mercoledì 15 luglio 2009

UNA PANTERA ASSASSINA NELLE CAMPAGNE IRPINE: BUFALA O REALE MINACCIA?

Di recente mi sono appassionato ad una serie di articoli e approfondimenti su un
argomento molto particolare: animali pericolosi tra il mito e la realtà.
Inoltre, nel 2008, avevo selezionato e poi messo da parte (per un eventuale pezzo o racconto) una serie di segnalazioni e notizie su un mistero tutto campano o più prosaicamente meridionale: una grossa pantera nera che infesterebbe le campagne Irpine e del Sannio.
Ho raccolto tutto questo materiale e l’ho messo in ordine cronologico.
Ne è venuto fuori una storia ai confini della realtà.
Lascio comunque agli altri ogni commento sull'attendibilità degli avvistamenti.
Io mi limito a fare informazione seppur di confine.

Venerdì 10 ottobre 2008Una pantera di grossa taglia viene avvistata nei pressi di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.
La prefettura immediatamente dirama un comunicato informando che non ci sono certezze sull`identità dell`animale.
La stazza e il colore lucido del pelo ( ripreso anche da un elicottero da cui è tratta la foto in appendice a questo post) farebbero pensare proprio ad una pantera, ma potrebbe trattarsi anche di un “altro felino.”
L'animale sarebbe stato avvistato per ben due volte in un campo coltivato a tabacco.
Nei paraggi non sarebbe stata riscontrata la presenza di alcun circo, ragion per cui potrebbe trattarsi di un animale fuggito da qualche abitazione.
Scattano comunque le ricerche
La popolazione, soprattutto quella delle zone più isolate, è subito avvertita di fare attenzione e di non avventurarsi nelle campagna circostanti.
Il tutto assomiglia alla trama di un film o di un romanzo thriller.
Polizia e carabinieri si dedicano alla ricerca del felino in un'area piuttosto vasta, fino ai confini con il Sannio.
Nessuna traccia.
L’animale sembra volatilizzato.
Intanto si scatenano giornali e siti internet ( tra cui Repubblica) intavolando articoli e dibattiti sull’ennesimo “Mistero Italiano” (alla Lucarelli).
Il WWF, avendo ricevuto segnalazioni e richieste di intervento a riguardo, invita a mantenere la calma e ritiene necessario, prima dell’intervento delle forze dell'ordine, con l'impiego di uomini, mezzi ed elicotteri, avviare una seria mappatura dell'area con l'aiuto di esperti nel settore per provare inequivocabilmente la presenza o meno di un grosso felino.
Inoltre accampano forti dubbi su quanto l`animale possa resistere nelle campagne Irpine, che di certo non sono il suo habitat naturale.

Sabato 18 Ottobre 2008

Dopo giorni di silenzio la pantera fa di nuovo registrare le sue tracce.
Stavolta a Pianodardine ( Avellino) nella zone industriale.
Subito viene lanciato l’allarme e una task force, messa in piedi dal prefetto di Avellino, si reca sul posto.
Inutile dire che rimarranno a bocca asciutta.
Intanto due giorni prima strane impronte di felino erano state studiate da alcuni veterinari locali in località Taurasi (Avellino).

Lunedì 20 ottobre 2008
Un gruppo di persone giura di aver avvistato una pantera, al tramonto, nelle campagne di Monteleone di Puglia.
Il felino sarebbe lo stesso che negli ultimi giorni ha destato scompiglio nei campi dell’Irpinia.
L’animale, secondo gli esperti, si starebbe recando verso la vicina Daunia.
Intanto si apre un’ipotesi agghiacciante.
Giornalisti ed inquirenti si chiedono se sia stato proprio questo felino ad aver ucciso, il 4 ottobre scorso, Mattia Maddalena, il bambino ritrovato morto dissanguato a Circello in provincia di Benevento.
Inizialmente si era pensato ad un gruppo di cani randagi ma l’autopsia aveva confermato l’aggressione ad opera di un solo animale di grossa taglia.
Intanto il Prefetto di Avellino Ennio Blasco invita alla massima cautela soprattutto quelle famiglie che risiedono in località lontane dai centri abitati.

