venerdì 29 giugno 2012

UNA DAMA DI ORIGINI SARNESI ALLA CORTE DEI SAVOIA




Il 10 Dicembre del 2011 la Fondazione Americana dell’Ordine dei Savoia ha organizzato il quattordicesimo evento annuale, intitolato “Il Ballo di Savoia”, svoltosi al prestigioso Metropolitan Club nella città di New York. Durante la manifestazione l’Ordine Civile dei Savoia (da sempre presieduto da Vittorio Emanuele) ha firmato un importante decreto presso la Chiesa di San Patrizio, nominando Gina Biancardi come “Dama all’Ordine in Merito dei Savoia”, con riferimento a particolari benemerenze e sopratutto con facoltà di fregiarsi delle insegne stabilite per tale grado. Il mese di Dicembre sembra davvero portare bene a Gina, professionista italoamericana nata nel Bronx da genitori di origini campane. Un anno prima, presso il Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino a Salerno, la nostra illustre concittadina aveva ricevuto un altro riconoscimento molto ambito e apprezzato: “Il Premio Salernitani Illustri”.
 Insieme ad altre personalità di prestigio del mondo del giornalismo, dell’economia, della cultura (tra gli altri la giornalista e scrittrice Lucia Annunziata, originaria tra l’altro della città di Sarno), Gina aveva ricevuto in dono dal Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, una medaglia d’oro e una pergamena su carta d’Amalfi, recante in calce le motivazioni del premio. Inoltre era stata definita dal comitato organizzativo del premio, come “una figlia che fa onore alla terra salernitana”.
 “È stato un privilegio e un onore ricevere un premio così prestigioso dalla provincia nativa di mia madre – racconta la Biancardi –. È davvero importante non dimenticare mai da dove veniamo, e rimanere in contatto con le nostre radici, perché sono queste radici che, in gran parte, contribuiscono a quello che siamo oggi e ci tengono ancorati con i piedi ben saldi a terra. Non dimenticherò mai quella splendida esperienza. I miei genitori sono stati felicissimi e questo mi ha fatto molto piacere”.



Fondatrice della famosa fondazione “Casa Belvedere”, situata a Staten Island (New York), la nota imprenditrice da anni si batte per il recupero e la valorizzazione della cultura italiana in terra americana. L’idea portata avanti dal 2008 è quella di creare un vero e proprio polo di diffusione, spaziando dall’architettura alla storia, dalle tradizioni locali al folclore fino ad arrivare alla cucina.
 “Casa Belvedere - afferma ancora Gina – è una fondazione creata per divulgare tra gli italo americani, specialmente dell’ultima generazione, tutto ciò che di positivo si può trovare in Italia cancellando quella falsa immagine che ci vede portatori di attività illecite e mangiatori di spaghetti. La sede della fondazione si sviluppa su più piani e uno di esso ha a disposizione otto stanze dove abbiamo in mente di ricreare un ambiente rappresentativo di ciascuna Regione Italiana per chi si mostrerà interessato a questo progetto. Tutto ciò sarà permanente, quindi con una donazione, ogni regione avrà, per sempre, una divulgazione con sicuri benefici dal punto di vista turistico e di conoscenza. Fermo restando che tutta la casa è totalmente riservata all'Italia confido che non soltanto le regioni contribuiscano, ma che ci sia anche un interessamento da parte del governo italiano.”
I primi passi di questo importante progetto risalgono al 2008, quando Gina Biancardi, già laureata in Architettura al Leham College, acquista una bellissima dimora in stile neorinascimentale toscano, costruita nel lontano 1908. Si tratta di una delle poche ville ancora in piedi a Staten Island dopo le speculazioni edilizie degli anni precedenti. Davanti al Consolato, nelle persone di Maurizio Antoni e Giovanni Favilli, la businesswoman ha presentato il suo progetto che prevedeva diversi interventi di ristrutturazione e riqualificazione.
In seguito i lavori sono stati affidati a degli architetti, sempre di origine italiana: lo studio Rampulla. Con l’apertura nell’Autunno del 2011, la fondazione si rivolge primieramente ai giovani, presentando vari progetti didattici tra cui la scienza culinaria e attrezzando un teatro e un’enoteca di alto livello . Gina non è nuova a queste tipo di imprese: già durante gli anni del College, aveva fondato insieme a John Calvelli della Fordham University i primi club per giovani italoamericani che poi si sono trasformati nel tempo nell’organizzazione Fieri, assurta ormai ad importanza nazionale. Inoltre è madre di tre figlie: Bianca, Giulia e Sofia I genitori di Gina Bincardi, Vito Biancardi e Rosalia D’Angelo, sono originari rispettivamente di Mugnano del Cardinale (provincia di Avellino) e di Sarno.


Dal 1958 sono emigrati negli Usa, ma risultano essere sposati civilmente un anno dopo presso il Comune di Sarno. Oltre a Gina sono genitori anche di Teresa (a sua volta madre di Cristina), maestra di scuola sempre nella città di New York. 

Di recente la coppia italo americana ha festeggiato l’invidiabile traguardo dei cinquanta anni di matrimonio. Ma la loro più grande soddisfazione rimane quella di aver dato alla luce una figlia, che attraverso i suoi tanti progetti e riconoscimenti, mantiene sempre vivo il buon nome del popolo sarnese in terra americana.
“Ora spero di continuare a collaborare con la Provincia di Salerno” – conclude Gina – “confrontandoci su alcuni piani e programmi concreti inerenti Casa Belvedere e che nello stesso tempo possano promuovere il turismo in questa bellissima provincia, nonché scambi culturali e commerciali. Non solo, vogliamo creare un atmosfera a Casa Belvedere che imita quella tipica del Salernitano, cioè creare un ambiente rappresentativo delle particolarità e delle bellezze di Salerno ma anche creare l'opportunità di utilizzare i locali della fondazione per svolgere manifestazioni, eventi, letture, esposizione, programmi, e per celebrare e promuovere tutte le cose tipiche del Salernitano: prodotti, industria, agricoltura, arte, musica, cucina, racconti polari e folcloristici, stile di vita, ecc.”
(Articolo pubblicato originariamente sul periodico cartaceo dell'Agro Nocerino Sarnese "Eventi", Giugno 2012)






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