lunedì 12 maggio 2014

DEVIL’S KNOT (FINO A PROVA CONTRARIA) – ATOM EGOYAN (2013)























Approfittando della Festa del Cinema (Tutti i film a 3 euro, 3D a 5 Euro) mi sono fiondato in sala non per vedere “The Amazing Spiderman 2” (In verità non ho visto nemmeno il primo) ma “Devil’S Knot”, film molto controverso tratto dalle famose vicende dei Tre di West Memphis.
È una storia che da sempre ha toccato le mie corde non solo perché molte riviste di musica ne hanno parlato per anni ma anche perché dimostra che nella progressista e moderna America il diverso può essere messo ancora in croce per i suoi interessi personali, non allineati al gusto (o alla morale) comune.
Egoyan (Regista di cui scorro adesso la filmografia, scoprendo di conoscere poco delle sue opere) costruisce un dramma giudiziario e umano che ripercorre passo dopo passo i tremendi fatti che si sono verificati a West Memphis nel 1994: praticamente il ritrovamento di tre bambini seviziati e uccisi in un bosco e l’immediato arresto di tre adolescenti di cui due interessati al Metal e alla Wicca e uno con evidente ritardo mentale.
Il film ha il pregio di raccontare puntigliosamente le varie dinamiche che hanno portato all’arresto e poi alla condanna (Non suffragata da prove ma solo da strane testimonianze e pregiudizi sconvolgenti) dei tre ragazzi proveniente da una provincia americana gretta, decadente, puritana e contraddittoria fino alla nausea.
Nel bel mezzo la demonizzazione della musica Heavy Metal, della lettura di testi sulla stregoneria (Rintracciabili facilmente nella biblioteca della scuola) e di istanze di ribellione che per ragazzi di appena 17 anni sono ormai la regola.
 













Un melanconico ma convincente Colin Firth impersona un investigatore privato sull’orlo del divorzio che dimostrando un po’ di sale in zucca rispetto alla massa starnazzante e idiota, accorda ai tre condannati il beneficio del dubbio, iniziando un’indagine seria e competente che in poco tempo getterà luce sull’operato di alcuni personaggi del posto, non esenti da colpe e peccati altrettanto gravi.
Non aspettatevi un Thriller ricco di colpi di scena né atmosfere orrorifiche: “Devil’S Knot” è un occhio cinico e disincantato sulle brutture della Legge e sull'imbarbarimento della morale comune.
Sullo sfondo un’Arkansas in odore di caccia alle streghe come avvenne secoli prima nella non lontana Salem. Chi ama le storie vere trasportate nel cinema di qualità non rimarrà assolutamente deluso.
“Devil’S Knot” merita assolutamente una chance più che altro per comprendere come in luoghi a noi lontani (Ma sono poi così lontani? Non credo…) persone comuni possono decidere il destino di altri semplicemente in base alla musica che si ascolta oppure a libri che si possiedono in casa.
Se ci pensate bene potrebbe toccare, prima o poi, anche a voi…Pensateci…

2 commenti:

Diego ha detto...

Bella recensione. Una storia bruttissima....
http://paolofranceschetti.blogspot.it/2013/09/il-caso-damien-echols-e-il-caso-bestie.html

EDU ha detto...

Grazie Diego! Leggo il tuo link...