sabato 19 febbraio 2011

CHI SI CELA DIETRO "I PROMESSI MORSI"?

Ammetto di provare una certa curiosità per questo romanzo. Il titolo è già esplicativo come scrivono svariati siti e blog in tema:

"Sulla scia dell'inaspettato successo ottenuto dal romanzo "Orgoglio e pregiudizio e zombie", la riscrittura in stile horror del classico di Jane Austen di Seth Grahame-Smith, si è creato un vero e proprio filone di rivisitazioni gotiche di grandi classici della letteratura. Ora è giunto anche il turno del capolavoro manzoniano " I Promessi Sposi" che si è trasformato ne "I promessi morsi".

Vediamo cosa scrive Rizzoli Editore nella presentazione del libro on line:

I promessi morsi è il libro che Manzoni avrebbe potuto scrivere se fosse stato un autore di romanzi gotici. È una sarabanda in cui Dracula si insinua nei Promessi posi, e un cappuccino si scopre a mormorare una preghiera per la salvezza dell’anima di una creatura delle tenebre. Tale è questo guazzabuglio del cuore umano, anche e soprattutto quando è stato appena trafitto con un piolo di frassino un cuore che umano non è”.

Di seguito la sinossi del romanzo:

Il 7 novembre 1628, verso sera, su un pendio di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, mentre le vette scoscese gettano un'ombra cupa su borghi e campagne e una nebbia spettrale pare inghiottire boschi e vallate, una ragazza tenta invano di sfuggire all'agguato di un essere dagli occhi rossi come tizzoni ardenti. Una poiana, o forse un enorme pipistrello, si leva in volo, e un vecchio curato, tornando dalla passeggiata serale, si imbatte in due individui minacciosi, che gli ordinano di non celebrare il matrimonio di Renzo e Lucia previsto per l'indomani. Gli sposi promessi non sanno ancora che dovranno affrontare un tentativo di rapimento, una fuga in un monastero di Monza dove si praticano riti innominabili, il complotto di una stirpe oscura per conquistare lo Stato di Milano, una rivolta contro i nobili affamatoti e succhiasangue, l'entrata in scena di un bandito licantropo. la calata di un Esercito Fantasma, lo scoppio di una pestilenza che stermina due terzi della popolazione, e un flagello ancora più spaventoso...”

A questo punto mi chiedo: chi si cela dietro il fantomatico nome di “Anonimo Lombardo”? Si tratta di un autore noto ai più oppure di un esordiente/emergente? Perché tutto questo mistero? Perché l'edizione del libro è stata rimandata più volte?

Sempre sul sito di Rizzoli viene riportata la seguente bio:

L’ANONIMO LOMBARDO compare nella Tavola dei sottoscrittori dell’edizione critica del Fermo e Lucia, Milano, Casa del Manzoni, MMVI”

Ho svolto una veloce ricerca sul web ma non ho trovato traccia di questa edizione critica in nessun sito di vendita on line. Che sia una mossa di marketing ben studiata? Di sicuro c'è molta perplessità (e tanti commenti ironici) su questo Classico della Letteratura Italiana “vampirizzato”.

Basta leggere qui:

http://www.affaritaliani.it/m/news.aspx?idnews=190724

La curiosità rimane e in un certo senso anche il mistero. Vorrei leggere il libro e possibilmente intervistare l' Anonimo Lombardo. In tal caso farò un tentativo con Rizzoli e vediamo che mi rispondono. Vi terrò informati...

Una cosa è certa: già solo leggere l'opera del Manzoni, tramutata in un romanzo vampirico (buono o meno questo lo vedremo in seguito), mi ripaga di tutte le ore (disperate) spese a studiarlo e a comprenderlo durante il maledetto Liceo Classico.
La nemesi esiste.

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