domenica 28 febbraio 2010

UFO: UNA CARRELLATA DI VIDEO "DOMENICALI"!!!




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mercoledì 24 febbraio 2010

IL MAGO E L'IMPERATRICE: IL NUOVO ROMANZO STORICO DI CLAUDIA SALVATORI


SINOSSI
Valeria Messalina, ancora bambina, conosce il suo destino attraverso la profezia della Sibilla Cumana: «Gloria al tuo nome nei secoli. Augusta e padrona di ogni cosa. Un abisso è davanti a te, e dall’abisso tu raggiungi il Cielo». È un destino eccezionale, il destino di un’imperatrice, ma come potrà adempiere la profezia, come raggiungere il Cielo?
Messalina cresce diventando una donna saggia, dotata di una profonda vita spirituale e in grado, allo stesso tempo, di districarsi fra le insidie della politica e del potere. È solo grazie alle sue grandi capacità che Claudio, suo marito, prende il potere dopo la morte di Caligola: parte della profezia si avvera, Messalina è imperatrice. La via per raggiungere il Cielo, invece, si aprirà inaspettata grazie all’incontro con Aion – uno schiavo britanno, un ballerino al cui passo celeste il tempo sembra fermarsi –, che le schiuderà le porte della Verità e dell’amore, e grazie alle parole di Simone di Samaria (il Simon Mago citato da Dante nella “Divina Commedia”), cui Messalina si affiderà nel tentativo di trovare una nuovareligione per Roma, una religione più giusta. Ma il progetto dell’Augusta imperatrice non è lo stesso di Roma e del suo imperatore – non ancora, almeno.

Claudia Salvatori ha scritto romanzi, sceneggiature per i fumetti e il cinema, racconti per numerose antologie e riviste. Con Più tardi da Amelia ha vinto il premio Tedeschi 1985. Ha pubblicato i romanzi "Schiavo e padrona" (da cui è stato tratto il film Amorestremo), "Superman non muore mai", "La canzone di Iolanda" e il thriller storico "Sublime anima di donna" (premio Scerbanenco 2001), "Nessuno piange per il diavolo", "La donna senza testa". Per Mondadori ha pubblicato "Il sorriso di Anthony Perkins" e la biografia Ildegarda.

Scheda libro
Autore: Claudia Salvatori
Titolo: Il mago e l’imperatrice
Editore: MondadoriCollana: Omnibus
Prezzo: € 19,00
Pagine: 372
In libreria: 23 febbraio 2010

martedì 23 febbraio 2010

GIOVEDI' SERA GRINDHOUSE A MOSHPIT

Giovedì 25 Febbraio nuova puntata di MOSHPIT.
Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di presentare ai microfoni di RADIO BASE, una nuova promettentissima band campana: GRINDHOUSE.
http://www.myspace.com/thegrindhouseproject
Come sempre puntata da non perdere da non perdere per gli amanti della musica Underground e non solo.
Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base:
http://www.radiobase.fm/



DANILO ARONA - BAD VISIONS (EPIX - 2010)

