, spesso rivolti alla decadenza e alla morte, sembra quasi un essere soprannaturale, giunto con un treno fantasma per perseguitare le vittime che popolano il solitario albergo del Nebraska.
La partita di carte, espediente di grande approfondimento psicologico e atmosferico, diventa così un espediente efficace per poter arricchire la storia di visioni e memorie oniriche che non hanno praticamente niente di umano. Nella lugubre stanza dell'Hotel si intrecceranno i destini del folle protagonista, venuto dal nulla, e dei suoi incauti avventori, in una meravigliosa e macabra celebrazione del Gotico applicato all'attraente gabbia stilistica del western. Un ibrido di grande fascino emozionale.
I disegni del bravissimo fumettista francese, infine, attraverso un uso sapiente di cromature e ambientazioni differenti, creano una teatralità visionaria e suggestiva dove sarà facile perdersi per ore anche perché i dialoghi sono praticamente ridotti all'osso ed è l'emozione pura che domina il tutto.
Vorremmo parlare ogni giorno di capolavori come questo.
Imperdibile!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Da provare, non conosco nulla di Gaulthier però il Weird Western è un genere che m'incuriosisce molto.
Ciao Nick
si trova tranquillamente in libreria
Dagli una chance, merita!
Posta un commento