sabato 30 maggio 2009

ANCHE CLAUDIO VERGNANI A MOSHPIT PER LA PUNTATA ROCK & HORROR

La puntata tematica di Moshpit, intitolata "Rock & Horror" si arricchisce di un nuovo attesissimo ospite:

Claudio Vergnani, autore del romanzo "Il 18° Vampiro".


Il libro, pubblicato, da pochi mesi dalla Gargoyle Books ( Casa Editrice italiana specializzata nell'Horror e dintorni), si sta imponendo alla grande nell' affollatissimio panorama vampiresco "post- Twilight" con una trama e dei personaggi del tutto particolari e inediti.


Beccatevi la sinossi del libro:


Sbarco il lunario uccidendo vampiri. Non è un compito difficile, ed è sempre meglio che lavorare. Io e i miei compagni li distruggiamo durante il giorno, mentre dormono il loro sonno di morte, nascosti nei loro miserabili covi. Non possono reagire. Un paio di colpi di mazzuolo ed è fatta. Forse non è il mestiere più bello del mondo, ma è facile e socialmente utile. Non occorre coraggio o particolare determinazione. Non serve essere animati dal sacro fuoco della giustizia. Serve solo un po' di pratica e tanta disperazione. Per certi versi è come dedicarsi alla disinfestazione di topi o insetti. Fai quello che devi fare, sopportando il disgusto, e poi te ne torni a casa. Sempre che non si finisca per esagerare, per passare la misura. Il problema è che non sapevo che esistesse un confine. L'ho saputo solo dopo averlo oltrepassato. E a quel punto, tornare indietro non era più possibile..."


Potrete ascoltare Claudio Vergnani ( oltre a Danilo Arona, altro ospite confermato per la puntata) in diretta Giovedì 4 Giugno alle ore 21 su


http://www.radiobaseagro.it/


Si prospetta una diretta dai toni oscuri e catacombali!!!

martedì 26 maggio 2009

TORNA DANILO ARONA E SARA' OSPITE A MOSHPIT

Il 25 Giugno sarà disponibile in tutte le librerie il nuovo, attesissimo romanzo di Danilo Arona per Gargoyle.

Titolo: "L' estate di Montebuio"

Visto che sono un fan sfegatato dell'Autore di Bassavilla e dei suoi libri, non mi sono lasciato sfuggire questa ghiotta occasione e ho invitato il buon Dan a partecipare in diretta alla nuova puntata tematica di Moshpit: "Horror & Rock"
Ne vedremo delle belle...
In onda Giovedì 4 Giugno ore 21 su:
In attesa di ascoltare le impressioni di Arona sul nuovo romanzo beccatevi la trama:
In una notte del dicembre 2007, alle tre in punto, lo scrittore horror Morgan Perdinka si toglie la vita nel suo loft di Milano. Il 9 gennaio del 2008 il cadaverino mummificato di una ragazzina scomparsa quarantacinque anni prima riaffiora dalle acque gelide di un torrente sulla cima del Monte Buio, nell'Appennino Ligure. Eventi all'apparenza estranei l’uno all'altro.
Ma quando un carabiniere e un anatomopatologo scoprono che il dodicenne Morgan trascorse le vacanze estive del 1962 sotto il Monte Buio, vivendo un tenero e infantile amore nei confronti della bambina destinata a essere inghiottita dal nulla l'estate successiva, una mostruosa verità inizia a farsi strada, trascinando i due uomini in un abisso inconcepibile dove regnano il Male puro e i suoi più insospettabili adepti. Cosa lega una vecchia colonia in rovina alle inquietanti preveggenze dei libri scritti da Morgan? Chi è la Vergine Crocefissa? Che cosa è la sostanza nera e fosforescente che da decenni prolifera sulle propaggini della montagna?Benvenuti nella mente diabolica di Morgan Perdinka, una zona oltre i confini del reale tutt’altro che morta...

lunedì 25 maggio 2009

TELEPATIA CON I DECEDUTI A RADIO BASE

Vi segnalo anche un altro evento collegato al mio romanzo d’esordio “Telepatia con i deceduti”.

Venerdì 29 Maggio ore 21
Presentazione del libro a Radio Base
http://www.radiobaseagro.it/
( Frequenze in Campania 104,8)

Ospite: Flavio G. Romano con le sue musiche inedite ( e molto gotiche).


Presenta: Annalisa Gambardella.


Sintonizzatevi!!!!!

domenica 24 maggio 2009

PROSSIMA PRESENTAZIONE


Martedì 2 e Mercoledì 3 Giugno ore 20

"Telepatia con i deceduti"

di Eduardo Vitolo

presentato attraverso le opere pittoriche, intitolate “Mediterranean Gothic “ dell’artista

Massimiliano Martorelli

e le musiche inedite del polistrumentista

Flavio G. Romano

Moderatrice: Annalisa Gambardella

Sala Espositiva Comunale, Corso Umberto I, 167 Cava dei Tirreni (Sa)

http://www.eduardovitolo.it/

venerdì 22 maggio 2009

QUESTE SONO SODDISFAZIONI...