Dove eravamo rimasti con Danilo Arona?
L’anno scorso “L’Estate di Montebuio” aveva fatto intravedere nuove strade da percorrere nell’evoluzione della narrativa “Gotico/Bassavilliana”.
Gli schemi erano saltati.
Il processo di delineazione dell’orrido e del grottesco tipico di alcuni suoi libri precedenti era stato arricchito da una vena immaginaria e interpretativa più complessa e ricca di simbolismi.
Leggere “La stazione del dio suono “ mi ha sorpreso non poco.
Mi aspettavo un romanzo in linea con le ultime uscite (Santanta, Finis Terrae, La Croce sulle labbra) e quindi devoto ad un forma di suspence già collaudata ed efficace.
Invece l’uscita Epix può essere considerata come l’anticamera del Romanzo Gargoyle.
Se dobbiamo parlare di evoluzioni, visioni prismatiche e teorie metafisiche ( e ultradimensionali) i germi ( infetti) sono tutti qui.
“La Stazione del Dio Suono” è la teorizzazione, la preparazione, il concepimento di un progetto immaginario che ha trova il suo definitivo compimento nell’opera del 2009. I temi ci sono tutti:
il treno ultradimensionale da una parte e la Colonia di Montebuio dall’altra, entrambi come forme/pensiero di storie d’interni e tradizione Gotica
L’immaginazione ( i quattro anziani che narrano storie di veglia da una parte, lo scrittore Morgan Perdinka dall’altra) al servizio di una sensibilità”unica” capace di dischiudere porte visibili solo a pochi ( i narratori, i medium dell’apocalisse).
Ovviamente ci sono quei punti fermi che da sempre rendono attraente la narrativa di Danilo Arona.
Omicidi ritualistici.
Personaggi al limite dell’umana comprensione.
Gustosi riferimenti al Rock , da sempre punto di forza ( per il sottoscritto) dei libri dell’autore.
Storie di vuota e grigia provincia italiana.
Il desiderio di raccontare l’Apocalisse attraverso storie di ordinaria follia umana.
Ma ho l’impressione che se dobbiamo trovare il punto di partenza di quell’evoluzione e superamento dei rigidi schemi del Gotico contemporaneo de “L’Estate di Montebuio”, è da questo Epix che dobbiamo iniziare…
Fondamentale.

Blue Siren:
L’ho dichiarato in lungo e in largo.
Da attento e appassionato lettore di Arona, ritengo “Melissa Parker e l’incendio perfetto” il capolavoro assoluto della sua smisurata bibliografia.
Perché in questo libro più che in altri vive ( o meglio sopravvive) un topos letterario che si abbevera continuante da un gioco di fiction e realtà: il fantasma della strada, Melissa.
Parliamo di una figura che seppur nel suo pessimistico delineamento letterario vive di (fulgida) luce propria.
Un mito ( nel senso di figura avvolta da un alone di “sacralità”) che è entrato a far parte dell’immaginario comune.
Dopo l’esperimento “Bad Prisma” che aveva cercato di dare forme diverse e ulteriori al mito, Arona ce ne racconta invece l’epifania, l’evoluzione, il simbolismo.
E non poteva che essere qualcosa di profondamente ritualistico e oscuro.
Melissa non è solo una forma ectoplasmica ibernata in un momento di terribile sofferenza e tormento.
Melissa è tradizione, fermento, orrore e (appunto)sacralità.
Tradizione in quanto attinge linfa vitale ( e quindi ispirazione) da un romanzo che da sempre rappresenta la summa della visione gotica e spiritistica ottocentesca: “Il Giro di Vite” di Henry James (1898).
Fermento perché la narrativa di Arona si arricchisce di altri elementi atti a definire la sacralità del mito.
E lo pesca nella fascinazione contemporanea della morte da parte dei "Ravers".
Un vortice di suoni e stordimenti che prima annientano lo spirito e poi il corpo ( e non il contrario).
Lo schianto di un auto con dei giovani a bordo che tornano da una serata in disco non è solo l’ennesimo caso di cronaca giornalistica.
E’ un viaggio iniziatico e catartico verso una dimensione “altra” dove Melissa/Caronte traghetta le anime stordite verso il buio.
Con “Bad Visions”, Danilo Arona ci porta alle radici del suo universo immaginifico.
E il cerchio inevitabilmente si chiude.
Tutto è nato da qui.
Ora non ci resta che attendere dove l’autore vorrà portarci (2012?)

venerdì 19 febbraio 2010

MILANO, LUNEDI' 22 FEBBRAIO: "L'OSPITE MALIGNO-LA STANZA AL DRAGON VOLANT" TRA I CLASSICI DEL CAFFE'

RICEVO E PUBBLICO VOLENTIERI:
E' con grande piacere che Gargoyle invita i suoi amici di Milano e dintorni a partecipare a un incontro di qualità come quello previsto presso "I Classici del Caffè", di via Foppa n. 4, lunedì 22 febbraio 2010 dalle ore 18 alle 19, dove si parlerà dei due racconti di Joseph Sheridan Le Fanu.

