giovedì 27 ottobre 2011

NO MORE BOOKTRAILER TOO(?)



Sempre dal sito Horror.it alcuni aggiornamenti (tra l'altro presi anche da un altro sito: IL POST) su questa vicenda che ore dopo ore si avvia a diventare un vero e proprio campo di battaglia:

Interpellato direttamente dal Post, l’ufficio stampa della SIAE ha confermato che l’organizzazione sta chiedendo la sottoscrizione della licenza anche a magazine online e siti Internet non collegati a sale cinematografiche. «Certo, è necessario un accordo con la SIAE per pubblicare i trailer online. Probabilmente ne ha letto su alcuni siti che sono stati contattati di recente, ma non è una novità».

Stefania Ercolani, responsabile SIAE per la multimedialità, ci ha spiegato che l’operazione è volta semplicemente a regolarizzare situazioni esistenti di siti che pubblicano da anni video musicali, trailer cinematografici e altri contenuti multimediali che contengono musica protetta dal diritto d’autore. Nell’ultimo anno l’ente ha effettuato controlli su molti siti, e negli ultimi giorni ne ha contattati circa trenta per comunicare la loro posizione irregolare e esigere il pagamento e la sottoscrizione della licenza per l’anno in corso. La notifica, spiega Ercolani, arriva via posta cartacea, e alla comunicazione scritta può seguire una telefonata.


Sempre secondo Il Post:

La licenza per lo Streaming Service Provider che si chiede di sottoscrivere ai siti Internet che pubblicano contenuti gestiti dalla SIAE è quella per i video on demand, di cui riportiamo il regolamento. Il documento non fa mai riferimento a testate registrate, ma solo a generici “siti”, quindi si può presumere che non esista differenza, per la SIAE, tra una testata giornalistica, un sito personale che ricava profitti dalla pubblicità e un sito personale amatoriale. Lo conferma la stessa Ercolani, spiegando che per la SIAE non esiste differenza tra siti personali e commerciali, conta solo la tutela del diritto d’autore.

Per ora la SIAE non sta monitorando gli account personali dei social network, ma dice Ercolani che anche quelli, come qualsiasi altro sito, sono soggetti al pagamento dei diritti d’autore e prima o poi verranno regolarizzati. Molti account di personaggi pubblici e pagine aziendali avrebbero già sottoscritto la licenza SIAE.

Infine sempre il sito Horror.it fa ancora alcune precisazioni:

Chi in queste ore cercava una scappatoia pensando che embeddare filmati contenuti su YouTube non configurasse alcuna violazione, dovrà correre ai ripari: YouTube ha infatti sottoscritto una licenza con la SIAE per i contenuti dei video pubblicati dagli utenti, ma i siti esterni che incorporano gli stessi video dovranno regolarizzare la loro posizione indipendentemente! Inoltre, anche i BOOKTRAILER rientrerebbero nel regolamento appena illustrato. Infatti ci è stato segnalato che SIAE starebbe contattando anche alcune case editrici per chiedere conto dei diritti di sfruttamento per i Booktrailer, considerati a tutti gli effetti dei prodotti audiovisivi.

6 commenti:

Temistocle Gravina ha detto...

Ma allora anche mettere il semplice link di un brano o di un film diventa peccato mortale e come tale punito con la fustigazione pubblica dei c...ni che girano?

Nick Parisi. ha detto...

Bah, sempre peggio. Mi sa tanto di schedatura o peggio.
Se ho capito bene, per ora si salverebbero le recensioni, le foto, le locandine e le scene singole.
Mi domando però per quanto?

Unknown ha detto...

ma è una cosa generalizzata o che? In teoria mio siamo protetti xk sotto le leggi americane (google è americano)..

EDU ha detto...

@Tim

A quanto pare sì e You Tube in un comunicato recente ha già puntualizzato che loro sono in regole mentre chi condivide sono cacchi suoi...

@Nick

In realtà forse c'è uno spiraglio: come riportato in un articolo di Short Stories su Facebook secondo l'Art. 70, LdA (limite teleologico e dell’utilizzazione economica)la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purchè non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta. Da qui si evince che è possibile riprodurre liberamente a mo'di "citazione" (e secondo me anche senza nulla dovere) parti d'opera protetta dal diritto di autore, come appunto il trailer di un film.

@Libera
Io credo che il fatto che blogger sia su piattaforma americana non ci tuteli totalmente dall'utilizzo che facciamo dei video su you tube.
L'unico spiraglio è il diritto di citazione a mio parere come evidenziato sopra...

angie ginev ha detto...

Noi siamo italiani, che utilizzano la piattaforma blogspot, ipoteticamente dovremmo essere tutelati, sto appunto cercando su internet, (l'art 70, mi pare invece molto interessante.)
Comunque sembrerebbe che la Siae stia ancora facendo precisazioni...e nulla è certo al 100%
Ciao
Angie

angie ginev ha detto...

Dunque è sicuro che la siae non può richiedere nulla per i blog ospitati su piattaforme non italiane, leggete l'ultimo link che ho inserito sul mio post,
cara siae addio libertà
Trovo comunque ingiusto questo provvedimento.