sabato 5 febbraio 2011

“BARUC E’ RISORTO!”: SURVIVAL BLOG (CAPITOLO FINALE)

Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo. (Giovanni – Apocalisse)

Alleluia, fratelli perduti nella terra di Babilonia!
Dio è nuovamente al nostro fianco.
Il più grande miracolo è compiuto e una nuova era si dischiude ai nostri occhi, diradando le tenebre che ci hanno resi ciechi e disperati.
Il Messia è di tra noi! Baruc è risorto!
Nessun male potrà colpirci. E voi, maledetti figli di Caino perirete tra atroci sofferenze, perché il popolo del signore è risorto dalla morte e presto invaderà il mondo.
Li sento bussare alla nostra porta, con forza. La nostra casa li accoglierà, perché loro sono il popolo benedetto. Il pastore non può tenere fuori il suo gregge. È contro natura! Chi sono io, umile servo della fede, per oppormi ad una forza tanto grande?
Vi racconterò l’ultima parabola. Poi mi ricongiungerò alla mia gente. Non posso fare altrimenti
Sono qui, sulla torre più alta a parlare con voi, maledetti giudei. Tenetene conto! Consideratelo l’ultimo dono che vi offro: conoscerete la beatitudine e la forza della rinascita del nostro amato Baruc. Solo lui è stato in grado di abbattere i saldi cancelli della morte per tornare a noi. Baruc è benedetto. Voi finirete tra le fiamme dell’inferno.
Ascoltate la mia parola e se ancora avete fede, intraprendete il viaggio verso il monte del signore: qui succedono cose enormi che voi poveri stupidi, potete solo immaginare.
Mi vergogno della disperazione che ha invaso la mia povera mente, l’ultima volta che ho parlato alle masse. Potete comprendermi, no? Baruc, l’eroe della fede, era morto. Lorenzo era morto. La mia amata Annalisa, volata dalla torre più alta, tra le braccia degli Angeli della Terra.
Non lo potevo sopportare. Dio ci aveva abbandonato. Tutto era perduto. La mia gente si dava in pasto agli Angeli del sottosuolo, immolandosi nel dolore. Molti si chiudevano nelle stanze della casa del signore e sparavano a se stessi e ai propri fratelli.
Piangevo e mi disperavo. Come poteva Dio permettere tutto questo!?!
Ho abbracciato i fratelli rimasti e insieme abbiamo scalato la torre più alta sistemandoci in un cantuccio lontano. Abbiamo mangiato il corpo e il sangue e abbiamo pregato.
Pian piano ci siamo ripresi. Ci davamo forza reciprocamente. Parlavamo di costruire una chiesa in onore di Baruc e lì accogliere i nuovi arrivati. Gli empi sarebbero finiti nel fuoco, come sempre. I giusti avrebbero regnato insieme a noi.
Passarono diversi giorni e diverse notti. Vivevamo nella torre e attendevamo un segno. Il nostro cuore ferito, lentamente si stava rimarginando.
Ad un tratto arrivò il segno.
Passi: lenti, decisi percorrevano gli antichi scalini della torre medievale. Chi poteva essere? Gli Angeli della Terra erano ancora lontani dalla nostra casa. E i nostri confratelli, sconfitti e addolorati avevano lasciato questo mondo di lacrime.
Quale meravigliosa visione!
Baruc a capo della sua legione celeste era tornato sulla terra! Ci stringemmo l’uno all’altro convulsamente. Molti urlarono di orrore, buttandosi dalla torre. Altri iniziarono a gemere e a pregare per la propria anima.
Io ero estasiato! Lasciai il gruppo tremante e mi avviai in ginocchio verso il mio maestro.
Indossava ancora la veste cerimoniale, così come lo avevo seppellito giorni prima.
Il mio amato Baruc!

