sabato 1 maggio 2010

"CI SONO FATTI DI CRONACA O COSE CHE MI E' CAPITATO DI VEDERE DI PERSONA CHE ENTRANO NEI RACCONTI": INTERVISTA A STEFANO DI MARINO

Stefano Di Marino, da ex pugile e navigato autore, sa come rispondere alle domande altrui ( anche a quelle più scomode): secco, diretto, efficace, dirompente.
Insomma una chiacchierata senza fronzoli con le carte messe da subito in tavola.
E' quindi con sommo piacere e grande onore che pubblico la mia prima intervista al Professionista, da sempre un punto fermo della letteratura di genere in Italia.
Enjoy it!

Finalmente Chance Renard approda in Italia e precisamente e Milano. Cosa ti ha spinto a fare quella scelta artistica " a sorpresa"?
Quali saranno i futuri sviluppi della Saga del Professionista?

SDM. L’idea mi venne nel 2005 in seguito alla lettura di un volume della newton ‘Milano Criminale’ che da un punto di vista giornalistico era anche molto ben curato ma nella sezione narrativa e cinematografica non solo proponeva tesi inaccettabili (spargeva liquami sull’opera di Di Leo e i vari polizziotteschi che in realtà sono un po’ la linfa della Milano Criminale ‘vera’ e moderna) ma nei romanzi parlava solo ed esclusivamente di quegli autori che danno un’immagine edulcorata del poliziesco milanese. Se su Scerbanenco (che è un caso a parte e rappresenta Milano di una certa epoca che con gli anni ’70 si chiude) potevo essere d’accordo mi sembrava offensivo che non fosse ricordato, di Altieri, di Cappi (anche il mio ma non solo) e di altri che pure avevamo trattato la città Non era la prima volta che parlavo di Milano nei miei romanzi. Così un po’ per sfida e orgoglio nacque un romanzo che inizialmente si chiamava Milano senza pietà e doveva essere un fuori serie del Professionista per la TEA. Evidentemente l’editor aveva idea diverse dalla mia. Quasi dileggiò il lavoro dicendo che ‘ certe cose a Milano non succedono. Una storia che ho raccontato più volte. Così il romanzo entrò nella serie regolare con il titolo di Gangland e da lì considerato che ai lettori piacque, nacque il filone italiano delle avventure del Professionista che non si limita alla sola Milano, anche se resta un punto fondamentale, visto che è la mia città. Al momento l’evoluzione della saga vede svilupparsi due filoni, uno che segue la linea più tradizionale ‘internazionale’ più propriamente spy e uno più hard-boiled con storie italiane e milanesi che sono più ‘ nero criminale’ anche se ormai i due filoni finiscono per intrecciarsi.

Quanto gli eventi di cronaca nazionale hanno influenzato il tuo romanzo? Quali le influenze non dichiarate ( sia artistiche che non)?

SDM. Be’ è impossibile non guardarsi in giro quando si parla di storie nel proprio paese. Leggo moltissimo e ricerco sulla realtà criminale italiana e a volte ci sono fatti di cronaca o cose che mi è capitato di vedere di persona che entrano nei racconti. Tieni presente che trascorre sempre un tempo piuttosto lungo tra la stesura e la pubblicazione e quello che ti sembra ‘l’ultima ora’ diventa risaputo al momento del’uscita. Ma alla fine così deve essere perché si tratta di storie di fiction non di reportage giornalistici.

Ti faccio una domanda che ho posto qualche tempo fa anche a Claudia Salvatori. Segretissimo è un collana tematica dalla distribuzione limitata nel tempo. Quali sono i pregi e i difetti di questo tipo di pubblicazione?

SDM. Il pregio è che sai che almeno 10.000 lettori ti leggono sicuramente e ti assicuro che con le cifre di vendita in libreria non è male. Il difetto e appunto la permanenza in edicola per un mese soltanto e la difficoltà di ripescare gli arretrati. Però anche in libreria una novità dopo poco tempo scompare e diventa difficile da procurare. Il problema vero è che ‘ la critica’ quelli che ti recensiscono, l’editore che magari potrebbe pubblicare cose più complesse e lunghe in libreria considera la pubblicazione in edicola una cosa inferiore, un giornalino e non ti ritiene neanche un scrittore. E sbaglia perché a volte in queste collane ci sono ottimi romanzi a un prezzo competitivo...

