giovedì 30 dicembre 2010

SVELATO IL MISTERO DELLA PANTERA NERA IN SICILIA?

Piccolo aggiornamento sulle vicende della pantera nera, un mistero tutto nostrano che sta tenendo in scacco forze dell’ordine e cittadini armati di forconi e doppiette (un film tratto da questa storia non sarebbe affatto male…chiedo troppo? Mi prenoto già per la sceneggiatura).
Come i miei lettori ben ricordano (non a caso l’ultimo post scritto sull’argomento è il più letto del blog, come potete notare nella colonna sul lato destro), l’ultimo avvistamento del grosso felino era stato registrato nelle campagne del palermitano con un video a testimoniare il tutto.
Per maggiori info ecco il “famigerato” post:
http://ilmondodiedu.blogspot.com/2010/07/il-ritorno-della-pantera-nera.html


Ebbene il mistero sembra essere stato risolto!
TGCOM alle 23:06 di ieri ( giorno 29/12/10) ha pubblicato questa agenzia:

Pecore sgozzate, catturato molosso
Catania, si credeva fosse una pantera

Non è stata una pantera ma un cane nero di grossa taglia a sgozzare decine di pecore nei giorni scorsi nelle campagne dell'Etna, in territorio di Santa Maria di Licodia, nel Catanese. L'animale, un molosso di 40 chili, è stato catturato dai carabinieri di Paternò. Gli elementi somatici fondamentali del cane, secondo gli investigatori, appaiono compatibili con l'autore delle ferite inferte alle pecore.

Ecco cosa scrive l’ Associazione Italiana Cane Corso sul sito ufficiale:

“Il Molosso è un cane da lavoro, selezionato per la sua funzionalità al servizio dell'uomo, esiste da tempo immemore in Europa ed in ogni paese europeo ha assunto una denominazione diversa e peculiare, pur essendo riconducibile nella sostanza sempre allo stesso ceppo. Ma perchè l'uomo ha avvertito da sempre la necessità di selezionare ed allevare queste tipologie di molossoidi? Senza ombra di dubbio per la loro versatilità, dedizione al lavoro e al padrone, per la loro insensibilità al dolore che li rendeva particolarmente adatti a sopportare i disagi di una vita misera e dura, ma soprattutto per la loro forza, tenacia e coraggio. Per secoli, questi Molossi hanno accompagnato l'uomo nelle sue attività, imparando ad essere guardiani, difensori e al tempo stesso compagni leali nella solitudine delle lunghe giornate nei campi”.

Insomma parliamo lo stesso di un animale robusto, forte, resistente ad una vita dura e di stenti ma anche fedele all’uomo. Questo sulla carta. Ma che succede se un animale del genere viene abbandonato dal suo padrone in un terra solitaria e selvaggia? La fame e l’abbandono repentino possono creare un mostro? Sembra un interrogativo da scrittore di novelle Horror (S. King docet!), in realtà è più vicino alla realtà di quanto immaginiamo. Quanti cani di taglia elevata diventano i killer dei loro padroni? Quanti cani randagi formano branchi che terrorizzano persone e creano problemi grossi all’ambiente circostante?

Ecco un articolo di approfondimento:
http://www.vet-in-time.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80:abbandonare-i-cani-e-un-boomerang&catid=24:sociale&Itemid=46

Un cane di grossa taglia lasciato libero per le campagne è una bomba a orologeria! Questa volta ci sono andate di mezzo solo delle povere pecore. La prossima volta potrebbe essere una famiglia in giro per un picnic o un cercatore di funghi. E a questo punto se si tratti di pantera o molosso poco importa. Tanto si fa la stessa, identica fine!
In conclusione è stato risolto il caso della pantera nera siciliana? Forse sì, forse no! Il video del post segnalato all’inizio è lì a dimostrarlo. E poi rimangono ancora aperti i casi verificatisi in toscana, nelle campagne romane e quello eclatante (forse col morto!) in provincia di Avellino.
Credetemi, la pantera nera è ben lungi dall’essere stata acciuffata!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la situazione del randagismo in sicilia è a dir poco disastrosa.... ci sono vari incidenti di persone aggredite (ma nemmeno troppe) è una letterale mattanza di questi cani uccisi avvelenati a fucilate oppure a bastonate.
il mio ares e figlio di uno di questi grossi molossidi randagi.

dato che siamo alla fine dell'anno e ci sta anche un aneddoto divertente circa 9 anni fa passai i capodanno a fuggire da un branco di cani quantomai affamati in 3 su un motorino scassato.
per raccontarvelo sono ancora vivo! :)
giuseppe tararà

EDU ha detto...

Ciao Giuseppe
Chi vive ed è cresciuto al sud, soprattutto in zone di provincia, sa che il problema del cani randagi non è assolutamente da sottovalutare.
Io stesso da ragazzino sono stato attaccato e rincorso dai cani e mi sono beccato anche un morso.
Poi la scena del motorino e del cane che lo rincorre credo che ormai sia un simbolo universale. ^_^
Credo sia capitato a tutti.
Il quadro che delini in sicilia è polveriera pronta a scoppiare.
Il randagismo va prevenuto non combattuto.
Anche in campania le cose non vanno meglio.
Soprattutto in estate è una strage di cani messi sotto dalle auto.
Una cosa tristissima e allucinante
Buon anno!
Edu