sabato 18 dicembre 2010

"NOI SIAMO LA LEGIONE BENEDETTA!": SURVIVAL BLOG (PT.IV)

Quarta parte del "Survival Blog", romanzo a puntate ed esperimento di scrittura condivisa, ambientato in un mondo post apocalittico e invaso dagli zombi.
Buona lettura!

"È caduta, è caduta Babilonia la grande
ed è diventata covo di demoni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
Perchè tutte le nazioni hanno bevuto del vino
della sua sfrenata prostituzione,
i re della terra si sono prostituiti con essa
e i mercanti della terra si sono arricchitidel suo lusso sfrenato".
Fratelli miei carissimi,
la pace sia con voi!
Sono lieto che siate ancora vivi.
Mi presento: sono Baruc, il capo spirituale della nostra congregazione.
Leggo sempre i vostri diari sul web e non sapete quanta gioia mi diano. Il Signore è grande e ha voluto che tanti fratelli sparsi per il mondo siano ancora in contatto tra loro. Gloria, gloria, gloria a Dio per questo splendido regalo.
Eduardo e Lorenzo sono via per qualche giorno. Sono in giro a evangelizzare altre genti che sappiamo vicine alla Casa del Signore. Perdonate Eduardo. La sua vita prima dell’avvento degli angeli delle terra era solo un mucchio di fesserie e morbosità. Ora ha trovato la vera fede. Non date peso alle sue minacce. È fatto così…
Cari fratelli e sorelle,
perché ci giudicate essere malvagi e perversi? Noi non lo siamo. Se mangiamo il corpo e il sangue non significa che siamo come gli angeli caduti o siamo pericolosi per la stirpe umana. Noi viviamo secondo le regole del signore e preghiamo e interpretiamo sempre la sua parola.
Giovanni dice:
"L'Agnello che fu immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione".
L’agnello è la carne dell’empio che non merita di vivere. Egli ci darà forza e potenza. Il suo sacrificio è benedetto. Sfamerà il suo popolo e farà si che esso prosperi a vita nuova.
Perché non capite? Eppure questo è il verbo. Ma voi lo ripudiate mettendovi allo stadio dei demoni della terra che vivono nelle tenebre della bramosia e della violenza. Noi non siamo così.
Noi siamo la legione benedetta! Grandi miracoli accadono nella nostra casa.
Vi racconterò una storia straordinaria. Così comprenderete quanto la nostra gente si sia incamminata verso la retta via.
Dagli spalti del nostro castello spesso osserviamo i resti di una vecchia chiesa che si innalza su un altro pendio. Alcuni fratelli mi hanno assicurato che risale al 1200. Sono rimasto impietrito. Era un segno. Dovevamo ancora scalare il monte sacro. Bussare come pellegrini alla porta del Signore e chiedere nuovamente perdono. La notte mi ha portato consiglio. In sogno mi è apparso Gabriele, il quale mi ha preannunciato di partire il giorno dopo perché grandi doni mi sarebbero stati elargiti.
Il mattino seguente il pesante portone in legno è stato aperto. Gli angeli delle terra erano scomparsi.
MIRACOLO!!!
Armati della parola di Dio ( e non solo…) abbiamo intrapreso il nostro cammino verso la terra promessa. Mi sono commosso quando dopo un lungo e impervio sentiero abbiamo intravisto la sagoma rossa della casa di Dio. Una croce enorme svettava sulla parte più alta della facciata,
Mi sono inginocchiato e baciando la terra ho pregato a lungo. Il nostro viaggio era a compimento.
Raggiunto il massiccio portone, abbiamo bussato con rispetto e devozione.
MIRACOLO!!!
Qualcuno ha risposto. Un uomo, un fratello.
Con voce rotta dal pianto ho spiegato che eravamo il popolo del Signore affamato e stanco e volevamo finalmente riposare le nostre stanche membra. Il rumore sordo di un chiavistello e il cigolare acuto dei battenti ci ha aperto la strada verso il paradiso.
MIRACOLO!!!
Oh Dio quanto è grande la tua generosità! Uomini, donne, bambini ci hanno accolto, abbracciandoci e baciandoci sulle guance. Mi sono guardato intorno: le navate della chiesa erano ammantate da ombre sinistre. Ma l’altare era illuminato dalla luce di un piccola finestra a lato della cupola più alta.
Mi sono avviato verso il pulpito e alzando le braccia al cielo ho annunciato radioso che quei fratelli non avrebbero mai più vissuto nelle tenebre perché la nostra casa li avrebbe accolti e sfamati. Il banchetto sarebbe stato copioso e grandi fuochi avrebbero rischiarato la notte.
Loro piangevano e mi benedicevano dalle panche di legno, cantando varie lodi al Signore.
Finto il mio sermone, ho raggiunto la sagrestia. Sentivo che il mio cammino non era ancora a compimento. Ero inquieto. Varcando la soglia di un atrio polveroso per poco non sono svenuto dall’emozione. Il pavimento era cosparso da strani tessuti di colore rosso. Afferrandone una ho riso così tanto che il popolo alle mia spalle si è ammutolito.
Un vecchio avvicinandosi con reverenza mi ha detto che quelle erano le vesti dei Paputi, e venivano indossate dai fedeli durante la processione del Venerdì Santo. Portando la mano al petto ho sentito una fitta atroce. Ecco il segno! Dio ci ha donato la sua gente e soprattutto i suoi simboli. Noi siamo stati benedetti. Il nostro cammino era a conclusione.
Indossando il cappuccio, ho ordinato che tutti gli uomini del mio gregge facessero altrettanto.
Dagli armadi della sagrestia abbiamo recuperato delle enorme croci di legno e delle lanterne. Era l’imbrunire e ci avrebbero mostrato la strade verso casa. Quella notte le genti del mondo e gli angeli delle terra, alzando gli occhi verso il monte sacro, avrebbero visto la processione del Signore.
In silenzio abbiamo formato una fila in mezzo alle navate. Molti piangevano e si lamentavano. Altri pregavano a basa voce. All’improvviso un uomo, con indosso una veste da frate e che si era tenuto in disparte per tutto il tempo, correndo verso il pulpito ha iniziato a maledirmi affermando che ero il demonio e che sarei finito all’ infermo.
Afferrando una lunga croce di legno ho messo fine repentinamente al suo farneticante sermone. Il suo sangue ha bagnato l’altare mentre io recitavo ad alta voce questa parole:

"Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e verace,
non farai giustizia
e non vendicherai il nostro sangue
sopra gli abitanti della terra?".

Nessuno ha osato più proferire bestemmie.
La processione purpurea lentamente ha imboccato la strada verso casa. E siamo arrivati sani e salvi.
Parola del Signore.

Cari fratelli
Io sono nel giusto. Nessun male potrà nuocervi se seguirete la mia strada. Non vi sarà più sofferenza se raggiungerete la nostra confraternita.
Alessandro Nick, Giuseppe, Gianluca, Lorenzo, Temistocle, venite a me! Le vostre vesti sono pronte. Voi non sarete il corpo…ve lo prometto. Voi non siete empi. Raggiungetemi presto al castello. Per voi ho grandi piani. Domineremo queste terre desolate e finalmente il male e la solitudine andranno via.
Non c’è catarsi nel vivere da soli nell’oscurità. Gli Angeli della terra prima o poi vi troveranno.
E sarete maledetti per sempre.
Marina, ti daremo in sposa ad un nostro amatissimo fratello. Con lui sarai finalmente felice e procreerai sotto la volta benedetta. Noi battezzeremo i tuoi figli. E li faremo crescere secondo la retta via.
Amici,
Stanotte ho sognato di nuovo Gabriele che mi ha rivelato:

"Tu sei degno di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti
e regneranno sopra la terra".

Vi abbraccio fratelli e vi attendo
Il vostro amato Baruc.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ALLELUIA FRATELLO!!!

Nick Parisi. ha detto...

La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Sempre.

zeros ha detto...

Fratello Baruc, che dire... Nick mi ha rubato le parole di bocca.
La proposta rimane poco allettante, credo che rischierò di andare all'inferno (se esiste) per i cazzi miei, piuttosto che unirmi al vostro circo Barnum della devozione. Sorry, lascio il posto libero per qualcuna di più interessata...

Angelo ha detto...

La mia versione della Provvidenza mi assicura che prima o poi riusciremo a incontrarci.
Occasione di breve durata ma significativa.

The Swordman, CEO Stone Cold Company