Miracolo, miracolo!
Era risorto dalle tomba per annunciarci la buona novella. E aveva portato dal mondo dei morti il suo esercito della fede.
Li riconoscevo tutti: il caro fratello Lorenzo, Miriam la dolce bimba che adorava saziarsi del corpo, Elvira, madre apprensiva e devota, Leonardo, soldato della fede e cacciatore di empi, il vecchio Michele, dai discorsi infervorati e dalla fede invincibile. Tutti indossavano le vesti sacre, in onore della loro rinascita. Ricordate, il rosso è il colore dei giusti. E loro erano tornati dalla morte con il loro vestito migliore.
E poi (meraviglia delle meraviglie!) Antonio! Il miscredente che aveva ucciso il nostro messia!
Anche lui, il corpo annerito dal fuoco che tutto purifica, era rinato nella fede di Baruc.
Ora era al suo fianco, di nuovo vivo e dalla nostra parte.
Cosa dite? Quali sono i vostri pensieri? Ditemeli, vi prego!
Io vi sto scrivendo in un momento cruciale della mia esistenza. Presto raggiungerò il mio gregge nella rinascita.
Eppure vi dedico i pochi istanti della vita terrena che mi sono rimasti.
Comprendete questo miracolo? Avete finalmente capito che la nostra parola risorge dalle ceneri della distruzione per regnare sulle terre desolate di Babilonia?
Siate redenti e grati di quello che state leggendo.
Grandi miracoli stanno accadendo e da ora tutto sarà diverso.
Dicevo: abbracciai il mio amato maestro. Lui era fermo, statuario. Il velo rosso gli copriva il volto. Silenzioso mi osservava con occhi di fuoco. Lo baciai sulla bocca e gli dissi: “Padre Baruc, il tuo servo è qui. Grande è la potenza del signore e io ti sarò vicino per sempre!”.
Il maestro, ascoltando le mie infervorate parole, decise di mostrarmi il suo splendido volto.

Miracolo, miracolo!
Baruc si era tramutato in un Angelo della Terra. Il cerchio si era chiuso e il gregge tornava alla sua forma originaria.

Capite, miscredenti!?! Siamo tutti angeli del signore. Tutti torneremo a lui. E poi dal sottosuolo risorgeremo per invadere la terra maledetta di Babilonia. E vivremo per sempre. Questo è il regno del signore. E Baruc è il messia che ci guiderà verso la terra promessa.

Guardai con gioia il maestro e urlai e piansi con tutto la forza che avevo.
Baruc, comprese i miei sentimenti e mi strinse forte al suo corpo. La sua bocca sulla mia. Il sangue che bagnava i nostri volti come stimmate divine.
Antonio, Lorenzo e gli altri mossero subito verso gli altri. Li baciarono a lungo e con passione.
Loro urlarono di gioia e l’estasi di quel momento riempì il cielo.
Altri Angeli bussarono alla nostra porta. Invasero la nostra casa.

Ormai questa è la terra promessa. Da qui partirà la processione divina, percorrendo il mondo con la forza del suo amore. Vi abbracceremo tutti e vi porteremo con noi nel sottosuolo e poi su tra le lande desolate di Babilonia, verso una nuova era.
Fratelli, sono ancora me stesso, ma per poco.
Ho abbandonato le braccia del Padre, riluttante, per salire sui merli più alti della torre e scrivere queste parole di commiato.
Presto sarò un Angelo della Terra.
Presto saremo da voi.
Baruc è risorto! La buona novella è arrivata! E noi vivremo per sempre!
Prima di ricongiungermi al gregge, ecco a voi la parola di Giovanni:

Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, pure hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di satana - di quelli che si dicono Giudei, ma mentiscono perché non lo sono -: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato. Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra

A presto, miscredenti. Stiamo arrivando!
Eduardo

3 commenti:

Gianluca Santini ha detto...

(off): e si chiude uno dei miei SB preferiti, forse il più originale, di sicuro il più tetro. Complimenti per la chiusura apocalittica, quel "stiamo arrivando" è sicuramente d'effetto. :)

EDU ha detto...

Off: Caro Gianluca, grazie di cuore. I tuoi complimenti sono graditissimi.La chiusura ovviamente doveva essere ad effetto. ^__^
Passo a leggere il tuo. A dopo per un commento conclusivo qui o su Fb.
Buon weekend e a prestissimo
Edu

Gianluca Santini ha detto...

(off): ho appena postato il capitolo finale anche io :)