L'appuntamento è organizzato dall’Irish Club, una stimolante e variegata realtà, animata dal professor Enrico Reggiani (Università Cattolica), all’insegna della passione per l’Isola di Smeraldo, in particolare per la sua letteratura.

L’Irish Club è aperto a tutti: lettori, spettatori, ascoltatori, traduttori, studenti, studiosi, semplici appassionati e devoti cultori. Per confrontare e condividere emozioni e intuizioni, riflessioni e interpretazioni, traduzioni e tradimenti, metodi e prospettive, suggeriti dalle opere al centro dei vari incontri.
Per saperne di più:
wbyeats.wordpress.com/catholica/

mercoledì 17 febbraio 2010

JOS. A. SMITH: UN GRANDE ILLUSTRATORE!

IN QUESTO CASO OGNI MIO COMMENTO E' DEL TUTTO SUPERFLUO.
BUONA VISIONE!










N.B. L'ultima immagine è la copertina del disco "omonimo" dei BATHORY ( storica Black Metal band svedese) pubblicato nel 1984 e ispirata dall'illustrazione di Jos. A. Smith.
Per info:

domenica 14 febbraio 2010

DOWLOAD GRATUITO DI "PROGENIE - RITORNO ALL'INCUBO" SU LULU.COM

CAMBIO DI PROGRAMMA!!!
La versione in Pdf dell'antolgia "PROGENIE - ROTORNO ALL'INCUBO" è scaricabile GRATUITAMENTE, sul sito di LULU.COM
Rimane sempre disponibile la versione cartacea al prezzo orginario di 17,20 Euro (Libro a copertina morbida).
All'interno troverete il mio racconto "L'INCONTRO CON HOWARD" con protagonista LOVECRAFT in carne ed ossa.
DOWNLOAD IT!!!!
http://www.lulu.com/product/scarica/progenie---ritorno-allincubo/6349624

venerdì 12 febbraio 2010

40 ANNI DI BLACK SABBATH!!!

Venerd' 13 Febbraio del 1970 usciva in Inghilterra il primo album omonimo dei Black Sabbath.
Da allora il mondo del Rock (e poi quello del Metal in particolare) sarà stato sconvolto da una ventata Horror/cimiteriale/arcana/oscura/gotica/drammatica/ che non avrà eguali nella storia della musica tutta.
Ufficialmente nel 1970 a Birmingham ( città industriale grigia e vuota come una metropoli post-atomica) nasceva il genere che mi ha sconvolto la vita tanti anni fa ed è ancora una delle mie ragioni di vita: l' HEAVY METAL!!!
BUON COMPLEANNO "SABBA OSCURO".
ALTRI 100 DI QUESTI GIORNI (INFERNALI!).

Una retrospettiva fotografica e video continua su:
http://disfunzionisonore.blogspot.com/2010/02/40-anni-di-black-sabbath.html

giovedì 11 febbraio 2010

LE TENEBRE NORDICHE DI THEODOR KITTELSEN

THEODOR KITTELSEN è un pittore norvegese nato a Kragerø il 27 Aprile del 1857 e morto a Jeløya il 21 Gennaio del 1914.
E' uno dei miei artisti peferiti in assoluto.
I suoi quadri riproducono con fedele realismo e un sublime tocco onirico, i selvaggi paesaggi norvegesi, le leggende nordiche ( soprattutto i Troll) e ancestrali ( e spettrali!) visioni.
Per maggiori info sull'autore:

CURIOSITA'
Sembra che Kittelsen sia uno dei pittori più amati dall'infame musicista Black Metal (nonchè assassino) Varg Vikernes .
Alcuni quadri dell'autore sono stati pubblicati nel 1997 sul quarto album di Burzum, intitolato "Filosofem" (1996).
Ecco una carrellata di immagini dalle "tenebre nordiche".
ENJOY IT!!!

