mercoledì 30 maggio 2012
UN (MIO) ARTICOLO SUGLI "PSEUDOBIBLIA HORROR ROCK"
Nel web a volte accadono cose strane ma anche appassionanti.
Seguo da diverso tempo su Thriller Magazine la rubrica del mitico Lucius Etruscus dedicata agli Pseudobiblia letterari. Per il sottoscritto ormai un appuntamento imperdibile.
Dopo una serie di commenti "a tema" su Facebook riguardanti il rock & alcuni libri inventati come Il Necronomicon di H.P. Lovecraft, spronato da Lucio ho deciso di assemblare questo articolo sugli "Pseudobiblia Horror Rock".
Si tratta di alcuni appunti e idee che avevo messo da parte per il mio saggio "Horror Rock, la musica delle tenebre" (Arcana, 2010) e che ho ripreso e ampliato per questo articolo su Thriller Magazine.
A conti fatti può essere quasi considerato come un'appendice al libro.
Potete leggere il tutto a questo link
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Horror Rock
martedì 29 maggio 2012
LUCA TURILLI@MOSHPIT!
Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di avere in diretta telefonica negli studi di Radio Base LUCA TURILLI, celebre chitarrista e compositore dei Rhapsody per parlare del nuovo album "Ascending To Infinity" e non solo.
Prevista anche una interessante intervista agli STORMCROW, disco del mese di Maggio di Moshpit e una Extreme Zone dedicata alla scena spagnola.
Come sempre puntata da non perdere per gli amanti della musica underground e non solo.
Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base:
www.radiobase.fm
104,8 FM (solo il salernitano).
domenica 27 maggio 2012
ROB ZOMBIE CONTRO LE FORMICHE (NON ATOMICHE)
Di seguito il clip commerciale girato "nientepocodimenochè" da ROB ZOMBIE
Come ebbi già modo di stigmatizzare nella mia lettera aperta al cantante dei White Zombie, l'azzardo dei remake della saga di Halloween ha avuto tragiche conseguenze.
sabato 26 maggio 2012
ONDA SOLARE IN CONCOMITANZA COL TERREMOTO IN EMILIA?
Ne avevamo già parlato in un post tra i più letti nel blog.
Di recente la terra è interessata da una serie di tempeste magnetiche provocate da eruzioni solari che sembrano abbattersi regolarmente sul nostro pianeta.
L'ultima da segnalare è quella del 20 Maggio così descritta su Meteoweb:
Un’onda d’urto interplanetaria, eventualmente associata ad un brillamento solare di classe M5, ha colpito il nostro campo magnetico la notte del 20 Maggio, alle 4:00 ora italiana. L’arrivo dell’onda ha causato un’intensa attività geomagnetica attorno ai poli del pianeta, e varie aurore boreali alle alte latitudini. L’impatto ha prodotto un fronte d’onda di propagazione all'interno della magnetosfera di parecchie migliaia di chilometri in orbita geostazionaria intorno alla Terra. Naturalmente, nonostante la rara coincidenza, il fenomeno non è da associare al terremoto che nello stesso istante ha colpito l’Emilia Romagna con una scossa pari alla magnitudo 5.9 sulla scala Richter.
Quindi niente allarmismi.
L'ennesima Onda abbattutasi sulla terra ha causato solo eventi di scarsa importanza come Aurore Boreali e un'attività geomagnetica più intensa intorno ai poli del pianeta.
Inoltre bisogna aggiungere come riportato anche sul sito Bresciatoday che la prima scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata all'1:13 in Pianura Padana, tra le province di Modena, Mantova, Ferrara e Rovigo, mentre una seconda all'1:43 di magnitudo 2.2, e SOLO una terza verso le 4:03 di magnitudo 5.9 con ipocentro a 10,1 km di profondità ed epicentro 36 km a nord di Bologna.
Insomma non sembra esserci un collegamento fattibile tra l'onda solare e il terremoto in Emilia.
Non mancano altre ipotesi:
Ladyghost sul blog "Pensiero Spensierato" (e coinvolta personalmente dall'evento sismico) ha ipotizzato una ennesima coincidenza tra una eclissi anulare di sole, avvenuta sempre il 20 Maggio e il terremoto nel Nord Italia
Possibile?
Vi rimando al suo post per ulteriori approfondimenti
Infine la nota scrittrica Barbara Baraldi, nel suo blog personale "Scritture Barbariche" ha ipotizzato invece un terribile legame tra lo sciame sismico e alcune trivellazioni della Società ERG svoltesi di recente nei luoghi interessati dal sisma
Possibile?
Anche in questo caso vi rimando al post in questione.
Una cosa è certa: convivere con un terremoto è un evento traumatico che lascia segni indelebili nella nostra vita e nella nostra quotidianità.
Nel 1980 avevo quasi sette anni e una sera come tante, insieme ai miei genitori, vidi il salotto tremare come se fosse stato afferrato da una forza ciclopica.
Riuscimmo a scendere in strada e la casa fortunatamente non ci crollò addosso.
Nei mesi successivi vivemmo in auto, attendendo ora dopo ora una nuova scossa.
Ai nostri occhi sembrava la fine del mondo.
Dopo diverso tempo ritornammo alla nostra casa, malandata ma ancora in piedi e tutto tornò lentamente alla normalità
Ma da allora, ogni volta che metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte, avverto sempre il serpeggiante timore di una nuova scossa di terremoto e delle sue inevitabili e tragiche conseguenze.
Quindi niente allarmismi.
L'ennesima Onda abbattutasi sulla terra ha causato solo eventi di scarsa importanza come Aurore Boreali e un'attività geomagnetica più intensa intorno ai poli del pianeta.
