Dopo un siparietto degno delle cassettine dei migliori Squallor ( e ne troverete tanti durante l’ascolto del cd) il rituale pagano continua con
Mala suerte ( particolare il testo, degno di una novella nera di Pirandello, che parla di un “Secciatore”, cioè di un uomo ritenuto dispensatore di sfortuna che sentendosi ingiustamente accusato dai suoi compaesani decide di vendicarsi con la loro stessa carta…) una sorta di tamurriata nera e malvagia. E’ il turno di un altro intermezzo dal vago sapore occulto ( ma sempre stravolto dalla vena goliardica dei nostri), scandito da un organo e una invocazione quantomeno funerea. Holyman’s girlfrienz ci riporta nuovamente sui binari del rock, dove Qeens of the stone age, Melvins, Orange Goblin e follia compositiva procedono insieme con la grazia metallica di un bulldozer.
The Oath ci ricorda che il Cerchio delle streghe non ha ancora finito di illuminare la notte con i suoi bagliori Sabbatici e le influenze 70’ ( Hendrix, Grand funk railroad, i Doors più duri e diretti) di In the end ( il cui testo potrebbe benissimo rivelarne i segreti più nascosti) ne è una prova ulteriore.
Snakes’old man è l’ennesima novella in musica dei Circle dove il rock sguaiato e maliziosetto dei nostri serve a raccontare la parabola dell’uomo dei serpenti.
Il cd si conclude con El Montanaro pezzo stoner e blueseggiante che sembra stato composto durante un allucinato viaggio nel vasto e torrido deserto americano. Ottima la prova strumentale di tutta la band.
Siete curiosi vero?
Allora non vi resta che entrare nel bosco durante una notte di luna piena e attendere che il Cerchio delle Streghe venga creato. Il Gran Cerimoniere Mario Bove ( sperando che non l’abbiano divorato prima… ehm… i topi ) e i suoi compari vi daranno un degno benvenuto… a modo loro ( e ascoltando il cd ve ne accorgerete).
Grandiosi.
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