Di Mario Gazzola avevamo già parlato all’epoca del romanzo “
Rave di Morte” dove il nostro si sbizzarriva a teorizzare un futuro cinico e catastrofico dove il diritto d’autore è più importante della vita di un uomo e va tutelato con ogni mezzo anche quello più violento e repressivo.
In “
Crepe nella realtà” (già il titolo è emblematico…) Gazzola narra ancora di scenari futuri non proprio rassicuranti, ma con la sensibilità e la lucidità di chi vive appieno il presente, soprattutto le sue brutture ed esasperazioni.
Parliamo di un’antologia di tre racconti in ebook (scaricabili
qui anche in inglese) che hanno molto a che a fare con la realtà che viviamo in questi tempi bui con l’innesto di elementi e suggestioni tipiche della letteratura di genere o le allucinate visioni della Beat Generation (soprattutto Borroughs, citato, non a caso, in più punti).
Domani, come molti di noi sanno, si va a votare per un nuovo governo e i presagi, a quanto pare, non sono dei migliori.
Coincidenza quantomeno lampante la protagonista del secondo racconto del libro “Voto Segreto”, Alexia, si reca in un seggio elettorale che seppur dotato di modernissimi e tecnologici sistemi di espressione del voto, si svolge in una scuola che praticamente cade a pezzi.
Metafora che a mio avviso spiega in toto la visione “gazzoliana”: il futuro è dietro l’angolo, la tecnologia ci agevola la vita, ma nello stesso tempo ci sta portando verso la decadenza più grigia e irreparabile.
Alexia vive in un condominio, vecchio stampo con la vicina impicciona e tutto il resto ma l’ascensore non funzione da un anno! Eppure la figlia Iride vive in un mondo dove apparenza & ologrammi (superficialità e modernismo) la fanno da padrone. Mai contraddizione è stata più fulgida e lampante! E il voto che in teoria dovrebbe essere segreto (come dice il titolo) sarà invece il primo passo verso la rivelazione di segreti e desideri innominabili.
La realtà di Gazzola è piena di crepe e nel terzo racconto “G 25” possiamo osservarne alcune attraverso le riflessioni (o le allucinazioni) della protagonista che mischia desideri consci e inconsci, passioni e delusioni, universo esteriore ancora decadente (uomini e donne che si affollano in una metropolitana apocalittica senza futuro né lavoro) e universo interiore distorto e dettato da insoddisfazione e incapacità di concretezza. La ragazza che lavora in un'agenzia di comunicazione e che nel profondo cova aspirazioni cinematografiche è anche in questo caso metafora lampante di quanto il vivere comune ci stia stretto e ci soffochi nel profondo.
“G25” è, lupus in fabula, la sigla di un biglietto del cinema, dove la protagonista, nel cupo conforto del buio in sala, cerca la redenzione o semplicemente la comprensione dei suoi scopi irrealizzati.
Dulcis in fundo segnaliamo anche il racconto posto in apertura “Situation Tragedy”, un reality condominiale, serratissimo nei dialoghi narrativi, dove l'autore meneghino si diverte a raccontare quanto di più meschino e squallido c'è dietro la tv generalista del futuro: non si perde la semplice dignità o la fama, si perde la propria casa! Mancano solo i negozi del “Compro Oro” sotto questi condomini messi in palio per la gloria televisiva e il gioco è fatto!
In generale questo nuovo lavoro di Gazzola (molto più originale e personale rispetto a Rave di Morte) pur presentando tre storie diverse, ha come comune denominatore un'aspra critica politica e sociale, attraverso le visioni attraenti della letteratura.
La realtà che ritroviamo nel titolo è ormai frammentata in tanti episodi di squallore e decadenza inenarrabile. Le crepe servono solo ad astrarsi e a cercare una dimensione diversa nella quale l'anima dell'uomo (Del futuro? O del presente?) possa sopravvivere ed evolversi dalle macerie: è la dimensione artistica?
Probabile...
Segnaliamo anche un evento organizzato in relazione all'ebook dell'autore:
“G 25” – parole e atmosfere tra Lynch e Cronenberg al Goganga
Venerdì 1 marzo incubi live nel reading del racconto di Mario Gazzola
con Simona Aileen Pala (voce) e Francesco La Rosa (soundscape)
Milano, 15 febbraio 2013
– Un cinema semivuoto, una giovane film maker in cerca d’ispirazione, un film che non parte mai… Invece partono visioni e flashback di una metropoli impazzita, un mondo del lavoro senza pietà per nessuno. Neanche per quella giovane collega, così dolce, così indifesa che…
Atmosfere surreali al Goganga, che apre alla narrativa di contaminazione: la serata di venerdì 01 marzo inizia alle ore 22 nel segno della parola scritta/performata: Simona Aileen Pala (cantante cyber metal con i Thought Machine) interpreta “G 25”, uno dei tre racconti contenuti nell’antologia “CREPE NELLA REALTÀ” di Mario Gazzola, da poco pubblicata in ebook.
Il reading sarà avvolto dal soundscape creato per la serata da Francesco La Rosa (batterista e arrangiatore dei Thought Machine).
Al termine della performance, via alla musica dance: al mixer, DJ Oste.
Mario Gazzola, Simona Aileen Pala e Francesco La Rosa saranno in sala per chi vorrà saperne di più sull’antologia, sulla musica dei Thought Machine e… sulla metropoli del delirio tra letteratura, rock e cinema.
Libri e cd in vendita al banchetto.
Mario Gazzola è nato nel 1964, vive a Milano. Ha scritto di rock su diverse testate, esposto mostre di foto live e condotto programmi radio. Ha girato un corto di fantascienza e pubblicato racconti su Robot, NeXT, Carmilla e Posthuman, sulle antologie «Frammenti Di Una Rosa Quantica» (Kipple, 2008, presentata in anteprima al Goganga) e «365 Racconti Horror per un Anno» (Delos, 2011). Il suo primo romanzo è il thriller cyberpunk «Rave di Morte» (Mursia, 2009). L’antologia CREPE NELLA REALTÀ (ALeA Ebooks) è disponibile sia in italiano che in inglese su Amazon ed Apple Store.
I Thought Machine pubblicano il loro primo album nel maggio 2012. È una realizzazione sonora basata su un compatto impianto metal sul quale si innestano sperimentazioni analogiche di synth anni '70 e voci acide. È una proiezione di sensazioni umane distorte in un ambiente tecnologico, asettico e de-umanizzante.
Le diverse personalità musicali si amalgamano in un suono elettronico, algido, ma allo stesso tempo reale ed energico, con un uso limitato di campionamenti che lascia spazio all'esecuzione dei singoli musicisti, in alcuni momenti anche all'improvvisazione. È un esperimento cui partecipano la voce di Simona Aileen Pala, i sintetizzatori di Elisa Montaldo, le chitarre di Andrea Rinaldi, il basso di Fabio Gremo e la batteria di Francesco La Rosa.