Inoltre bisogna aggiungere come riportato anche sul sito Bresciatoday che la prima scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata all'1:13 in Pianura Padana, tra le province di Modena, Mantova, Ferrara e Rovigo, mentre una seconda all'1:43 di magnitudo 2.2, e SOLO una terza verso le 4:03 di magnitudo 5.9 con ipocentro a 10,1 km di profondità ed epicentro 36 km a nord di Bologna.
Insomma non sembra esserci un collegamento fattibile tra l'onda solare e il terremoto in Emilia.
Non mancano altre ipotesi:
Ladyghost sul blog "Pensiero Spensierato" (e coinvolta personalmente dall'evento sismico) ha ipotizzato una ennesima coincidenza tra una eclissi anulare di sole, avvenuta sempre il 20 Maggio e il terremoto nel Nord Italia
Possibile?
Vi rimando al suo post per ulteriori approfondimenti
Infine la nota scrittrica Barbara Baraldi, nel suo blog personale "Scritture Barbariche" ha ipotizzato invece un terribile legame tra lo sciame sismico e alcune trivellazioni della Società ERG svoltesi di recente nei luoghi interessati dal sisma
Possibile?
Anche in questo caso vi rimando al post in questione.
Una cosa è certa: convivere con un terremoto è un evento traumatico che lascia segni indelebili nella nostra vita e nella nostra quotidianità.
Nel 1980 avevo quasi sette anni e una sera come tante, insieme ai miei genitori, vidi il salotto tremare come se fosse stato afferrato da una forza ciclopica.
Riuscimmo a scendere in strada e la casa fortunatamente non ci crollò addosso.
Nei mesi successivi vivemmo in auto, attendendo ora dopo ora una nuova scossa.
Ai nostri occhi sembrava la fine del mondo.
Dopo diverso tempo ritornammo alla nostra casa, malandata ma ancora in piedi e tutto tornò lentamente alla normalità
Ma da allora, ogni volta che metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte, avverto sempre il serpeggiante timore di una nuova scossa di terremoto e delle sue inevitabili e tragiche conseguenze.
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2012 is coming?
mercoledì 23 maggio 2012
MOSHPIT: SPECIALE UNDERGROUND EXTREME METAL
Giovedì 24 MAGGIO nuova tenebrosa puntata di MOSHPIT.
Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di avere in diretta negli studio di Radio Base FABBAN (Funeral Oration, Aborym etc), per una puntata incentrata sull'estremo underground degli anni '80 e '90.
Prevista una gustosa intervista ad ALBERTO PENZIN, storico bassista degli Schizo.
E non potremo non parlare (visti gli illustri ospiti e alfieri del metal estremo italiano) di SUB TERRA, ROCK ESTREMO E CULTRA UNDERGROUND IN ITALIA (1977-1998).
Come sempre puntata da non perdere per gli amanti della musica underground e non solo. Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base: www.radiobase.fm 104,8 FM
mercoledì 16 maggio 2012
SUB TERRA LIBRO PIU' VENDUTO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
La notizia è di quelle sorprendenti almeno per il sottoscritto.
Secondo l'ultima stima pubblicata da Tsunami Edizioni sulla loro pagina Facebook, pochi minuti fa, Sub Terra, rock estremo e cultura underground in Italia (1977 - 1998) è il libro più veduto al Salone del libro di Torino, ovviamente in riferimento allo stand Tsunami.
Il mio libro è riuscito a prevalere anche su Lords Of Chaos, saggio sul Black Metal norvegese ormai alla terza edizione e sempre molto richiesto dai fan dell'estremo.
Ecco la classifica definitiva:
1 - SUB TERRA
2 - LORDS OF CHAOS
3 - CLIFF BURTON
4 - IRON MAIDEN DALLA A ALLA Z
5 - GRUNGE
In ultima analisi tengo a precisare che Sub Terra è uscito da 15 giorni scarsi e senza aver ancora ottenuto una sola recensione e/o articolo di approfondimento dagli addetti ai lavori, si attesta su vendite invidiabili, grazie al feedback davvero prorompente di lettori e appassionati.
Ringrazio vivamente tutti quelli che finora hanno preso il libro o l'hanno segnalato nei loro spazi web.
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Sub Terra
martedì 15 maggio 2012
MOSHPIT: SPECIALE DARK & SCI-FI ROCK
Giovedì 17 MAGGIO nuova tenebrosa puntata di MOSHPIT.
Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di avere diretta telefonica gli opinionisti ufficiali PIER MARZANO e MARIO GAZZOLA che si scambieranno i ruoli per una serata speciale. Marzano si occuperà di un'ampia Dark Zone con molte sorprese e anticipazioni mentre Gazzola si dedicherà a un gustosissimo speciale sulla Sci-Fi Rock e quindi sulle commistioni tra Fantascienza letteraria e musicale. Come sempre puntata da non perdere per gli amanti della musica underground e non solo. Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base: www.radiobase.fm 104,8 FM
sabato 12 maggio 2012
IL DIAVOLO E IL PARRUCCHIERE
Tempo fa leggendo questo interessantissimo post del mitico Nick, uno dei blogger più letti e apprezzati del web, accettai il consiglio e/o la sfida di scrivere qualcosa sul diavolo e le varianti del cosiddetto “patto faustiano”, praticamente il classico contratto tra l’uomo e il demonio che può avere ad oggetto varie richieste (soldi, potere, sapienza, salute) e che di solito ha risultati inaspettati da ambo le parti.
La tentazione primaria era di afferrare qualche libro polveroso dalla mia libreria e sbizzarrirmi in ricerche e citazioni.
Poi ragionandoci bene ho avuto un’illuminazione: nella parte del mio cervello (invero un humus informe e nero) destinata ai ricordi si è aperto uno squarcio e dal nulla è sbucato fuori un aneddoto curioso ma anche abbastanza pauroso, legato alla mia infanzia.