Mercoledì, 5 Novembre 2008
Due cacciatori avvistano il pericoloso felino su un albero nei pressi di Paduli. ( Benevento),
I due uomini cercano di abbatterlo, ma l’animale subito si dilegua nei boschi circostanti. Secondo gli ultimi accertamenti si tratterebbe effettivamente di una pantera, ormai libera di muoversi, senza una precisa meta. Per questo la Prefettura di Benevento predispone alcune misure di sicurezza per cercare di catturare il felino. Vengono attrezzate delle gabbie e delle esche per attirare l’animale, mentre l’intera zona è pattugliata con gli elicotteri.
Tutta questa organizzazione non poterà ad alcun risultato.

Infine una precisazione quantomeno dovuta.
Di pantere, negli anni, ne sono state avvistate parecchie.
Nel 1999 a Torino, e poi in provincia di Cuneo;
Nel 2002 nel Cremonese; nel 2005 in provincia di Foggia; nel 2005 di nuovo a Torino; nel 2006 a Roma, nella zona dell'Eur; nel 2007 in provincia di Firenze.
Il più delle volte, l'allarme e le ricerche non hanno dato alcun esito.
Bufala o reale mistero?

4 commenti:

Unknown ha detto...

Sai, oltre a essere un articolo affascinante, non mi sembra nemmeno così fantascientifico!
Proprio settimana scorsa sono stato in gita a un parco faunistico e ho visto molti grandi felini. A parte che sono di una bellezza trascendente, credo poi che, se dovessero scappare, riuscirebbero a cavarsale in una zona di campagna.
Sono animali nati in cattività, ma l'istinto di cacciatori è insita nel loro DNA. Forse non potrebbero nascondersi per sempre, ma di certo riuscirebbero a farlo per qualche mese.
Ancor più che dagli zoo, è probabile che fuggano da qualche circo.
A ogni modo mi riesce difficile non... tifare per loro.
D'altro canto non è colpa loro se li obblighiamo a vivere in gabbie di pochi metri...

EDU ha detto...

Ciao Alex
Prima di tutto grazie per il commento.
Visto che nel post ti ho chiamato in causa attendevo un tuo parere.
Guarda,
quello che più mi rende sconvolto di tutta questa storia è che l'uomo pensa di essere il "padrone assoluto della terra" ma in territori di confine come campagne. boschi, foreste, monti etc, la sua leadership è messa a dura prova.
Una pantera, come ben dici, è un cacciatore formidabile e anche in situazioni estreme saprebbe comunque cavarsela alla grande ( anche attaccando esseri viventi), mentre un uomo qualsiasi, credo, perirebbe in poco tempo.
Azzardo un ipotesi: se per un malaugurato caso ( diciamo un cataclisma..) tornassimo indietro di un millennio, tutto di un botto dovremmo vedercela con tutte quelle specie animali che abbiamo soggiogato, torturato, sbeffeggiato.
E come dice il saggio: sarebbero cazzi nostri!!!

Unknown ha detto...

Di recente ho scritto un post proprio sugli animali "mangiatori di uomini".
Secondo gli zoologi, un animale attacca un essere umano solo se:
- malato
- vecchio (senile?)
- minacciato
In ogni caso non siamo la loro scelta primaria in termini di cibo, nemmeno per i felini più grossi, leoni e tigri (tra parentesi, vista dal vivo è davvero spaventosa! Grande e superba, come dev'essere).
Nell'ipotesi che paventi tu (una regressione della cività per qualche sfiga cosmica), secondo me ci troveremmo a disagio anche con dei semplici cani randagi...
Ma la vendetta della natura sarebbe in un certo senso sacrosanta!

EDU ha detto...

La Pantera dell'articolo, se vera, per ora sembra non abbia intenzioe di far del male a nessuno.
Semplicemente cerca di non farsi prendere anche perchè, come ben dici, le aspetta una bella gabbia.
Anch'io penso che i cani randagi, soprattutto i branchi affamati e/o presi dalla rabbia, siano un pericolo molto più attuale e tangibile.
Lo sono già ora.
Figurati dopo un cataclisma...
Concordo in pieno.