Ricollegandomi ad un post di un simpaticissimo amico e collega scrittore ( Glauco Silvestri), proprio in questi giorni ho ricevuto una mail da una mia "assidua lettrice" che dopo aver scoperto ( e apprezzato) il mio romanzo d'esordio "Telepatia con i deceduti" si à andata a "spulciare" alcuni miei racconti presenti in questo sito: http://www.poesieracconti.it/community/utenti/eddyrovonero

Ecco la mail:


Ciao, Eduardo.
Ho letto con tantissimo interesse i tuoi racconti.
Che posso farci!
Mi piace immensamente il tuo stile letterario asciutto ed essenziale, con frasi brevi e ad effetto.
Uno stile che si accorda sia a temi drammatici ( Io sono la nemesi) che sociali ( L'ipocrisia dell'esame) dove con un discorso più disteso riesci a risolvere una serie di situazioni poco piacevoli ( chi di noi non si riconosce in esse?) con uno straordinario finale ironico.
Ironia che, sono sicurissima, anche se non ti conosco di persona, è parte essenziale della tua personalità.
Ironia e sensibilità.......lo sguardo dolce di Buc mi ha ricordato la tenerezza con cui mi guardava il mio Willy, morto qualche anno fa.
Stasera cercherò di ascoltarti per radio.
Io, nonostante la mia età, amo ogni genere di musica, dalla classica al rock, essendo vissuta in una famiglia di musicisti.
Saluti
Luisa Crescenzi
E se non sono soddisfazioni queste...
Grazie Luisa,
di cuore!!!

sabato 16 maggio 2009

ESISTE IL POP DI QUALITA'?

La Popular Music è un genere da sempre controverso e sfaccettato.
Da tempo, cerco di capirne i meccanismi, le brutture e (perchè no?) le sue derivazioni sociali.
Ma partiamo dall'inizio:
Che cos'è il Pop?
Secondo Wikipedia:
"Il termine pop music (abbreviazione di popular music, spesso ulteriormente abbreviato in pop, mentre in Italiano si usa il termine musica leggera) indica un genere musicale che raccoglie l'insieme di quelle moderne forme musicali basate sulla forma-canzone e caratterizzate da una solida struttura ritmica e melodica, una relazione sintattica convenzionale tra strofa e ritornello, e, infine, da una vocazione "generalista" al consumo di massa (ad essere, cioè, di tendenza), supportata da una produzione industriale."
Sempre sul web ho trovato un'altra definizione ancora più calzante:
"Con "popular music" si intende – nelle culture occidentali e occidentalizzate – l’insieme delle musiche non catalogabili come colte, jazz o tradizionali e che sono inserite nel circuito della comunicazione massmediale (disco, radio, tv, internet). Potremmo chiamarle anche «musiche massmediatiche», «popolare contemporanea» o «popolare urbana»...
La parola popular non va letta allora semplicisticamente come ‘diffuso, di massa, di successo’, ma rinvia più correttamente ad una «popolarità strutturale, tecnica, potenziale, che è tipica del nostro tempo [...]; possibilità che si è aperta a tutte le musiche [...] di entrare in contatto con una quantità enorme di persone" ( Fonte: Tesionline.it).

Considerazioni
Il Pop quindi si apre alle "masse" attraverso i suoni accattivanti, i messaggi diretti e propriamente espliciti (che molto spesso sfociano nella "retorica" più becera) dei testi e una "forma-canzone" snella e facile da memorizzare ( o "canticchiare" che rende ancor meglio l'idea).
Esempi:










Questo tipo di canzone di solito possiamo ascoltarla distrattamente ( sempre che non si sfoci nella irritazione pù pura e violenta...) in qualsiasi supermercato, negozio di abbigliamento, barbiere, parrucchiere, spot, reality, contenitore pomeridiano, Show del sabato sera etc. ( insomma nella radio e nella tv generalista e nella vita di tutti i giorni).
Chiunque, anche non conoscendo l'inglese o non potendosi definire un "critico" , sarà capace di "decodificare" il significato del testo e incamerare le poche linee melodiche ivi presenti.
Ma quando la Pop Music, oltrepassa la linea incerta e (per alcuni mortificante) della "massificazione" per diventare un fenomeno sociologico e di qualità ( musicale e di contenuti)?
Ecco altri esempi:











