martedì 16 giugno 2009

DIARIO DELLE ELEZIONI COMUNALI SARNESI 2009

Sarno, Piazza IV Novembre, ore 15:30
Lo spoglio delle votazioni alla Provincia è iniziato da poco in tutti i seggi.
Le strade sono vuote e bruciate dal sole.
L’attesa si respira a pieni polmoni.
Mi dirigo in tutta fretta verso i cancelli aperti del Comune per intervistare qualche candidato alle Comunali ma tutta la piazza è deserta.
Solo una troupe di Telenuova 29 si organizza per la serata elettorale.
Alcuni avventori del bar vicino si godono il fresco al riparo dagli ombrelloni.
Tra questi il corrispondente de La Città, Gaetano Ferrentino, con il quale commenterò poi in diretta attraverso i microfoni di Radio Base Agro i risultati che via, via, ci arrivano attraverso le fonti più disparate.
Dopo un paio di ore si iniziano a vedere i primi candidati presso la sede del Partito delle Libertà nel centralissimo Corso Giovanni Amendola.
Tra questi anche il Sindaco uscente, Amilcare Mancusi.
Immediatamente chiedo di intervistarlo per la Radio e acconsente senza troppo problemi.
E’ sereno e sicuro di sé.
Commenta l’imminente schiacciante vittoria di Cirielli ( Pdl) su Villani ( Pd ) ( un provvisorio 68% su 32% dei voti scrutinati) alla Provincia con una frase profetica: “il Centro/Destra farà man bassa non solo alle Provinciali ma anche alle Comunali. I risultati sono incoraggianti.”
Non sbaglierà.
Anche la sua vittoria sul Dottore Giuseppe Corrado, suo antagonista alla guida del Partito Democratico sarà devastante: 71,54% su un misero 24,65%.
Ma questo si saprà solo a notte fonda vista le tragica lentezza con cui i seggi sarnesi compiranno la conta dei voti.
La sede del Pdl intanto si popola di persone e altri candidati.
Tutti hanno un sorriso radioso, fiducioso.
Intervisto altri esponenti di partito e tutti, come se si fossero messi d’accordo, annunciano ( chi in maniera diretta chi con toni più dimessi e cauti) che Mancusi verrà riconfermato alla giuda del paese.
Sulla domanda su una certa esagerazione dei candidati nel tappezzare la città con manifesti e volantini e sulla spettacolarità di alcune presentazioni ognuno da una propria interpretazione in linea con quanto fatto nei giorni antecedenti al voto.
C’è chi condanna la cosa come uno scempio nei confronti dei cittadini e dell’ambiente.
Chi giustifica una certa originalità e un certo folklore.
Chi ancora si pone in posizione neutra e disinteressata.
Ritorno ai cancelli del Comune dove dopo pochi minuti riuscirò a parlare con i due eletti alla provincia da parte del popolo sarnese.
Franco Annunziata e Sebastiano Odierna.
Entrambi, ovviamente del Centro/Destra.
Mentre Odierna si muove in maniera cauta affermando per lo più di voler lavorare per un rilancio del paese, Annunziata, attorniato da una folla giovane e festante, si toglie subito qualche sassolino dalla scarpa: “Ho lavorato da solo anche contro i miei stessi colleghi di partito. Questa mia vittoria mi ripaga di ogni impegno profuso.”
Lampante la diatriba politica con il Sindaco e la Giunta comunale passata, che ha infuocato le pagine dei giornali a pochi mesi dalle elezioni.
Mi sposto verso la sede del Pd.
Sorprendentemente la porta è chiusa.
In giro nessun candidato.
Dopo diversi sforzi organizzativi riesco a intervistare uno scoraggiato Claudio Pagano, candidato alla Provincia per Rifondazione Comunista: “E’ ormai sicuro che non sarò eletto ma da domani mi rimetterò di nuovo al lavoro per aiutare il mio paese.”
Per la cronaca Pagano riceverà un ottimo risultato elettorale rispetto al resto della sinistra ormai in caduta libera.
Riesco a scambiare quattro battute anche con la candidata alla lista “Insieme con Villani”, Maria Rosaria Aliberti, che con molto coraggio indicherà nella sconfitta di Corrado la litigiosità e la disorganizzazione di tutta la Sinistra.
Questa una giornata elettorale che è stata contrassegnata da una grande prova del Pdl e dalla debacle di un’opposizione già ampiamente anemica.
Mancusi rientra senza sforzo nel pieno dei suoi poteri.
E osservandolo mentre risponde alla mie domande con fare tranquillo e risoluto mi viene in mente un detto poplare molto pertinente:“il potere logora chi non ce l’ha”.

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