mercoledì 10 febbraio 2010

GIOVEDì 11 FEBBRAIO PUNTATA SPECIALE CLASSIC ROCK & MY KINGDOM MUSIC

Giovedì 11 Febbraio nuova puntata tematica di MOSHPIT.
Doctor Jankyll & Mister Eddie parleranno stavolta di Classic Rock.
E ce ne saranno delle belle...
Ospite in studio: Francesco Palumbo (MY KINGDOM MUSIC)
Francesco presenterà ai microfoni di Radio Base le ultime uscite della sue etichetta.
Come sempre puntata da non perdere...
Al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base:
www.radiobase.fm

lunedì 8 febbraio 2010

UN MIO NUOVO RACCONTO SULL'ANTOLOGIA "PROGENIE - RITORNO ALL'INCUBO"

NOVITA' 2010!!!
"PROGENIE: RITORNO ALL'INCUBO" è un'antologia di tributo a H.P. LOVECRAFT, curata da ALESSIO LAZZATI.
All'interno troverete il mio racconto intitolato "L'INCONTRO CON HOWARD", con protagonista lo stesso LOVECRAFT in carne ed ossa!!!
Il libro può essere ordinato a questo indirizzo in due versioni (PDF e Libro cartaceo): http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/progenie---ritorno-allincubo/8320567


PRESENTAZIONE
"Progenie: ritorno all'incubo" è un progetto letterario nato nel 2008 per tributare un omaggio a Howard Phillips Lovecraft. Attorno a Progenie si formò un pool di scrittori con la passione del "solitario di Providence", che partorì una antologia disponibile fino ad oggi solo in formato elettronico.

Edizioni Scudo presentano una nuova edizione stampata di "Progenie: ritorno all'incubo", curata da Alessio Lazzati, totalmente illustrata, con quattro racconti in più rispetto all'originale edizione e condita da una gustosa appendice su H.P.L. a firma di Danilo Arona.

Gli universi di Howard Phillips Lovecraft sono quelli dell’immaginazione pura, dell’assenza di logica. Schegge di incomprensibile che si affacciano nella quotidianità, o intere realtà alternative che spesso sfuggono ai mezzi e ai parametri della nostra mente. Ecco perché ventuno autori italiani, ognuno col proprio stile e alla propria maniera, si sono ritrovati in questa antologia: non per ripagare un debito troppo grande, ma per ringraziare e tributare omaggio a uno dei grandi autori del Novecento, spesso ingiustamente sottovalutato.
"Progenie - ritorno all'incubo", con racconti di Alessandro Girola, Alessio Lazzati, Andrea Scatena, Antonino Alessandro, Alessio Gallerani, Alex Panigada, Angelo Benuzzi, Dario Geraci, Davide Della Ricca, Diana Lama, Eduardo Vitolo, Enzo Milano, Federica Soprani, Giuseppe Cilluffo, Nicola Corticelli, Patrizia Monica Riva, Roberto Orsetti e Sergio Rilletti, postfazione di Michele Tetro, Appendice di Danilo Arona.

Il volume è disponibile per l'acquisto sia come libro, sia in formato elettronico (PDF).
186 pagine, 15,24 cm x 22,86 cm, rilegatura termica brossurata, interno carta crema (60 g peso), stampa B/N, copertina in quadricromia lucida (100 g peso).
Copertina a colori di Luca Oleastri - 20 illustrazioni interne in B/N di Giorgio Sangiorgi e Luca Oleastri
- Versione stampata €17.20
- Versione PDF €7

E' raggiungibile tramite il nostro sito (http://www.innovari.it/scudo.htm) nella pagina della Collana Long Stories oppure si può andare direttamente alla pagina dello shop-on line di lulu (in italiano) a questo link:
http://www.lulu.com/content/libro-a-copertina-morbida/progenie---ritorno-allincubo/8320567
Cliccare sul bottone "Aggiungi al carrello", dopodiché cliccare sul bottone "Cassa". Se si è già iscritti e loggati a Lulu.com proseguire seguendo le istruzioni di pagamento, nel caso invece non si sia ancora iscritti (l'iscrizione è gratuita) seguire le istruzioni per iscriversi, dopodiché proseguire seguendo le istruzioni di pagamento.
Ci vuole un attimo! Più semplice da fare che da dire!
E' possibile pagare con le carte di credito Visa o MasterCard, con PayPal oppure con Postepay.

Non ci resta che augurarvi buona lettura!