Ho rimuginato a lungo se parlarne o meno nel blog.
Del resto sono storie legate al mio vissuto personale e in un certo senso potrebbero anche non interessare o annoiare il lettore.
Poi ho notato con sorpresa e soddisfazione che il racconto autobiografico legato al serpente pomeridiano è ancora letto e apprezzato (oltre 2000 visualizzazioni finora. Se lo avessi pubblicato in ebook con una bella presentazione e qualche spunto saggistico quanto avrei guadagnato? Credo una bella somma...) e allora mi sono “fatto persuaso” (alla Camilleri) che la storia del “Diavolo e il Parrucchiere” può essere un azzardo vincente.
E allora cari lettori vi presento la mia ennesima storia autobiografica, sperando di far cosa gradita.
Se non, è stato comunque bello ricordare quei momenti e alcuni amati personaggi che, ahimè, sono passati da tempo a miglior vita.
Buona lettura
Il Diavolo e il Parrucchiere.
Sono stato cresciuto, coccolato e viziato, da una nonna attenta e premurosa.
Posso affermare tranquillamente che tutto quello che ho appreso dalla vita lo devo a lei, ai suoi consigli, ai suoi precetti. Inevitabile che da ragazzino non avessi desiderio di stare con i miei simili e l’unico mio obiettivo fosse quello di trascorrere il maggior tempo possibile con la cara nonna.
Una delle occasioni più favorevoli era accompagnarla dal parrucchiere.
Col permesso di mia mamma potevo stare fuori casa un intero pomeriggio e se la dea bendata mi assisteva ci scappava anche un Topolino nuovo di zecca o un dolce.
E pazienza se la bottega del parrucchiere (un appartamento trasformato in negozio) era pieno di donne ciarliere e vanitose: il gioco valeva quasi sempre la candela.
Bastava sedermi accanto a mia nonna e mettermi a leggere il fumetto o al massimo giocare con alcuni soldatini che non abbandonavano mai le mie tasche.
E poi c’era B. il parrucchiere che raccontava sempre storie strane e singolari. A volte erano aneddoti che trattavano le sventure di donne e uomini del mio paese che non conoscevo. Di solito quelle cose mi annoiavano. Ma quando era dell’umore giusto ci scappava una storia di fantasmi e allora lasciavo i miei passatempi e B. diventava il fulcro del un mondo immaginario tutto da scoprire: castelli infestati dalle anime in pena di cavalieri longobardi, morti in battaglia e botole misteriose che accedevano a tesori introvabili.
Anime del purgatorio che camminavano silenziose nelle campagne con tanto di lumini a rischiarare il loro volto pallido e emaciato e case solitarie e diroccate che era meglio non visitare all'imbrunire.
B. era un narratore d’eccezione e se non avesse dedicato tutta la sua vita ai capelli delle donne (era davvero bravo in effetti!) avrebbe potuto essere un grandissimo scrittore horror.
Unico inconveniente: la notte non dormivo e svegliavo continuamente mia nonna, lamentandomi delle storie paurose di B. In realtà (e solo di giorno) le adoravo e avrei voluto ascoltarne a milioni!
Un pomeriggio grigio, con nuvole pronte a scoppiare di pioggia, scattò la visita mensile al parrucchiere.
Ero estasiato da tutto quello che sarebbe accaduto. Era come affrontare un gioco dal finale imprevedibile. Arrivati a destinazione B. strinse con dolcezza il camice attorno al collo di mia nonna e con un sorriso che sapeva rapire disse: “Signora Lucia ma lei crede al diavolo?”
Mia nonna che era molto devota, facendosi subito il segno della croce rispose: “Dio ce ne liberi!”
B. sorrise soddisfatto e iniziò la sua ennesima storia dell’orrore.
La mia attenzione era completamente rivolta alle sue parole.
“Signora, non abbiate paura. Mio padre convive ogni giorno col Diavolo. Si frequentano da anni e ne succedono di tutti i colori. Gli fa cadere i piatti in testa e lo sveglia di notte urlandogli sulla testa epiteti di ogni genere. Giusto l’altro giorno mi raccontava che ha trovato i fili delle corrente tranciati e la televisione poggiata sul pavimento mentre era in bagno. Gli fa 'scherzi' di ogni genere e non lo lascia mai in pace. Papà ormai si è abituato e tollera tutto, ma se vivessi ancora con lui sarei già morto d’infarto!”
Mia nonna si fece nuovamente il segno della croce e mormorò una preghiera a bassa voce. Poi rivolgendosi verso il sottoscritto, comandò perentoria: “Vai subito a giocare nella sala d’attesa per i clienti”.
Di sicuro aveva notato gli occhi sbarrati e la bocca aperta per lo stupore o il terrore.
Stavo per esaudire la richiesta della nonna quando il parrucchiere mi intimò di fermarmi. Non aveva intenzione di arrendersi alle mia fobie.
“Signora mia, Eduardo ormai è grande! I ragazzi di oggi ne vedono di peggio in Tv, statene certa. Il diavolo non fa più paura a nessuno. Neanche mio padre lo teme. Lo considera un ospite che gli fa 'mali servizi' tutti i giorni ma senza di lui si sentirebbe solo, ne sono sicuro. Alla fine mi sa che lo cerca in giro per la casa quando il diavolo non si fa sentire”.
La nonna, ormai coinvolta dal racconto B, e in preda a una malcelata curiosità chiese: “Ma coma ha fatto a far entrare il diavolo in casa? Perché non chiama un prete per far benedire la casa?”
