giovedì 9 luglio 2009

YUMMA RE: RETURN TO EDEN!

Esiste un “Eden musicale”? Un mondo fatto di suoni, visioni e sentimenti che elevano l’animo umano verso uno stadio superiore di puro spirito? C’è una band di Eboli (Sa) che ha provato a raccontarcelo attraverso le loro canzoni. Si chiamano Yumma Re e travalicano le ispirazioni e i generi per consegnarci non un semplice “prodotto” ma una strada aperta verso un paradiso di sensazioni nuove e cangianti. Lasciamoci prendere per mano. L’Eden sonoro ci aspetta!

Di solito mi incuriosisce molto il significato nascosto dietro il nome di una band.
Il vostro sembra molto particolare: Yumma Re. C’è qualche storia singolare dietro?
E perché poi un titolo come “Eden”?
Il nome Yumma fu scelto dal nostro ex batterista: Yumma probabilmente è un vocabolo ebraico con il significato di calore , famiglia; la particella re è fu aggiunta per dare più musicalità. L’ Eden è il paradiso terrestre. Raccontiamo, nel disco, il viaggio di un essere vivente alla ricerca dell’Eden.

E’ uscito da qualche mese il vostro album per la My Kingdom Music. Che cosa vi aspettate da questa uscita? Com’è stato il processo di creazione/registrazione delle nuove canzoni?
L’album precisamente è uscito il 29 gennaio, quindi stiamo iniziando a tirare le prime somme e sono positive, nel senso che la promozione è andata bene in quanto il calendario dei concerti sta diventando abbastanza cadenzato. Per quanto riguarda Eden: ho iniziato a scrivere i testi delle canzoni dell’album 7 anni fa . Dopo vari cambiamenti nel gruppo, con l’ultima formazione abbiamo iniziato le sessions di registrazione nel 2004, che sono terminate nel luglio 2008. Io propongo i testi alla band che li analizza e li sceglie poi, tutti insieme apportiamo idee per la stesura dei pezzi. Pensa che di quasi ogni pezzo di Eden abbiamo almeno tre versioni diverse. Lo so: siamo lenti e complicati.

Il suono dei Yumma Re è caratterizzato da una forte eterogeneità di influenze ( Rock, Trip Pop, Reggae, Rock etc) e sensazioni differenti. Ciò nasce dall’incontro/scontro di diverse personalità o dalla voglia di sperimentare ed “osare”?
Nasce soprattutto dall’incontro di diverse personalità. Alcuni dicono che nella nostra musica c’è molta sperimentazione. Il nostro compito è di far capire alle persone quello che stiamo dicendo facendoli immergere nel nostro sound. La composizione musicale per noi è la fotografia, il testo la sceneggiatura.

Mi sono piaciute due canzoni in particolar modo: “Bordeline” ( che potrebbe diventare un tormentone da classifica) e “Revolution Pt 2” dall’anima propriamente Rock. Non avete paura di disorientare l’ascoltatore medio di solito poco attento alle innovazioni e alle sperimentazioni?
Borderline e Revolution Pt 2 mi sembrano abbastanza omogenee.
Noi preferiamo l’ascoltatore curioso.

In un periodo in caduta libera per quanto riguarda vendite e bilanci come convinceresti un fruitore di musica a scegliere il vostro cd?
Guarda questo no lo so, magari lo proporrei come prodotto artigianale, o locale. Un prodotto Doc. Ma se fosse doc quanto dovrebbe costare?

Per il progetto Yumma Re quali sono gli artisti in campo musicale, letterario e pittorico che possono essere ritenuti degni d’attenzione per espressività soggettiva e originalità al giorno d’oggi? Quali vi hanno influenzati?
Per quanto riguarda la scrittura e l’ambientazione dei brani siamo molto influenzati dalla corrente neorealista italiana. Per la ritmica dalla musica nera.

Discorso concerti. Il circuito provinciale permette a band come la vostra di suonare in locali idonei? Che ne pensate della folta schiera di band rock che dal nulla si stanno imponendo non solo a livello locale? Si può parlare di una scena Rock a Salerno?
Oggi, in Italia, rispetto agli anni 90, si suona nei bar, questo accade anche nel salernitano. Pubblico cangiante, alcolico, spazi ristretti. Impianti scadenti, cachet da quinto mondo.
Tra le bands che si sono affermate penso ai Toys Orchestra, non mi vengono altri nomi ed è prematuro parlare di una scena rock salernitana. Salerno per vocazione non è stata mai rock, credo che le cose migliori nell’ambito rock vengano dalla provincia.

La My Kingodm Music di Francesco Palumbo è un etichetta dalla forte vocazione “estera” e rivolta soprattutto al mercato dark/metal. Come vi ponete nei confronti delle altre band del suo catalogo? Vi considerate degli outsider?
Con Francesco è stata una scommessa ed è stato divertente. Noi Yumma Re nei cataloghi metal!
A Francesco serviva aprire il suo orizzonte sonoro, produrre altri generi musicali, a noi serviva un’ etichetta. Abbiamo scelto la My Kingdom perché è stato il contratto più onesto che ci hanno proposto. La cosa più bella sono le recensioni che riceviamo dalle riviste metal, tra l’altro tutte positive.

Il momento migliore e quello peggiore nella storia dei Yumma Re?
Mmm, tutto è bene quel che finisce bene.

Perché non ci raccontate un fatto divertente o singolare legato alla vita da musicista? Ce ne saranno di sicuro tanti nella storia della band?
Di fatti ce ne sono a migliaia, la cosa più divertente sono i discorsi “socio sessuali” che ci propina Umberto, uno dei due chitarristi del gruppo. Poi quando si unisce a noi il percussionista Gianluca d’Ambrosio è la fine: risate, risate, risate.

Per finire domanda classica. Progetti futuri e appuntamenti imminenti per la band? Quando potremo vedervi dalle nostre parti?
Siamo pronti per girare due video, uno che sarà disponibile ad ottobre, l’altro a Marzo. A marzo saremo in Francia per un breve tour.

Grazie mille per la gentile disponibilità . A voi la conclusione…
Grazie a voi, per averci dato questo spazio e grazie ai lettori di La Rete, ai quali ricordiamo il nostro My Space : www.myspace.com/yummare.
Venite ai nostri concerti.
Grazie.

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