Non paghi di aver segnalato la copertina (poi cambiata in corsa come potete vedere sopra) e la pubblicazione del libro, abbiamo chiesto al gentilissimo Claudio di rilasciare qualche dichiarazione in esclusiva per IL MONDO EDU.
Detto, fatto!
Ringrazio di cuore l'Autore per la cortese disponibilità e il grande entusiasmo.
"L’ora più buia" - Il Romanzo
"E’ la terza parte della trilogia che comprende Il 18° vampiro e Il 36° Giusto. Il titolo è una doppia citazione. La prima si riferisce al detto popolare (citato anche da Coelho) che vuole che l’ora più buia è quella che precede l’alba. La seconda riguarda invece l’Amleto di Shakespeare: Era l’ora più oscura della notte, quando sbadigliano i sepolcri sui sagrati e l’inferno esala i suoi miasmi su questo mondo …"
Spunti critici
"Con L’ora più buia la mia intenzione era quella di chiudere il cerchio aperto con Il 18° vampiro recuperandone alcune atmosfere, personaggi e (in parte) passaggi di trama, trasportando il tutto in un contesto temporale evoluto, cambiato, pronto ad avviarsi (tutta l’inerzia del romanzo spinge in quella direzione) ad una fine. Forse definitiva e forse no.
Di nuovo, l’intento era quello di proporre un horror ad un tempo classico e innovativo, cupo e ironico, splatter e meditativo, dove l’elemento fantastico si intrecci a tematiche sociali reali, quello visionario si sposi a concetti e situazioni profondamente realistiche e l’intero ritmo dell’intreccio alterni atmosfere, situazioni e stilemi continuamente vari e (a volte) spiazzanti.
In più, L’ora più buia propone una trama particolare, che (lo si scoprirà a poco a poco) si tinge gradatamente di giallo, costruendo una situazione che, nelle mie intenzioni (e nel mio piccolo, anche, ovvio), vuole essere un’innovazione assoluta nel genere horror.
E infine, concludo con questa citazione da un antico proverbio egiziano che i nostri troveranno come iscrizione davanti all’entrata di una necropoli vampiresca – concetto che vale per loro, i vampiri e che – come Claudio penserà – altrettanto vale per gli esseri umani: "Credi, nessuno è mai tornato, che non se ne sia andato, almeno una volta ..."
Brani tratti da "L'Ora più buia"
E seppi anche che alcune cose della vita erano realmente così, come il paesaggio che scorre fuori dal finestrino di un treno in corsa. Lo intravedi per un momento ed è già fuggito via. E tu rimani lì un po’ smarrito, con l’impressione di aver colto qualcosa di bello, senza però sapere più cosa fosse, né se – sia pure per pochi istanti – ti sia mai appartenuto.
<… Se il mondo fa schifo, non è a causa delle ingiustizie e della violenza, quelle ci saranno sempre, fanno parte della nostra limitatezza di esseri umani. La cosa turpe è semmai in quello che secondo noi funziona. Se un giorno Dio si stancherà degli esseri umani non sarà a causa dei vampiri o delle guerre, né – come diceva quel tale – per l’imbecillità dei governanti, la disonestà dei giudici, l’incompetenza dei medici, l’egoismo dei ricchi, la viltà dei poveri , ma per via dei buoni e dei giusti che sono stati incapaci di andare oltre il loro ruolo di bravi cittadini soddisfatti di sé. A Modena come a New York, a Tokyo come a Johannesburg. Se siamo canaglie, non lo siamo perché ingiusti o violenti, ma perché civilizzati e perbenisti. I nostri incubi non sono più Hitler e Dracula, ma Wall Street e la nuova etica del lavoro>.
L’alba portava con sé un giorno nuovo di zecca. In passato avrebbe avuto quella freschezza sempre diversa, quell’incanto delicato e magico, foriero di chissà quali nuovi possibili sviluppi, che però poi era sempre rimandato ad altre albe e ad altri giorni. Ora la vedevo sorgere con gli occhi stanchi di chi ha visto ormai tanto e non è sicuro di voler vedere altri giorni e soprattutto di veder fallire altri incanti.
