martedì 2 ottobre 2012

TOM PICCIRILLI – NELL'ABISSO PROFONDO (GARGOYLE, 2012)

Impossibile non citare in apertura di questa recensione, le recenti complicazioni di salute che hanno colpito lo scrittore italo americano portandolo al ricovero d’urgenza in ospedale sembra per un tumore al cervello.
Mi auguro di vero cuore che il bravo Piccirilli possa elevarsi immediatamente dall’abisso angoscioso della malattia e spiccare il volo verso nuovi e avvincenti lidi letterari.
Detto questo iniziamo a parlare del romanzo apocalittico “Nell’Abisso Profondo” pubblicato da Gargoyle in questi ultimi mesi del 2012. Inutile precisare che stiamo parlando di un “peso massimo” del genere horror, con all’attivo oltre 150 opere e svariati riconoscimenti internazionali. Eppure il nostro amato paese non ha ancora scoperto il talento eterogeneo di Piccirilli, limitandosi a un solo titolo tradotto finora: “Padre delle Tenebre” pubblicato dalla Sperling & Kupfer nel lontano 1996, forse cavalcando l’onda di quel rinnovato interesse per il Perturbante che aveva contagiato negli anni ‘90 gli accaniti lettori di Dylan Dog, Clive Barker e Stephen King.
Nel 2012 ci ritroviamo finalmente tra le mani un secondo titolo e si tratta di un romanzo complesso con svariate chiavi di lettura e un’approfondita disamina di argomenti “al confine” come sette occulte, esoterismo, teorie dell’apocalisse, ermetismo, negromanzia e magia nera. Un pot-porri che sulla carta potrebbe scoraggiare il lettore meno smaliziato e in cerca solo di una buona storia orrorifica da leggere, ma Piccirilli non è uno scrittore di primo pelo e la trama è sufficientemente dosata e ricca di suspence.
Protagonista del libro è un misterioso Maestro Invocatore il quale, dopo aver perso la sua amata Danielle e il suo Coven (termine che sembra preso dall’omonimo gruppo psichedelico americano, autore nel 1969 del controverso album “Witchcraft Destroys Minds and Reaps Souls”. Siamo sempre in territori esoterico/occulti…) in un rito altamente distruttivo, si mette in cerca del leader e negromante della setta per poter finalmente dissetare la sua sanguinosa sete di vendetta. Peccato che l’ex leader del Coven abbia dei piani diversi (in un certo senso “biblici”) che riguardano l’Armageddon e il ritorno di Cristo sulla terra. Piccirilli in questo avvincente romanzo di incantesimi e zombi, memoria e dolore, Incubi & Succubi, si basa su un canovaccio narrativo di grande fascino emozionale: l’eterna lotta tra Bene e Male, attraverso lo scontro ultraterreno tra Angeli e Demoni. Se avete presente il film “L’Ultima Profezia”, girato solo un anno prima da Gregory Widen e interpretato da uno splendido Christopher Walken, vi avvicinerete di molto all’humus del libro.
La terra vede imperversare nel degrado comune esseri da altri piani di esistenza, i quali hanno come unico scopo quello di dominare il pianeta e i suoi insulsi abitanti. Ma il potere si può solo conquistare attraverso un aperto conflitto e quale guerra scuote da secoli gli animi di milioni di fedeli come quella narrata nel “Giudizio Finale” dall’Apostolo Giovanni? C’è mai stata una storia, una profezia, un evento più terribile e angoscioso di quello che ritroviamo nell’ Antico Testamento?
Piccirilli fa sue le inquietudini di una legione enorme di peccatori e fedeli e convoglia il tutto in una trama dark fantasy dal linguaggio imprevedibile (a volte si ha l’impressione che tutte quelle visioni esoteriche e richiami a libri e riti innominabili siano il frutto di un accurato studio sul campo) e dagli sviluppi travolgenti. Se il vostro pane quotidiano sono i romanzi che vanno oltre la semplice narrazione del grottesco e che trovano le loro radici in fatti e aneddoti legati alla storia, alla religione, al folclore, alla mitologia, al spiritualità “alternativa” questo nuovo romanzo targato Gargoyle saprà sicuramente accontentare anche i palati più esigenti.

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