Stefano, la tua esperienza di "cose editoriali" è collaudata nel tempo da una lunghissima carriera. Com'è cambiato il mondo editoriale in Italia da quando hai iniziato fino ad oggi? Pregi e difetti?

SDM. Fondamentalmente le stesse difficoltà di una volta le incontri adesso. I rifiuti sono sempre gli stessi ‘la gente legge poco’ ‘bisogna andare sul sicuro’ ‘ gli italiani i gialli non li sanno scrivere’...solo che adesso c’è una scusa in più. La Crisi. Di fatto oggi mi sembra che il problema più grosso sia il marketing che detta legge sulla qualità. Si fa il prodotto che va di moda e quello di imitazione di quello di successo. Un libro è bello se ha una immediata risposta di vendita. Il marketing dovrebbe trovare il modo di vendere meglio i libri non imporre a editor e autori cosa scrivere. A parte questo il pregio che vedo in questi anni è che almeno in parte i pregiudizi contro gli autori italiani di genere sembrano parzialmente superati. Si parla di thriller italiano più o meno a testa alta. Certo, alcuni autori possono tenere la testa più alta di altri... ma così va il mondo...

Una tua opinione sulla panoramica delle letteratura di genere (Horror, Thriller, Gialla, Spy). Ormai tra esordienti e autori consolidati c'è una caterva di pubblicazioni in libreria. Siamo arrivati ad una saturazione irreparabile o c'è ancora spazio per l'idea vincente?

SDM. Mi rifaccio a quanto dicevo prima. Di spazio per l’idea vincente ce ne sarebbe eccome, dipende però dalla possibilità di svilupparla e di supportarla. Perché per quanto possiamo fare noi autori per autopromuoverci è la casa editrice che deve investire risorse e denaro e distribuire i libri perché questi possano essere visti dai lettori interessati e acquistati.

Un libro e un film che ti hanno colpito di recente?

SDM. Il film certamente Cella 211, e La pattuglia dell’Alba di Winslow. Tra gli italiani Troppo Piombo di Pandiani, Lullaby di barbara Baraldi e Carni (e) strane(e) di Adriano Barone. E poi ho letto un romanzo straordinario ancora inedito(però credo sia già stato acquisito da Mondadori) di Cristiana Astori . Di film italiani recenti ..neanche uno. Ho l’impressione che si produca solo spazzatura negli ultimi anni.

Che ne pensi della nuova frontiera degli e-book scaricabili dal web. Sono davvero il futuro dell'editoria o bisogna tenere ancora un certo scetticismo visti anche i dati di vendite non esaltanti dei cartacei?

SDM. Guarda non lo so dire ancora con certezza. Io sono affezionato ai vecchi libri di carta però tutto si evolve. Recentemente ho pubblicato con la Scudo un libro in formato E-book ma con possibilità anche di versione cartacea e non è esattamente la stessa cosa che si intende per E-book fruibile su un supporto elettronico che però mi sembra una cosa ancora un po’ delicata da portarsi in giro. Però posso sbagliarmi. Vedremo. Comunque sono possibilista, mai fissarsi su schemi troppo rigidi. L’editoria deve evolversi...

Dulcis in fundo i tuoi futuri progetti editoriali. Puoi darmi qualche succosa anticipazione?

SDM. Guarda, parlo solo delle cose assolutamente sicure, nel senso che ci sono in ballo diversi progetti e libri ancora da definirsi. Ci sarà un mio racconto nell’antologia di Delos 365 racconti erotici, poi sempre per Delos un manuale di Scrittura “Scrivere da professionisti”che comprende anche un episodio inedito inserito come didattica del Professionista. Un’avventura a Trieste. C’è lo special di Supersegretissimo dedicato ai 15 anni del Professionista che comprende un romanzo lungo e uno più breve, poi c’è il romanzo salgariano cui accennavo prima pubblicato da Scudo, Amori e crudeltà dell’Orchidea Rossa , racconti nella raccolta del Super giallo Sul filo del rasoio che sono hard-boiled futuristici italiani e un racconto horror nell’antologia Onryo che uscirà su Epix che abbina racconti horror giapponesi e italiani. Poi sto lavorando ai prossimi Professionista, uno lo consegno lunedì Morte senza volto ed è del filone più internazionale e l’altro si chiama Gangland Blues e sarà un romanzo unico ma diviso in racconti che poi si uniscono, una sorta di Sin City.

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