"E’ la terza parte della trilogia che comprende Il 18° vampiro e Il 36° Giusto. Il titolo è una doppia citazione. La prima si riferisce al detto popolare (citato anche da Coelho) che vuole che l’ora più buia è quella che precede l’alba. La seconda riguarda invece l’Amleto di Shakespeare: Era l’ora più oscura della notte, quando sbadigliano i sepolcri sui sagrati e l’inferno esala i suoi miasmi su questo mondo …"
Spunti critici
"Con L’ora più buia la mia intenzione era quella di chiudere il cerchio aperto con Il 18° vampiro recuperandone alcune atmosfere, personaggi e (in parte) passaggi di trama, trasportando il tutto in un contesto temporale evoluto, cambiato, pronto ad avviarsi (tutta l’inerzia del romanzo spinge in quella direzione) ad una fine. Forse definitiva e forse no.
Di nuovo, l’intento era quello di proporre un horror ad un tempo classico e innovativo, cupo e ironico, splatter e meditativo, dove l’elemento fantastico si intrecci a tematiche sociali reali, quello visionario si sposi a concetti e situazioni profondamente realistiche e l’intero ritmo dell’intreccio alterni atmosfere, situazioni e stilemi continuamente vari e (a volte) spiazzanti.
In più, L’ora più buia propone una trama particolare, che (lo si scoprirà a poco a poco) si tinge gradatamente di giallo, costruendo una situazione che, nelle mie intenzioni (e nel mio piccolo, anche, ovvio), vuole essere un’innovazione assoluta nel genere horror.
E infine, concludo con questa citazione da un antico proverbio egiziano che i nostri troveranno come iscrizione davanti all’entrata di una necropoli vampiresca – concetto che vale per loro, i vampiri e che – come Claudio penserà – altrettanto vale per gli esseri umani: "Credi, nessuno è mai tornato, che non se ne sia andato, almeno una volta ..."
Brani tratti da "L'Ora più buia"
E seppi anche che alcune cose della vita erano realmente così, come il paesaggio che scorre fuori dal finestrino di un treno in corsa. Lo intravedi per un momento ed è già fuggito via. E tu rimani lì un po’ smarrito, con l’impressione di aver colto qualcosa di bello, senza però sapere più cosa fosse, né se – sia pure per pochi istanti – ti sia mai appartenuto.
<… Se il mondo fa schifo, non è a causa delle ingiustizie e della violenza, quelle ci saranno sempre, fanno parte della nostra limitatezza di esseri umani. La cosa turpe è semmai in quello che secondo noi funziona. Se un giorno Dio si stancherà degli esseri umani non sarà a causa dei vampiri o delle guerre, né – come diceva quel tale – per l’imbecillità dei governanti, la disonestà dei giudici, l’incompetenza dei medici, l’egoismo dei ricchi, la viltà dei poveri , ma per via dei buoni e dei giusti che sono stati incapaci di andare oltre il loro ruolo di bravi cittadini soddisfatti di sé. A Modena come a New York, a Tokyo come a Johannesburg. Se siamo canaglie, non lo siamo perché ingiusti o violenti, ma perché civilizzati e perbenisti. I nostri incubi non sono più Hitler e Dracula, ma Wall Street e la nuova etica del lavoro>.
L’alba portava con sé un giorno nuovo di zecca. In passato avrebbe avuto quella freschezza sempre diversa, quell’incanto delicato e magico, foriero di chissà quali nuovi possibili sviluppi, che però poi era sempre rimandato ad altre albe e ad altri giorni. Ora la vedevo sorgere con gli occhi stanchi di chi ha visto ormai tanto e non è sicuro di voler vedere altri giorni e soprattutto di veder fallire altri incanti.
3 commenti:
Amici e colleghi blogger, scusatemi se sono stato poco presente su questo e sui vostri blog ma questa settimana ho dovuto dedicarmi a una serie di impegni personali che mi hanno tenuto lontano dal pc.
Dalla settimana prossima dovrei ritornare operativo e recupererò i vostri post (con commenti) e qualche rece da scrivere.
Sono in partenza.
Vi auguro un buon weekend e a presto.
Edu
Grazie di questa precisazione, mi è piaciuto molto questo post, mi hai incuriosita, ciò che riporti del libro fa riflettere profondamente, la gente per bene? non ha saputo cambiare nulla? forse ha ragione, la maggior responsabilità ricade su chi ha maggior consapevolezza, ma non smuove neppure un dito mignolo per cambiare le cose...
Ciao
Angie.
Ciao Angie
Claudio Vergnano scrive delle storie horror molto particolari ricche di riflessioni personali e di spunti legati al nostro quotidiano.
Quando puoi recupera i suoi romanzi. Non te ne pentirai...
Un saluto
Edu
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