La forma canzone si dilata e acquista maggor spessore strutturale ed emozionale.
Il testo lascia ampio spazio alla fantasia, all'introspezione e alla riflessione sul "reale".
Niente "retorica" fine a stessa e o insulsi riferimenti a quei 3/4 temi da sempre presenti in una certa frangia del Pop : sesso, soldi, bellezza, e il potere che ne deriva.
Il popolare abbraccia il sociale attraverso la musica.
Questo dovrebbe essere il vero messaggio.
Questa dovrebbe essere la qualità intrinseca in un prodotto di massa.
La "leggerezza" è importante ma non deve diventare solo sinonimo di superficialità, classismo o banale intrattenimento.
Mi rendo conto che il discorso è più lungo e articolato di quanto ho potuto dimostrare con questo post.
Mi riserbo di parlarne ancora in futuro.

venerdì 15 maggio 2009

TORNA GIORGIO FALETTI CON "IO SONO DIO".

Gorgio Faletti ritorna con un nuovo Thriller, edito sempre da Baldini Castaldi Dalai Editore

Sinossi
"Non c’è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l’unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere Dio."
Sabato 16 Giugno, alle ore 20, sarà possibile vedere in streaming dal sito dell'autore:
la presentazione del romanzo alla Fiera Internazionale del libro di Torino.
Inutile dire che appena possibile farò subito mia una copia.

giovedì 14 maggio 2009

MUSEO DELLA CHIESA DI SAN LORENZO MAGGIORE (NAPOLI)

NOME: Museo della Chiesa di San Lorenzo Maggiore.

LUOGO: Piazza San Gaetano, Napoli.

STORIA : Il complesso di San Lorenzo si trova nell'antica area dell'agorà greca, poi foro romano, cuore delle attività cittadine. Alla fine del V secolo d.C., in seguito ad una alluvione rimase interrata la strada greco-romana, e venne costruita prima la basilica paleocristiana e poi nel Duecento la chiesa gotico-francese. I lavori di scavo e restauro hanno permesso di recuperare l'edificio e dall'antica via, oggi visitabile, gli archeologici hanno recuperato i reperti che formano la parte archeologica del museo.
Il museo offre pertanto ai cittadini e ai turisti un'opportunità ampia e di qualità, di conoscere meglio la storia plurimillenaria di San Lorenzo Maggiore, uno dei luoghi più straordinari della città, in un'area - la zona dei Decumani - dove in ogni angolo si intrecciano storia sacra e storia civile. Tra l'altro, fu proprio a san Lorenzo Maggiore che avvenne la riunione del primo Parlamento del Regno di Napoli. nel 1820.

CONSIDERAZIONI: visita ricca di fascino in pieno centro storico a Napoli, luogo dalle mille meraviglie ( tra le tante segnalo anche Napoli Sotterranea, ne riparleremo).
Proprio nei sotterranei della chiesa sono conservati alcuni sargofagi di un'ordine cavalleresco medievale ancora avvolto nel mistero.
Il nome: Cavalieri dell'Ordine del Nodo.
Questo Ordine nacque, a quanto si sa, sotto il Regno di Napoli, due anni dopo quello del Collare e fu denominato Ordine del Nodo, altrimenti detto dello Spirito Santo o nodo d'Amore (con cui si denominano anche i nodi presenti nel 'collare' dell'Ordine visto precedentemente). Un Ordine che merita di essere approfondito, poichè si rifaceva al Santo Sepolcro e-forse- sotto l'impronta religioso/cristiana, celava quella esoterica.
VOTO: 8/10
N.B.
TUTTE LE FOTO PROVENGONO DAL MIO ARCHIVIO PERSONALE






lunedì 11 maggio 2009

CASTELLO DI SCARLINO


Fonte: http://www.castellitoscani.com/

Il Castello di Scarlino domina il borgo medievale omonimo sito, ad un altitudine di 230 metri, in provincia di Grosseto. Dista circa sei chilometri dalla costa del Golfo di Follonica ed è facilmente raggiungibile seguendo la Via Aurelia sia proveniendo da Sud che da Nord.

Storia
Le prime notizie di un insediamento fortificato a Scarlino risalgono al 973, ma è impossibile stabilire quale fosse all'epoca il suo aspetto. Più tardi la proprietà del castello passò ai Conti Alberti di Prato e Mangona e nel 1164 fu conquistato dai Pisani, da sempre interessati al controllo dell'area per scopi commerciali. In seguito, intorno al 1240, Scarlino fu uno dei primi paesi della Maremma ad organizzarsi come libero comune. Nel 1399 la città entrò a far parte del principato di Piombino e vi restò fino al 1814.

L'aspetto attuale del castello, risalente al dodicesimo secolo, è dovuto alla nobile famiglia degli Aldobrandeschi di Sovana, che acquisirono Scarlino grazie al matrimonio di Ildebrandino Aldobrandeschi con una figlia del Conte Alberto Alberti. In seguito i pisani, per affermare il proprio predominio politico-militare nella zona costiera, promossero la sua ristrutturazione, per questo oggi il castello è noto come Rocca Pisana.