Edizioni Scudo
Giorgio Sangiorgi - shortstoriesbook@gmail.com
Luca Oleastri - shortstoriesmag@gmail.com
- Sito web: http://www.innovari.it/scudo.htm
- Gruppo Facebook: EDIZIONI SCUDO

L'OMBRA DEL VAMPIRO ( ELIAS MERHIGE - 2000)

Titolo originale: Shadow of the Vampire
Regia di E. Elias Merhige.
Attori: John Malkovich, Catherine McCormack, Cary Elwes, Willem Dafoe, Eddie Izzard.
Genere: Horror
Anno: 2000 - Usa

Sinossi
1921. Europa dell'Est.
Friedrich Wilhelm Murnau sta per girare il film che gli regalerà un posto d'onore nella storia del cinema. Si tratta di Nosferatu, ispirato a "Dracula" di Bram Stoker, realizzato in ambienti naturali. L'attore che ha scelto per il ruolo del conte Orlock (cioè il vampiro) è Max Schreck, il quale entra nel personaggio al punto di non smetterne mai il trucco e i costumi.

Considerazioni
La figura del Vampiro, soprattutto di recente, è frutto di interpretazioni quantomeno contraddittorie.
Si passa da opere che rivalutano il topos immaginifico del non-morto con bravura e talento ad operazioni becere che hanno come unico obiettivo quello di sfruttare il trend imperante.
“Shadow of the Vampire” di Elias Merhige rientra fortunatamente nella prima ipotesi.
Debbo dire che Merhige è un regista alquanto coraggioso.
Si prende i suoi rischi nel reinterpretare con gusto personale e una visione totalmente trasversale, archetipi di sicuro effetto come i Vampiri o i Serial Killer.
Nell’ultimo caso ne viene fuori un polpettone astratto e sconclusionato (Suspect Zero – 2005).
Nel primo, invece, crea un immaginario differente sul quale confrontarsi ( e farci confrontare) con quello che viene considerato il capolavoro assoluto del cinema vampirico: il Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau (1922).

Prendete il cinema Espressionista Tedesco e portatelo alla fine del vecchio Millennio infarcendolo di contraddizioni, egoismi, istrionismi e perversioni.
Otterrete “L’Ombra del Vampiro.”
Sugli scudi la prova di John Malkovich , già bravo di suo, ma in questo film superlativo.
Chi è Murnau secondo l’interpretazione di Malkovich?
Un’artista astruso, visionario, intelligente, perverso e shakespeariano ( Esatto! ci arriveremo…) che per dare maggior realismo al suo personaggio fa un patto ( simile al Faust di Goethe) con il diavolo.
Praticamente il Vampiro reciterà la parte del Nosferatu ( o meglio del Conte Orlock per ragioni di diritti d’autore non attribuiti al regista dalla famiglia di Stocker) in cambio del sangue dell’attrice protagonista del film:Greta Schröder ( la bellissima e torbida Kathrine McKormack).
Finzione o realta?
A lungo se lo chiederà lo spettatore durante la visione del film
Le battute del Murnau /Malkovich sono di una poetica e di una profondità mai viste in un film di genere (splendida la sua disamina su come dovrebbe essere il cinema mentre un treno a vapore si immerge nella compagne della Transilvania) .
Lo stesso Conte Orlock ( interpretato da Williem Defoe) si divide tra la mostruosità del suo essere non-morto e la profondità della sua condizione di eterno testimone del tempo e dell’immortalità
Un novello Amleto che si chiede perché non ricorda più la donna che un tempo amava da vivo o legge passi del romanzo di Stocker considerandolo triste e vuoto.
Non mancano pillole di assoluta ironia come i battibecchi tra Murnau e la sua star su alcuni capricci scenici e o di interpretazione.
Ma la morte è dietro l’angolo.
Inevitabile il dramma.
E verrà interpretato da tutti i protagonisti in quella che è la scena più importante di tutto il cinema mondiale.
L’incontro /scontro (ombroso) tra Ellen Hutter e il Conte Orlock.
Per il sottoscritto dopo i classici è questo il vero film che porta la figura letteraria e cinematografica del Vampiro nel ventesimo secolo.
E dopo sarà solo triste meditare sulla rovina del mito.
Un capolavoro.

mercoledì 3 febbraio 2010

ARRIVA IL CARNEVALE!!!