B. sorridendo di gusto per una domanda che attendeva da diversi minuti si affrettò a rispondere: “Papà ha sempre mantenuto il silenzio in proposito. Dice sempre che è una cosa tra lui e il diavolo ed è meglio non immischiarsi. Signora bella, di sicuro hanno fatto qualcosa insieme che è meglio non sapere. Spesso ha trovato anche soldi nel cappotto o nelle tasche dei pantaloni. È stato il Diavolo, ci scommetto! Io non li ho mai voluti quei soldi. Lo racconto anche alla mia cara mamma tutti i sabato al cimitero: tuo marito ha fatto un guaio bello grosso e ora se lo 'piange' lui e il suo amico! Non angustiamoci troppo e pensiamo a fare la messa in piega a regola d’arte!”
Era tutto finito.
Tornai ai miei soldatini ma non riuscii più a concentrarmi. Pensavo continuamente al diavolo e allo strano “patto” che mi aveva raccontato B. Ero preoccupato per la sorte del vecchio e in fondo al cuore avevo paura che il demonio sarebbe venuto a trovarmi quella notte perché ero a conoscenza della sua esistenza e delle sue trame terrene. Dormii una settimana intera accanto a mio nonna nel lettone grande. Riposarmi da solo nella mia stanza per il sottoscritto era come una condanna a morte. Avrei rischiato un malore a otto anni, ne ero sicuro.
Da allora non sentii più parlare del padre di B. e del suo strano rapporto col Diavolo. Il parrucchiere non affrontò più l’argomento in bottega, forse costretto al silenzio da mia nonna. Rividi B. dopo anni e anni ed era ormai un anziano in pensione con lunghe ciocche bianche e il sorriso enigmatico. Una mattina lo trovai seduto su una panchina col viso serio, rivolto al castello sulla collina. Salutandolo allegramente (ero sempre felice di incotrarlo) gli chiesi cosa stesse guardando: con fare austero mi rispose che i fantasmi dei cavalieri infestavano ancora le segrete del Castello di Sarno e c’era uno splendido tesoro che nessuno era riuscito ancora a trovare.
B. non era cambiato e il patrimonio di storie paurose e del soprannaturale col quale aveva spaventato o estasiato per anni le clienti del negozio, ben presto lo avrebbe seguito nella tomba.
Quando seppi della sua morte ci rimasi davvero male.
Era uno dei personaggi sarnesi che più amavo e rispettavo. Un vero libro aperto di storie meravigliose e inquietanti.
Dedico a lui questo breve racconto, rassicurandomi sul fatto che la sua memoria è ancora ben viva nei miei ricordi di ragazzo che apprezzava (e tanto!) i suoi racconti orali.
Sono sicuro che in qualunque posto sia ora, sta raccontando una storia mirabolante a una nutrita platea di curiosi, magari aiutandoli anche a farsi belli.
E allora cari lettori vi presento la mia ennesima storia autobiografica, sperando di far cosa gradita.
Se non, è stato comunque bello ricordare quei momenti e alcuni amati personaggi che, ahimè, sono passati da tempo a miglior vita.
Buona lettura
Il Diavolo e il Parrucchiere.
Sono stato cresciuto, coccolato e viziato, da una nonna attenta e premurosa.
Posso affermare tranquillamente che tutto quello che ho appreso dalla vita lo devo a lei, ai suoi consigli, ai suoi precetti. Inevitabile che da ragazzino non avessi desiderio di stare con i miei simili e l’unico mio obiettivo fosse quello di trascorrere il maggior tempo possibile con la cara nonna.
Una delle occasioni più favorevoli era accompagnarla dal parrucchiere.
Col permesso di mia mamma potevo stare fuori casa un intero pomeriggio e se la dea bendata mi assisteva ci scappava anche un Topolino nuovo di zecca o un dolce.
E pazienza se la bottega del parrucchiere (un appartamento trasformato in negozio) era pieno di donne ciarliere e vanitose: il gioco valeva quasi sempre la candela.
Bastava sedermi accanto a mia nonna e mettermi a leggere il fumetto o al massimo giocare con alcuni soldatini che non abbandonavano mai le mie tasche.
E poi c’era B. il parrucchiere che raccontava sempre storie strane e singolari. A volte erano aneddoti che trattavano le sventure di donne e uomini del mio paese che non conoscevo. Di solito quelle cose mi annoiavano. Ma quando era dell’umore giusto ci scappava una storia di fantasmi e allora lasciavo i miei passatempi e B. diventava il fulcro del un mondo immaginario tutto da scoprire: castelli infestati dalle anime in pena di cavalieri longobardi, morti in battaglia e botole misteriose che accedevano a tesori introvabili.
Anime del purgatorio che camminavano silenziose nelle campagne con tanto di lumini a rischiarare il loro volto pallido e emaciato e case solitarie e diroccate che era meglio non visitare all'imbrunire.
B. era un narratore d’eccezione e se non avesse dedicato tutta la sua vita ai capelli delle donne (era davvero bravo in effetti!) avrebbe potuto essere un grandissimo scrittore horror.
Unico inconveniente: la notte non dormivo e svegliavo continuamente mia nonna, lamentandomi delle storie paurose di B. In realtà (e solo di giorno) le adoravo e avrei voluto ascoltarne a milioni!
Un pomeriggio grigio, con nuvole pronte a scoppiare di pioggia, scattò la visita mensile al parrucchiere.
Ero estasiato da tutto quello che sarebbe accaduto. Era come affrontare un gioco dal finale imprevedibile. Arrivati a destinazione B. strinse con dolcezza il camice attorno al collo di mia nonna e con un sorriso che sapeva rapire disse: “Signora Lucia ma lei crede al diavolo?”
Mia nonna che era molto devota, facendosi subito il segno della croce rispose: “Dio ce ne liberi!”
B. sorrise soddisfatto e iniziò la sua ennesima storia dell’orrore.
La mia attenzione era completamente rivolta alle sue parole.
