sabato 16 maggio 2009

ESISTE IL POP DI QUALITA'?

La Popular Music è un genere da sempre controverso e sfaccettato.
Da tempo, cerco di capirne i meccanismi, le brutture e (perchè no?) le sue derivazioni sociali.
Ma partiamo dall'inizio:
Che cos'è il Pop?
Secondo Wikipedia:
"Il termine pop music (abbreviazione di popular music, spesso ulteriormente abbreviato in pop, mentre in Italiano si usa il termine musica leggera) indica un genere musicale che raccoglie l'insieme di quelle moderne forme musicali basate sulla forma-canzone e caratterizzate da una solida struttura ritmica e melodica, una relazione sintattica convenzionale tra strofa e ritornello, e, infine, da una vocazione "generalista" al consumo di massa (ad essere, cioè, di tendenza), supportata da una produzione industriale."
Sempre sul web ho trovato un'altra definizione ancora più calzante:
"Con "popular music" si intende – nelle culture occidentali e occidentalizzate – l’insieme delle musiche non catalogabili come colte, jazz o tradizionali e che sono inserite nel circuito della comunicazione massmediale (disco, radio, tv, internet). Potremmo chiamarle anche «musiche massmediatiche», «popolare contemporanea» o «popolare urbana»...
La parola popular non va letta allora semplicisticamente come ‘diffuso, di massa, di successo’, ma rinvia più correttamente ad una «popolarità strutturale, tecnica, potenziale, che è tipica del nostro tempo [...]; possibilità che si è aperta a tutte le musiche [...] di entrare in contatto con una quantità enorme di persone" ( Fonte: Tesionline.it).

Considerazioni
Il Pop quindi si apre alle "masse" attraverso i suoni accattivanti, i messaggi diretti e propriamente espliciti (che molto spesso sfociano nella "retorica" più becera) dei testi e una "forma-canzone" snella e facile da memorizzare ( o "canticchiare" che rende ancor meglio l'idea).
Esempi:










Questo tipo di canzone di solito possiamo ascoltarla distrattamente ( sempre che non si sfoci nella irritazione pù pura e violenta...) in qualsiasi supermercato, negozio di abbigliamento, barbiere, parrucchiere, spot, reality, contenitore pomeridiano, Show del sabato sera etc. ( insomma nella radio e nella tv generalista e nella vita di tutti i giorni).
Chiunque, anche non conoscendo l'inglese o non potendosi definire un "critico" , sarà capace di "decodificare" il significato del testo e incamerare le poche linee melodiche ivi presenti.
Ma quando la Pop Music, oltrepassa la linea incerta e (per alcuni mortificante) della "massificazione" per diventare un fenomeno sociologico e di qualità ( musicale e di contenuti)?
Ecco altri esempi:











La forma canzone si dilata e acquista maggor spessore strutturale ed emozionale.
Il testo lascia ampio spazio alla fantasia, all'introspezione e alla riflessione sul "reale".
Niente "retorica" fine a stessa e o insulsi riferimenti a quei 3/4 temi da sempre presenti in una certa frangia del Pop : sesso, soldi, bellezza, e il potere che ne deriva.
Il popolare abbraccia il sociale attraverso la musica.
Questo dovrebbe essere il vero messaggio.
Questa dovrebbe essere la qualità intrinseca in un prodotto di massa.
La "leggerezza" è importante ma non deve diventare solo sinonimo di superficialità, classismo o banale intrattenimento.
Mi rendo conto che il discorso è più lungo e articolato di quanto ho potuto dimostrare con questo post.
Mi riserbo di parlarne ancora in futuro.

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