La genesi di una festa popolare
Destinato ad anticipare e compensare i rigori della Quaresima imposta dalla chiesa, il Carnevale, è il periodo, prima di tutto, dell’eccesso alimentare. Infatti nelle settimane successive che poi culmineranno nella Santa Pasqua, non sarà più possibile, seguendo i precetti rigorosi della Chiesa, mangiare carne e altri alimenti che eccitano i sensi. Inoltre già nel Medioevo venivano emanati statuti cittadini che proibivano la macellazione e la vendita della carni nei mercati. Ecco quindi l’imperversare soprattutto nell’ultima settimana del periodo "carnascialesco" ( il giovedì e il sabato grasso, poi la domenica e infine il martedì di Carnevale) di festini e banchetti in tutti i comuni della penisola. Parola d’ordine: mangiare , fare l’amore e divertirsi prima di dover poi affrontare la penitenza e il digiuno.

Origini e Cenni Storici
Qual è la storia del Carnevale? Le origini remote di questa festa vanno sicuramente rintracciate in pratiche pagane di varia provenenienza ( ricordiamo i famosi Saturnalia romani) anche se il Carnevale come lo conosciamo attualmente è indiscutibilmente un prodotto del Medioevo. Per quanto riguarda il nome, abbandonate alcune etimologie quali carrus navalis ( ove si alludeva al “carro navale” della dea Iside) oppure la formula fantasiosa "O carne , vale!" riferita all’addio alla carne, quello attuale ha origine nell’Alto Medioevo. Infatti in un atto redatto a Subiaco nel 965 col termine “carnelevare” viene indicato uno dei tre momenti dell’anno previsti per il pagamento dei censi ad un’abbazzia locale. Infine altri termini bassolatini come "carnisprivium" o "carnislevamen" insistono sempre sul significato quaresimale di privazione della carne.
La maschera: un idolo pagano
Da sempre le maschere sono connesse al Carnevale. Legate fin dall’origine a comportamenti folclorisitici, come in epoca precristiana, la maschera assume secondo gli studiosi alcuni significati differenti: è il simbolo delle forze vegetative della natura per alcuni; per altri rappresenta invece il mondo degli animali e delle loro energie vitali mentre per altri ancora il tenebroso mondo dei morti come personificazione dei defunti della comunità al fine poi di esorcizzarli. Ma soprattutto è condannata dalla chiesa, sin dall’inizio, come idolo satanico in quanto la maschera assimila le fattezze del suo portatore spezzando la somiglianza tra l’uomo e il suo creatore, Dio. Inoltre viene condannata anche dalle istituzioni civili poiché ogni forma di travestimento o mascheramento pone dei motivi di ordine pubblico in quanto rende irriconoscibili possibili autori di crimini. Tuttavia ne viene tollerato l’uso in contesti controllabili appunto come il periodo di Carnevale.
Un Mondo alla rovescia
Il carnevale diventa l’occasione preferita soprattutto in Italia di veri e propri “combattimenti rituali”. Infatti dal XII secolo soprattutto i comuni dell’Italia centro-settentrionale sono teatro di combattimenti fra diverse circoscrizioni cittadine. Solo che al posto delle armi si usano bastoni, sassi o pugni producendo a volte anche delle vittime e lo scontento delle autorità locali.
Inoltre imperversano in tutta europea balli tradizionali, giostre, tornei cavallereschi a cui partecipano anche membri dell’aristocrazia cittadina che mischiandosi gioiosa alla gente plebea in cerca di un comune divertimento si lascia molto spesso anche sbeffeggiare, cosa che non sarebbe permessa in altri frangenti.
Nel 1510 iniziano a comparire anche i primi carri allegorici come quello dei “Folli” a Digione che muniti di berretto a sonagli e bastone dei buffoni di corte danzano, emettono pernacchie e fanno ridere gli spettatori.
Non mancano personaggi biblici o storici ridicolizzati in groppa a dei cavalli o ancora il carro degli “Ubriaconi” infestato da luridi personaggi intenti a bere e mangiare con fare animalesco.
Infine caratteristiche del periodo carnevalesco sono anche le sfilate di uomini mascherati i quali cantano canzoni, dette appunto canti carnascialeschi, nelle quali la descrizione precisa dei gesti tipici di vari mestieri nasconde invece un doppio senso erotico se non addirittura osceno.
Secoli dopo nelle nostre piazze , nelle nostre città gli stessi rituali, gli stessi schiamazzi, lo stesso desiderio di capovolgere il mondo e i suoi costumi continuano ancora a imperversare traghettando le nostre esistenze attraverso un gioco fatto di sacro e profano insieme.

