giovedì 25 luglio 2013
TRACK BY TRACK: KOZA NOZTRA - CRONACA NERA PARTE I (EP, 2013)
Nel IV secolo a. c. Aristotele poneva l’alternativa: “L’uomo è dio o bestia?”. Duemila anni dopo mentre il rinascimento strappava l’umanità dall'oscurantismo del Medioevo Blaise Pascal, non optando né per Dio né per la bestia, affermava il predominio intellettuale dell’uomo. Nel 1836 lo scrittore inglese Thomas Carlyle si fermò nuovamente al secondo termine della proposizione aristotelica affermando perentorio: “L’uomo è un bipede onnivoro che porta le mutande”. Nel 2013 una band meneghina, i Koza Noztra, da sempre controversa nell'ambiente musicale italiano per idee e concetti al di fuori degli schemi della morale comune, col brano “Mino Taurus” decreta la fine di ogni umanità e la trasformazione dei corpi a uso e consumo di ogni brutalità e sopravvivenza. Il tempo della bestia è oggi.
Cronaca Nera (Parte I) è il primo EP di una trilogia di album (ciascun album è diviso in due EP) dal concept comune: una disincantata e spietata trattazione in forma musicale della decadenza umana e insieme un occhio disincantato e cinico (da sempre punto di forza del gruppo) su un futuro in cui l’uomo sarà sempre più vicino alla bestia. Molti la chiamano apocalisse. Per i Koza Noztra magari è un ritorno alla carnalità dell’esistenza fatta di istinti primordiali e violenza.
Cronaca Nera (Parte II) uscirà nel prossimo autunno.
Di seguito il nostro track by track:
Prefazione Propaganda - titolo che dice tutto! Un cut up di suoni e immagini presi da film, telegiornali, brani singolari e voci di vita vissuta. Un solo comune denominatore: la decadenza che ormai permea ogni azione umana sia essa artistica o meno.
Cronaca Nera – Con un titolo del genere veniamo subito proiettati nell'universo dei Koza Noztra con uno riff power/thrash davvero esaltante e dei cori melodici che subito si fissano in testa. Tematicamente un messaggio devastante che ben si s'addice alla nostra società : la Cronaca Nera come opportunità di apparire più dei reality o dei giochi a premi. Tristemente vero.
Soluzione Finale – L’epicità mediterranea dei Litfiba di ‘El Diablo’ e ‘Terremoto’ (con un tocco hard rock vecchio stile) sembra permeare uno dei brani più belli di questo EP. Forse esiste ancora una via “dura” al malfamato rock italiano senza sputtanamenti e malizie assortite e i Koza Noztra lo dimostrano in pieno. Masterpiece!
Mino Taurus – Ancora una novità per i vecchi fan del gruppo meneghino: mid tempo al limite del Doom e recitazione teatrale che racconta quel futuro che abbiamo già ampiamente segnalato in precedenza. Condisce il tutto degli inediti cori al femminile: praticamente il canto di Cassandra.
Necessità Cannibale – Ancora la bestia individuata in precedenza. Storia di degrado umano delineata con cinica ironia e ci si trova a ragionare sul serio se un giorno la carne umana possa diventare un prodotto destinato alla sopravvivenza. Il resto è puro Hard Rock/Metal Sound supoerlativo.
Nuovo Ordine Mondiale – Può una nota canzoncina pop diventare un epico affresco metal sulla fine del mondo? Per i Koza Noztra niente va escluso a priori e qualsiasi sound, anche quello più prevedibile e smaliziato può essere manipolato per i propri scopi. A conti fatti hanno ancora ragione loro!
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