martedì 19 febbraio 2013

SARA RESTAURATA LA TORRE MEDIEVALE CHE ISPIRO' TOLKIEN


Mentre in Italia non ci sono fondi per restaurare la tomba del vero gladiatore (Massimo Nonio Macrino) e deve muoversi il cinematografico Massimo Decimo Meridio per chiederne degna attenzione in Inghilterra fortunatamente le cose vanno un po' meglio.
Perrot's Folly è una torre costruita nel 1758 a Edgbaston, una misconosciuta area di Birmingham (non a caso  la città dei Black Sabbath e della nascita ufficiale del Metal).
Tolkien, come molti sanno, visse a Stirling Road e frequentò la King's Edward School a Birmingham, lasciandosi ispirare dalle costruzioni medievali che spesso ammirava andando a scuola. In particolare Perrot's Folly sembra aver influenzato non poco alcune sue visioni infantili, ammirandola tutti i giorni nel tragitto casa/scuola, scuola/casa e materializzandosi poi nel secondo capitolo della trilogia del "Il Signore degli Anelli": "Le Due Torri".
Questa bellissima costruzione del del 18° secolo è stata chiusa al pubblico per oltre venti anni. ma un istituto di beneficenza l'ha finalmente acquistata per 1 milione di sterline affidandola a un incisivo programma di restauro.
Perrot's Folly diventerà un polo di attrazione per manifestazioni artistiche.
Caratterizzata da una scala a chiocciola di ben 139 scalini per sette piccole stanze, la torre medievale veniva per lo più utilizzata come ricovero per la caccia da parte del nobile feudatario John Perrott.
Ma non mancano strane storie su questa eccentrica costruzione, come quella che sia stata costruita per poter meglio avvistare nella selva la moglie del feudatario, rea a quanto pare, di avere una storia extraconiugale.
Il bulbo oculare a forma di finestra di Perrot's Folly è il terribile occhio di Mordor?
Molto probabile...

2 commenti:

Nick Parisi. ha detto...

E' triste che in Italia nessuno, né pubblico né privato pensi al nostro patrimonio artistico-culturale (che ricordiamolo è il più ricco del mondo ) mentre in Inghilterra le cose siano molto diverse.
Forse abbiamo ancora molto da imparare.

EDU ha detto...

Tanto da imparare...