IL Carnevale Sarnese
Attingendo a piene mani dagli scritti di storici illustri sarnesi come Orazio Ferrara e Silvio Ruocco, anche il Carnevale di Sarno segue la tradizione dell’abbuffata insana fino a scoppiare. Già in epoca Borbonica, infatti, la gente comune abbandonava le proprie consuetudini alimentari, invero abbastanza povere, per abbandonarsi ad un lauto e pesante banchetto a base di lasagne, polpette (tutti cibi a base di carne) e vino a fiumi. Dopo iniziavano tra le strade cittadine i canti i balli e i lazzi caratterizzati da strumenti musicali come triccaballacchi, tammurri, scetavajasse etc.
La maschera ricorrente era abbastanza semplice: praticamente la faccia veniva dipinta di nero con la fuligine delle padelle. Inoltre ci si vestiva con abiti vecchi sporchi e laceri. Non mancavano come abbiamo visto precedentemente anche canti e scherzi con pesanti allusioni erotiche. Altri tipi di maschere assai diffuse erano quella della “Vecchia”, gobba, grassa e repellente e la mitica maschera di Pulcinella attinta dalla tradizione napoletana.
Un discorso a parte merita, invece, la meravigliosa maschera sarnese di Alesio. Descritta con dovizia di particolari dallo storico Ruocco era composta da due colori ricorrenti, l’azzurro scuro e il giallo che coprivano entrambi una parte del viso fino la punta del naso. In tal caso mostrava una certa rassomiglianza con la maschera napoletana di Pulcinella. Ovviamente Alesio rifletteva la dualità dell’animo umano schiavo della tragica scelta tra il bene e il male oppure l’eterno contrasto tra la vita e la morte. Inoltre i suoi gesti avevano una grande carica dissacrante e sacrilega come quando recava in mano un vaso da notte pieno di maccheroni in spregio alla fame e alla povertà allora dilaganti.
Attualmente il Carnevale sarnese propone da diversi anni una ricca coreografia di balli e Carri Allegorici che lo rende un appuntamento particolarmente atteso da tutta la cittadinanza e non solo.
Insomma la tradizione continua.

FONTI:
Medioevo - Marzo 1998 (Mensile di Cultura e Storia Medievale)
Arcaiche Radici, Diafane Presenze - Orazio Ferrara ( Autore/Storico di Sarno)

martedì 2 febbraio 2010

MOSHPIT: GIOV. 4 FEBBRAIO PUNTATA TEMATICA SUL THRASH METAL CON OSPITI VEHEMENT

Giovedì 4 Febbraio, quinta puntata di Moshpit del 2010.
Ospiti in diretta telefonica : VEHEMENT.
Doctor Jankyll e Mister Eddie insieme alla band di Verona presenteranno il loro nuovo album "Al that's behind" pubblicato dalla label salernitana MY KINGDOM MUSIC di Francesco Palumbo.
Inoltre scaletta totalmente incentrata sul THRASH METAL, dalle band storiche fino a quelle più moderne e seminali
Come sempre puntata da non perdere per gli amanti del Vero Rock e della scena Undergound.
Vi aspettiamo alle 21 sul sito di Radio Base:
http://www.radiobase.fm/
Per maggiori info sui VEHEMENT:
http://www.myspace.com/vehementweb