Per il sottoscritto e’ uno dei libri/rivelazione di questo 2009 ( anche se è stato pubblicato nel 2007).
Un saggio che non è un saggio.
Un libro di storia che ha il respiro (audace e violento) del grande romanzo storico.
Non è possibile?
Bando subito agli equivoci:
“Passioni, intrighi atrocità degli Imperatori Romani”, è un resoconto, mai avido di particolari, di uno dei periodi più fulgidi della storia dell’uomo: l’Impero Romano.
Furio Sampoli ( scrittore e biografo di Roma Antica) lo fa in modo totalmente controcorrente e originale, imbandendo una sorta di palcoscenico storico sulle cui assi i più grandi reggenti di Roma Antica ( da Augusto fino a Costantino) mostrano le loro più meschine e turpi azioni: tradimenti, assassini, vendette, conquiste, peccati, gelosie e decadenze.
Pagine vivide e dal pathos emozionale così intenso che dopo aver letto l’ultimo capitolo ho sentito il bisogno ( atavico) di visitare nuovamente le rovine del Colosseo a Roma e di Pompei.
Non basta.
I fatti, quelli raccontati dall’Autore, sono dei veri e propri affreschi della vita romana durante l’impero.
E anche se (in parte) romanzati hanno una forza prorompente come solo i migliori racconti possono avere.
Parlavamo di fatti: qui troverete eventi che nessun libro scolastico potrà mai rivelarvi.
Faccio dei piccoli esempi per rendervi chiaro l’excursus meta-storico di Sampoli:
Lo sapevate che Eliogabalo è stato l’imperatore più volgare e vizioso di Roma?
Fece costruire dei bagni pubblici nel palazzo imperiale allo scopo di conoscere ( e avvicinare) i cittadini più “virili e dotati”.
Ricordate Commodo, l’imperatore debole e viscido del film "Il Gladiatore" di Ridley Scott?
Fu chiamato dal popolo l’Imperatore/gladiatore perché amava esibirsi ( sul serio!) nel Colosseo e si faceva chiamare Ercole ( visto che era alto e muscoloso come l’eroe mitico). Fu vincitore in oltre 600 spettacoli uccidendo uomini e bestie feroci. Peccato che spesso facesse “truccare” col piombo le armi dei suoi avversari.
E ancora: una delle frasi più celebri di Caligola ( divenuto pazzo a seguito di una malattia nervosa o paranoica), durante una gara nel Circo Massimo, poiché la folla applaudiva gli avversari dei suoi beniamini, fu: “Magari il popolo avesse una sola testa per tagliargliela in un colpo solo”. E tanti durante il suo impero morirono solo per suo dispetto o molto spesso per alcuna ragione logica che non fosse la follia dell’imperatore.
Su Nerone troverete tanti fatti già conosciuti ma anche stranezze “inedite”. Come quella di far uccidere gli spettatori che si distraevano in teatro mentre suonava la Cetra o quello di aver sposato in segreto un’amante omosessuale facendolo travestire da donna.
Insomma una galleria di efferatezze, capricci, debolezze, perversioni e crudeltà che renderanno le vostre notti insonni, chiedendovi nel dormiveglia:”Possibile che l’Impero Romanzo sia stato costellato da tanta scelleratezza e volubilità?”
La risposta di Sampoli è chiara:
“L’Impero Romano era come una proprietà privata che i vari Imperatori si passavano di man mano tiranneggiando il popolo e uccidendo senza pietà gli oppositori.”
Il prezzo del libro è abbordabilissimo: solo 5, 90 Euro.
La casa editrice è la Newton Compton.
Credetemi ne vale la pena.
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