“Signora, non abbiate paura. Mio padre convive ogni giorno col Diavolo. Si frequentano da anni e ne succedono di tutti i colori. Gli fa cadere i piatti in testa e lo sveglia di notte urlandogli sulla testa epiteti di ogni genere. Giusto l’altro giorno mi raccontava che ha trovato i fili delle corrente tranciati e la televisione poggiata sul pavimento mentre era in bagno. Gli fa 'scherzi' di ogni genere e non lo lascia mai in pace. Papà ormai si è abituato e tollera tutto, ma se vivessi ancora con lui sarei già morto d’infarto!”
Mia nonna si fece nuovamente il segno della croce e mormorò una preghiera a bassa voce. Poi rivolgendosi verso il sottoscritto, comandò perentoria: “Vai subito a giocare nella sala d’attesa per i clienti”.
Di sicuro aveva notato gli occhi sbarrati e la bocca aperta per lo stupore o il terrore.
Stavo per esaudire la richiesta della nonna quando il parrucchiere mi intimò di fermarmi. Non aveva intenzione di arrendersi alle mia fobie.
“Signora mia, Eduardo ormai è grande! I ragazzi di oggi ne vedono di peggio in Tv, statene certa. Il diavolo non fa più paura a nessuno. Neanche mio padre lo teme. Lo considera un ospite che gli fa 'mali servizi' tutti i giorni ma senza di lui si sentirebbe solo, ne sono sicuro. Alla fine mi sa che lo cerca in giro per la casa quando il diavolo non si fa sentire”.
La nonna, ormai coinvolta dal racconto B, e in preda a una malcelata curiosità chiese: “Ma coma ha fatto a far entrare il diavolo in casa? Perché non chiama un prete per far benedire la casa?”
B. sorridendo di gusto per una domanda che attendeva da diversi minuti si affrettò a rispondere: “Papà ha sempre mantenuto il silenzio in proposito. Dice sempre che è una cosa tra lui e il diavolo ed è meglio non immischiarsi. Signora bella, di sicuro hanno fatto qualcosa insieme che è meglio non sapere. Spesso ha trovato anche soldi nel cappotto o nelle tasche dei pantaloni. È stato il Diavolo, ci scommetto! Io non li ho mai voluti quei soldi. Lo racconto anche alla mia cara mamma tutti i sabato al cimitero: tuo marito ha fatto un guaio bello grosso e ora se lo 'piange' lui e il suo amico! Non angustiamoci troppo e pensiamo a fare la messa in piega a regola d’arte!”
Era tutto finito.
Tornai ai miei soldatini ma non riuscii più a concentrarmi. Pensavo continuamente al diavolo e allo strano “patto” che mi aveva raccontato B. Ero preoccupato per la sorte del vecchio e in fondo al cuore avevo paura che il demonio sarebbe venuto a trovarmi quella notte perché ero a conoscenza della sua esistenza e delle sue trame terrene. Dormii una settimana intera accanto a mio nonna nel lettone grande. Riposarmi da solo nella mia stanza per il sottoscritto era come una condanna a morte. Avrei rischiato un malore a otto anni, ne ero sicuro.
Da allora non sentii più parlare del padre di B. e del suo strano rapporto col Diavolo. Il parrucchiere non affrontò più l’argomento in bottega, forse costretto al silenzio da mia nonna. Rividi B. dopo anni e anni ed era ormai un anziano in pensione con lunghe ciocche bianche e il sorriso enigmatico. Una mattina lo trovai seduto su una panchina col viso serio, rivolto al castello sulla collina. Salutandolo allegramente (ero sempre felice di incotrarlo) gli chiesi cosa stesse guardando: con fare austero mi rispose che i fantasmi dei cavalieri infestavano ancora le segrete del Castello di Sarno e c’era uno splendido tesoro che nessuno era riuscito ancora a trovare.
B. non era cambiato e il patrimonio di storie paurose e del soprannaturale col quale aveva spaventato o estasiato per anni le clienti del negozio, ben presto lo avrebbe seguito nella tomba.
Quando seppi della sua morte ci rimasi davvero male.
Era uno dei personaggi sarnesi che più amavo e rispettavo. Un vero libro aperto di storie meravigliose e inquietanti.
Dedico a lui questo breve racconto, rassicurandomi sul fatto che la sua memoria è ancora ben viva nei miei ricordi di ragazzo che apprezzava (e tanto!) i suoi racconti orali.
Sono sicuro che in qualunque posto sia ora, sta raccontando una storia mirabolante a una nutrita platea di curiosi, magari aiutandoli anche a farsi belli.
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I miei racconti
giovedì 10 maggio 2012
MOSHPIT & IL TESCHIO BIANCO
QUESTA SERA Giovedì 10 MAGGIO nuova puntata di MOSHPIT.
Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di avere in diretta telefonica i WHITE SKULL forti del nuovo album UNDER THIS FLAG, uscito questo mese.
Previste le rubriche Violence (nuova rubrica!), Disco del Mese e un'ampia Extreme Zone.
Come sempre puntata da non perdere per gli amanti della musica underground e non solo.
Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base:
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Moshpit
martedì 8 maggio 2012
365 RACCONTI SULLA FINE DEL MONDO: BOOKTRAILER & UPCOMING NEWS
Come molti lettori già sanno, avendo letto questo vecchio post, anche quest'anno sono nell'Antologia della Delos Books, intitolata "365 racconti sulla fine del mondo".
Il mio racconto si intitola "Va in onda la fine!" ed ha come protagonista il mio alter ego radiofonico, Mister Eddie, per un'ultima diretta prima di abbracciare il grande buio.
Ovvi i riferimenti al capolavoro cinematografico "Pontypool".
Riporto una serie di news legate al libro:
Sabato 12 maggio, presso lo stand N117, Padiglione 2 di Delos Books, alle ore 16, tutti gli autori sono invitati a un incontro con l'editore e con gli altri compagni di cordata, per celebrare tutti insieme la nuova antologia della mitica serie delle 365!