Architettura.
La rocca ha una pianta irregolare a cinque lati ed è collegata alle mura urbiche, che si congiungono ancora oggi all'angolo Nord-Ovest del recinto esterno [un tempo anche il vertice Sud-Ovest era collegato alle mura]. Del recinto fortificato cittadino restano ampi tratti, la Porta Senese e due possenti torrioni rotondi posti nella parte più elevata che insieme alla stessa rocca coronano il colle.

Considerazioni.
Il Castello di Scarlino è un'interessantissima passeggiata per chi ama i Castelli ed il Medioevo. Dopo aver lasciato l'odiata/amata auto nei pressi del centro cittadino e aver attraversato una bellissima piazza dedicata al prode Garibaldi, seguite le indicazioni e dopo pochi metri vi ritroverete su un antico sentiero medievale che si inerpica sulla collina.
Non prima, però, di esservi fermati alla Chiesa di Santa Maria,
costruita sempre in epoca medievale e dedicata alla Madonna dopo una grave pestilenza che aveva colpito il paese.
Arrivati in cima si resta annichiliti dal silenzio e dalla possenza dei bastioni e delle mura ancora tutti in piedi.
La rocca è maestosa, e ad una prima occhiata appare di colore grigio scuro.
Un vento gelido ( l'ho visitato nel mese di Marzo di quest'anno) ulula tra le torri creando un 'atmosfera gotica ed ancestrale.
Per un attimo mi sembra di trovarmi nelle Highlands, piuttosto che in un piccolo paese della Maremma.
Purtroppo troviamo i cancelli chiusi, ( ma quando capirete che i turisti ci sono tutto l'anno?) e ci dobbiamo accontentare di un giro all'esterno delle mura e del fossato.
Rimango comunque estasiato dalla visita.
Il Castello è in ottimo stato.
Ed è possibile fare molta congetture sullo stato di difesa delle torri e sui metodi di attacco agli invasori.
Voto: 8/10
N.B.
Le foto presenti sul blog provengono dal mio archivio personale.

martedì 5 maggio 2009

STEFANO SANTANGELO, "JHONNY CASH"

Autore: Stefano Santangelo.
Titolo: Johnny cash – the man in black
Edizioni Il Foglio, 2007

Stefano Santangelo, è nato a La Spezia nel 1960 e risiede a Piombino (LI). Collabora dal 2001 con Il Foglio Letterario, con cui ha pubblicato “In viaggio tra i Dakota”, reportage di viaggio negli Stati Uniti dedicato ai nativi americani; cura una rubrica dedicata alla storia e alla letteratura di questo popolo sul “Foglio Magazine” e su “Carmina”. Tra i suoi interessi, la musica country, lo studio dell’inglese e la storia americana; da diversi anni partecipa ad una campagna di adozione a distanza dedicata agli indiani Dakota, cui fa capo l’associazione Akicita.

Recensione
Lo ammetto!
Prima di leggere questo libro/autobiografia ( a quanto pare una delle poche in circolazione in Italia sul cantautore) non conoscevo minimamente Johnny Cash sia dal punto di vista squisitamente musicale che umano.
Finalmente ho rimediato.
Jhonny Cash – The man in black è un resoconto dettagliato della vita del grande Countryman a stelle e strisce, scomparso a Nashville il 12 Settembre del 2003.
Nel libro traspare tutta la competenza e la passione del nostro Stefano non solo per quanto riguarda la parte storica ma anche quella dei testi delle canzoni ( tradotte e commentate in italiano dall’autore).
E’ un viaggio bellissimo e avventuroso nell’esistenza di una delle “grandi voci americane” con i suoi grandi successi, le rovinose cadute e le altrettanto perentorie risalite.
Un’anima dalla grande coscienza sociale ( e da una volontà combattuta tra fede e laicismo) che ha saputo parlare, attraverso le sue canzoni, di questioni scottanti come gli Indiani d’America e la vita degli emarginati nel “Sogno Americano.”
Secondo le parole dello stesso Santangelo “…un uomo che pur amando profondamente l’America, non ha esitato a denunciarne le storture e le contraddizioni, pagando a volte anche di persona per le sue scelte…”
Unica pecca del libro ( secondo il mio modestissimo parere) una galleria fotografica tutta in bianco e nero che però nulla toglie ad un libro di grande spessore professionale.
Chiunque voglia ( come il sottoscritto) scoprire questa grandissima figura della musica d’oltreoceano non ha che da ordinare il libro e mettere sul piatto un bel 33 giri del buon Cash.
Atmosfera e grande pathos assicurati.
Nelle migliori librerie oppure su :
http://www.ilfoglioletterario.it/

Musica in sottofondo: Jhonny Cash, ovviamente.