Tre volte all’inferno, raccolta di (tre) racconti gotici dell’autore esordiente Cristian Borghetti è un libro coraggioso. In un periodo storico in cui il genere horror è ormai votato alla ridefinizione continua e nauseante di stilemi e tematiche trite e ritrite (pensiamo al canovaccio ormai stantio del vampiro bello & dannato) Borghetti si lancia in una visione personale del Gotico letterario, partendo da una sperimentazione linguistica dal gusto squisitamente arcaico.
Quindi non soltanto una trama votata all’orrido, al grottesco, alla celebrazione delle più turpi atrocità dell’animo umano, ma, questa la vera novità, un impianto stilistico che affonda totalmente le sua radici nel passato.
L’autore ha ben chiaro il suo scopo: riproporre umori e sensazioni del capisaldi del genere (Lewis, W. Scott, Le Fanu, Stevenson) con una sensibilità e un intento tutto personale.
Nel primo racconto “Il Bacio della Medusa” uno spietato serial killer (un po’ Jack Lo Squartatore un po’ la Bestia di Gevaudan) si aggira su uno sfondo ottocentesco molto suggestivo. Il secondo racconto “Il Canto di Lucifero) è invece ambientato nella Parigi della Bella Epoque in un “Grand Guignol” dove i cadaveri non sono manichini. L’ultimo “Il Labirinto del Basilisco” è il più gotico dei tre e riporta in auge paurose apparizioni e luoghi pregni di mistero che definire “classici” è un eufenismo.
Chi ama certi barocchismi e certi aspetti poetici, tipici delle vecchie storie dell’orrore, non potrà lasciarsi scappare questo libro con i suoi panorami antichi e ombrosi e i suoi personaggi colmi di una teatralità controversa e magniloquente, anche questo retaggio delle letture e delle influenze dell’autore.
Chi invece cerca in un romanzo o in un racconto horror dinamismo, una complessità moderna e avvincente e un retaggio diretto delle nuove manifestazioni del gotico contemporaneo, potrebbe anche scontrarsi con un linguaggio che appesantisce e una narrazione che si dipana più sull’atmosfera che sull’azione.
Consiglio vivamente una lettura preventiva del testo prima dell’acquisto.
Il lettore più smaliziato e attento che già conosce gli autori citati e magari ama anche alcuni autori italiani che nel passato si sono cimentati nel genere (le “Novelle in Nero” di Pirandello e i racconti fantastici di Buzzati ad es.) non avrà assolutamente problemi nel calarsi in un contesto tematico affascinante e singolare.
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