Inoltre il curatore dell'antologia, l'autore Franco Forte, ha aperto di recente un gruppo su Facebook, dove si sta creando un fitto scambio di idee e proposte.
Infine riporto più in basso il primo booktrailer ufficiale del libro:
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Notizie
sabato 5 maggio 2012
IMPERDIBILI E GIA' IN LETTURA!
Come molti lettori del blog già sanno non sono solo un grande appassionato di musica ma anche un attento e curioso lettore di narrativa di genere.
Cerco sempre ti tenermi aggiornato su tutte le uscite più importanti e quando si tratta di autori che stimo, leggere diventa un piacere ancora più grande.
Segnalo gli ultimi arrivi librari che arricchiranno queste calde giornate di primavera
Torna il edicola il vulcanico Stefano Di Marino, alias Stephen Gunn con la prima di una serie di raccolte dedicate a suoi primi romanzi del Professionista ormai introvabili.
Di seguito il comunicato sul blog di Segretissimo:
Tornano, a cadenza quadrimestrale, tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo. Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola.
LE ORIGINI
Subito nei guai. Chance Renard lo sapeva che non sarebbe dovuto tornare in Francia, anche se da certi fatti sono trascorsi ormai cinque anni. Un’innocente rimpatriata con un vecchio compagno d’armi è la scintilla che innesca una catena di eventi incontrollabili. Fino alla scoperta di un passato che lui stesso ignorava.
RAID A KOUROU
Accusato ingiustamente dell’omicidio di un commilitone, Chance Renard è costretto a disertare dalla Legione Straniera. Dietro il diabolico piano organizzato per incastrarlo c’è la mente criminale del Marsigliese, e ora Chance, per salvarsi, ha una sola opzione. Accettare una missione impossibile nel cuore della foresta amazzonica. Per ulteriori approfondimenti collegatevi direttamente sul blog dell'autore, dove troverete una serie di articoli in appendice all'uscita.
Torna in libreria anche la brava scrittrice Claudia Salvatori con un nuovo romanzo dal titolo "Il Cavaliere d'Islanda", edito sempre da Mondadori.
Sul suo blog personale la Salvatori così lo presenta:
La definizione di genere più vicina è romanzo di peripezie e di formazione. Ma fatto a modo mio, cioé in una sorta di trip onirico. Il cavaliere si porta dietro certamente tutti i miei condizionamenti e limiti di figlia del XX secolo, ma non è un ragazzotto partito da qualche pub di città italiana attuale che viaggia per il Medioevo. E' qualcos'altro. Non ho mai capito gli scrittori quando dicono che un personaggio "vive di vita propria". Con Kveld ho finalmente provato questa sensazione. Andava per la sua strada e faceva quello che voleva, o meglio quello che poteva. Con molta naturalezza, sembrava seguire il destino umano di una persona viva. In quanto ai debiti culturali e immaginari, sono talmente tanti e infiniti che non riuscirei neppure a rintracciarli tutti. Quelli che hanno la mia età ricorderanno la rassegna tv dedicata a Ingmar Bergman e Il settimo sigillo, la scena in cui il cavaliere gioca la sua partita a scacchi con la Morte. Parecchi della mia età mi confermano di aver provato quello che ho provato io: una paura tremenda. Vista da bambini, la Morte di Bergman aveva un impatto terrificante: appariva e sembrava lievitare silenziosamente dallo schermo (televisivo). Era impersonata da un uomo il cui volto glabro, emergendo da un sudario nero, non aveva più nulla di maschile ma non si femminilizzava: la Morte era neutra.
Sinossi
Fine del dodicesimo secolo, pieno Medioevo: nella selvaggia Islanda, dove ancora si contrappongono il cristianesimo e il retaggio pagano, Kveld Úlfr è figlio di un prete ma discende, per parte di madre, da Egill Skallagrímsson, figura leggendaria cantata nelle saghe, eroe sanguinario, stregone e poeta. Kveld sente su di sé un’eredità pesante, fonte di lacerazioni interiori, aggravata dal forte conflitto con il padre, lascivo e ipocrita. Quando improvvisamente l’eruzione di un vulcano cancella il suo villaggio e tutti coloro che ama, il ragazzo lascia la sua isola di ghiaccio e di fuoco per raggiungere l’Inghilterra, dove fa amicizia con una bizzarra figura di crociato, cavaliere e trovatore, Godfrey di Dol. E poco dopo, in Francia, durante un torneo il giovane Kveld si distingue per la sua straordinaria abilità con l’ascia — la leggendaria arma di Egill — e viene notato da re Riccardo Cuor di Leone che lo prende sotto la sua protezione, lo addestra e lo nomina cavaliere. Kveld parte per la Quarta crociata con l’idea di compiere una gloriosa missione e al contempo per ritrovare se stesso, ma le atrocità cui è costretto a partecipare tormentano ulteriormente la sua anima, sconvolta dopo il saccheggio di Costantinopoli, dove cristiani muoiono a migliaia per mano di altri cristiani. Re Riccardo muore: ormai senza protettori e ramingo, dopo aver incontrato il frate Domenico di Guzmán, Kveld si unisce alla setta del Regno del Serpente, dominata da una affascinante ed enigmatica aristocratica, Dama Loba, che celebra i suoi riti sensuali in un misterioso castello nei Pirenei. Il destino tuttavia stana Kveld ancora una volta, conducendolo nella città di Albi, dove la spiritualità e la semplicità della fede catara lo illuminano. Quando papa Innocenzo III chiama alle armi contro l’eresia, Kveld viene incaricato di una missione importantissima: raggiungere e condurre al sicuro il mitico papa cataro, la figura misteriosa e potente di cui si parla ma che nessuno ha mai conosciuto. Nell’Occitania sconvolta dalla crociata contro gli albigesi, tra stragi e violenze, basse cupidigie contrapposte ad alti esempi di spiritualità, Kveld riesce a rintracciare il papa cataro, e con lui un segreto sconvolgente e rivoluzionario... Solo la forza sotterranea dell’amore, che mai lo ha abbandonato, potrà ricondurre l’eroe di questo romanzo verso un luogo di pace, nelle mitiche terre scoperte dai Vichinghi all’estremo Nord Ovest.
Potete leggere il primo capitolo del libro sul sito di Thriller Magazine.
Torna il edicola il vulcanico Stefano Di Marino, alias Stephen Gunn con la prima di una serie di raccolte dedicate a suoi primi romanzi del Professionista ormai introvabili.
Di seguito il comunicato sul blog di Segretissimo:
Tornano, a cadenza quadrimestrale, tutte le avventure del Professionista, a partire dalle origini e con romanzi inediti scritti appositamente per colmare le lacune nella storia di una vera leggenda di Segretissimo. Avventura, azione, spionaggio, esotismo ed erotismo. Chance Renard, il Professionista. Agente di ventura, impegnato in ogni angolo del mondo in missioni impossibili contro nemici sempre più feroci, sempre più letali. Al suo fianco donne troppo belle e troppo pericolose. E una sola regola: nessuna regola.
LE ORIGINI
Subito nei guai. Chance Renard lo sapeva che non sarebbe dovuto tornare in Francia, anche se da certi fatti sono trascorsi ormai cinque anni. Un’innocente rimpatriata con un vecchio compagno d’armi è la scintilla che innesca una catena di eventi incontrollabili. Fino alla scoperta di un passato che lui stesso ignorava.
RAID A KOUROU
Accusato ingiustamente dell’omicidio di un commilitone, Chance Renard è costretto a disertare dalla Legione Straniera. Dietro il diabolico piano organizzato per incastrarlo c’è la mente criminale del Marsigliese, e ora Chance, per salvarsi, ha una sola opzione. Accettare una missione impossibile nel cuore della foresta amazzonica. Per ulteriori approfondimenti collegatevi direttamente sul blog dell'autore, dove troverete una serie di articoli in appendice all'uscita.
Torna in libreria anche la brava scrittrice Claudia Salvatori con un nuovo romanzo dal titolo "Il Cavaliere d'Islanda", edito sempre da Mondadori.
Sul suo blog personale la Salvatori così lo presenta:
La definizione di genere più vicina è romanzo di peripezie e di formazione. Ma fatto a modo mio, cioé in una sorta di trip onirico. Il cavaliere si porta dietro certamente tutti i miei condizionamenti e limiti di figlia del XX secolo, ma non è un ragazzotto partito da qualche pub di città italiana attuale che viaggia per il Medioevo. E' qualcos'altro. Non ho mai capito gli scrittori quando dicono che un personaggio "vive di vita propria". Con Kveld ho finalmente provato questa sensazione. Andava per la sua strada e faceva quello che voleva, o meglio quello che poteva. Con molta naturalezza, sembrava seguire il destino umano di una persona viva. In quanto ai debiti culturali e immaginari, sono talmente tanti e infiniti che non riuscirei neppure a rintracciarli tutti. Quelli che hanno la mia età ricorderanno la rassegna tv dedicata a Ingmar Bergman e Il settimo sigillo, la scena in cui il cavaliere gioca la sua partita a scacchi con la Morte. Parecchi della mia età mi confermano di aver provato quello che ho provato io: una paura tremenda. Vista da bambini, la Morte di Bergman aveva un impatto terrificante: appariva e sembrava lievitare silenziosamente dallo schermo (televisivo). Era impersonata da un uomo il cui volto glabro, emergendo da un sudario nero, non aveva più nulla di maschile ma non si femminilizzava: la Morte era neutra.
Sinossi
Fine del dodicesimo secolo, pieno Medioevo: nella selvaggia Islanda, dove ancora si contrappongono il cristianesimo e il retaggio pagano, Kveld Úlfr è figlio di un prete ma discende, per parte di madre, da Egill Skallagrímsson, figura leggendaria cantata nelle saghe, eroe sanguinario, stregone e poeta. Kveld sente su di sé un’eredità pesante, fonte di lacerazioni interiori, aggravata dal forte conflitto con il padre, lascivo e ipocrita. Quando improvvisamente l’eruzione di un vulcano cancella il suo villaggio e tutti coloro che ama, il ragazzo lascia la sua isola di ghiaccio e di fuoco per raggiungere l’Inghilterra, dove fa amicizia con una bizzarra figura di crociato, cavaliere e trovatore, Godfrey di Dol. E poco dopo, in Francia, durante un torneo il giovane Kveld si distingue per la sua straordinaria abilità con l’ascia — la leggendaria arma di Egill — e viene notato da re Riccardo Cuor di Leone che lo prende sotto la sua protezione, lo addestra e lo nomina cavaliere. Kveld parte per la Quarta crociata con l’idea di compiere una gloriosa missione e al contempo per ritrovare se stesso, ma le atrocità cui è costretto a partecipare tormentano ulteriormente la sua anima, sconvolta dopo il saccheggio di Costantinopoli, dove cristiani muoiono a migliaia per mano di altri cristiani. Re Riccardo muore: ormai senza protettori e ramingo, dopo aver incontrato il frate Domenico di Guzmán, Kveld si unisce alla setta del Regno del Serpente, dominata da una affascinante ed enigmatica aristocratica, Dama Loba, che celebra i suoi riti sensuali in un misterioso castello nei Pirenei. Il destino tuttavia stana Kveld ancora una volta, conducendolo nella città di Albi, dove la spiritualità e la semplicità della fede catara lo illuminano. Quando papa Innocenzo III chiama alle armi contro l’eresia, Kveld viene incaricato di una missione importantissima: raggiungere e condurre al sicuro il mitico papa cataro, la figura misteriosa e potente di cui si parla ma che nessuno ha mai conosciuto. Nell’Occitania sconvolta dalla crociata contro gli albigesi, tra stragi e violenze, basse cupidigie contrapposte ad alti esempi di spiritualità, Kveld riesce a rintracciare il papa cataro, e con lui un segreto sconvolgente e rivoluzionario... Solo la forza sotterranea dell’amore, che mai lo ha abbandonato, potrà ricondurre l’eroe di questo romanzo verso un luogo di pace, nelle mitiche terre scoperte dai Vichinghi all’estremo Nord Ovest.
Potete leggere il primo capitolo del libro sul sito di Thriller Magazine.
venerdì 4 maggio 2012
SUB TERRA: UPCOMING NEWS!
Comunicato Stampa:
Tsunami Edizioni (editore di Sub Terra) sarà presente al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà al Quartiere Espositivo del Lingotto dal 10 al 14 maggio prossimi. Lo stand Tsunami, che per la prima volta si presenta alla rassegna torinese con una posizione tutta sua, si trova nel padiglione 1, alla posizione F30. Saranno disponibili tutti i titoli del catalogo Tsunami, compreso il nuovissimo “Sub Terra – Rock Estremo e Cultura Underground in Italia – 1977-1998″ di Eduardo Vitolo. Tutti i titoli esposti potranno essere acquistati direttamente allo stand, a prezzi speciali. Per informazioni sugli orari del Salone consultare il sito www.salonelibro.it
Intanto ho postato le prime foto delle copie staffetta e degli interni di Sub Terra
Ricordo che chi è interessato al libro e vuole farselo arrivare fino a casa prima della distribuzione libraria può ancora usufruire della promozione sui sito di Tsunami Edizioni, prorogata fino al 10 Maggio!
Tsunami Edizioni (editore di Sub Terra) sarà presente al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà al Quartiere Espositivo del Lingotto dal 10 al 14 maggio prossimi. Lo stand Tsunami, che per la prima volta si presenta alla rassegna torinese con una posizione tutta sua, si trova nel padiglione 1, alla posizione F30. Saranno disponibili tutti i titoli del catalogo Tsunami, compreso il nuovissimo “Sub Terra – Rock Estremo e Cultura Underground in Italia – 1977-1998″ di Eduardo Vitolo. Tutti i titoli esposti potranno essere acquistati direttamente allo stand, a prezzi speciali. Per informazioni sugli orari del Salone consultare il sito www.salonelibro.it
Intanto ho postato le prime foto delle copie staffetta e degli interni di Sub Terra
Ricordo che chi è interessato al libro e vuole farselo arrivare fino a casa prima della distribuzione libraria può ancora usufruire della promozione sui sito di Tsunami Edizioni, prorogata fino al 10 Maggio!
Etichette:
Sub Terra
giovedì 3 maggio 2012
VERDE: NUOVA RIVISTA ON LINE
Verde è una rivista on line curata da Pierluca D'Antuono, con contributi di autori e redattori importanti tra cui la nota la scrittrice Alda Teodorani.
Come evidenziato del sito web di questo nuovo progetto editoriale:
Creare una rivista elettrocartacea oggi, provvidenzialmente immune da innocue tentazioni anacronistiche di avanguardia poetica/artistico-letteraria (riviste d’arte e poesia nel 2012?!), non è una follia né un’azione di vanità. È solo una combinazione, di speranza e rabbia: non si consegue l’una senza attuare l’altra." Il numero zero di VERDE, mensile elettrocartaceo autoprodotto e gratuito di protolettere, interpunzioni grafiche e belle speranze, con Luca Carelli, Pierluca D'Antuono, Deny Everythind Disro 2.0, Jacopo Marocco, S.H. Palmer e Alda Teodorani.
Per saperne di più ho contattato la disponibilissima autrice che ha rilasciato questa dichiarazione:
"Ho seguito personalmente la nascita di Verde, ancor prima la sua ideazione, ne ho parlato a lungo con Pierluca D'Antuono, che desiderava rivista attinente alle sue idee di uno spazio libero e autoprodotto, sganciato dalle vecchie idee di arte e poesia, che hanno decisamente rotto i coglioni un po' a noi tutti, e per noi tutti intendo quelli che vedono la scrittura e i vari modi di espressione come una traccia fondamentale del tempo in cui vivono, fonte di continuo rinnovamento. Per questo ho dato a Pierluca tutta la mia disponibilità di autrice, fondamentalmente perché ritengo che VERDE sia davvero un contenitore per nuove idee destabilizzanti e dirompenti, racconti di qualità e in generale progetti non rassicuranti come le parole ARTE o POESIA".
Verde può essere consultata e letta GRATUITAMENTE a questo link.
Contatti: verderivista@gmail.com
mercoledì 2 maggio 2012
MOSHPIT SPECIALE GLOOMY NIGHT
QUESTA SERA Giovedì 3 MAGGIO nuova tenebrosa puntata di MOSHPIT. Doctor Jankyll & Mister Eddie avranno l'onore e il piacere di avere negli studi di Radio Base Francesco Palumbo, boss della label My Kingdom Music. Inoltre interviste telefoniche a L'Alba di Morrigan (Darok/post rock) e Disguise (Black Metal) Previste le rubriche Dark Zone, Doom Zone, Extreme Zone, Violence (nuova rubrica!) e Disco del Mese. Come sempre puntata da non perdere per gli amanti della musica underground e non solo. Vi aspettiamo al solito orario ( 21:00) sempre su Radio Base:
www.radiobase.fm
104,8 FM
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