Amando tantissimo il personaggio di Melissa e avendo letto avidamente il libro ( al più presto una mia recensione track by track) ho deciso di interpellare alcuni autrici/autori del progetto rivolgendogli le stesse identiche domande.
Ne è uscito qualcosa di molto interessante e particolare.
Ringrazio di cuore Claudia Salvatori, Alessio Lazzati e Roberto Orsetti per la loro gentilissima disponibilità:
Racconta il tuo primo contatto con il “Topos Melissa”?
(C.S.) Il primo contatto è stato la lettura di "Cronache di Bassavilla", uno de pochi libri italiani che mi abbiano fatto (ri)scoprire il piacere di leggere. Da decenni nella cultura italiana si lavora sul divorzio fra arte e piacere nella fruizione. Ora la tendenza si sta invertendo lentamente, e stanno emergendo autori con un forte senso della narratività.
(A.L) Il primo contatto si è verificato proprio quando mi è stata offerta la possibilità di partecipare all'antologia. Conoscevo la storia di Melissa e la produzione di Arona al riguardo, ma solo per quanto circolava in rete.
(R.O) Mi sono trovato protagonista ignaro nel libro di Danilo Arona "Cronache di Bassavilla". Me lo segnalò in una mail perché non vivo a Bassavilla da 10 anni, ma eravamo in contatto per il blog su Radio Alessandria International, che nel 1976 ci vedeva in prima linea a trasmettere. Io avevo scritto qualcosa che stranamente anticipava alcuni fatti del libro. Coincidenze, strani segnali? Così ho trovato il coraggio di farglielo avere, pensando..." chissà quanti ne riceve.. quanti ne manda a stendere... etc etc..."
Quando Danilo Arona ti ha contattato per l’antologia “Bad Prisma”, cosa hai provato?
(C.S.) Il piacere di poter lavorare con un gruppo di amici (conoscendo personalmente le persone coinvolte nel progetto) e di amici in particolare che lavorano secondo il mio modo di intendere la narratività: senso della storia, magia, capacità di sceneggiare materiali importanti e far arrivare il messaggio il più lontano possibile.
(A.L.) Felicità, entusiasmo, terrore di non riuscire a scrivere un racconto valido. Terrore che, ho scoperto da poco, non mi ha ancora abbandonato.
(R.O) Dopo aver letto il racconto Danilo mi ha parlato del suo progetto e che mi voleva tra gli autori. Dopo essere rinvenuto, ho chiesto quanto mi costava. Ma lui, che ha un cuore grande e magnanimo, mi ha chiesto l'anima. Affare fatto. Scherzi a parte, quando ho ricevuto la mail che mi arruolava, non stavo nella pelle dalla gioia. Io non scrivo molto, anzi fingo di scrivere anche meno.
Che cosa rappresenta per te l’entità letteraria e paranormale denominata Melissa? Credi alla sua esistenza?
(C.S.) No, non ci credo, e non credo che ci creda Danilo. Amiamo crederci. Per me Melissa non è il Diavolo, il Male Assoluto. Piuttosto una vittima abusata che ha subito il Male e lo trasmette/restituisce. Io personalmente ne ho fatto una figura redentiva.
(A.L) Sul crederci o non crederci è difficile rispondere. Sono una persona razionale, ma il paranormale mi affascina e come diceva qualcuno :) a volte «I want to believe».
Dal punto di vista letterario ho immaginato non tanto il male ma la solitudine di uno spirito condannato a vagare, non solo nel mondo reale. Cos'avrebbe cercato? Forse non di fare del male, o magari lo avrebbe fatto per placare la sua solitudine. Forse la mia Melissa fa di tutto per non restare sola...
(R.O.) Crederci è parola grande. Ma resta il mistero. Ho cercato notizie, letto e riletto. Bad Prisma accresce il dubbio, non lo chiarisce. Trovo ci sia un poco di Melissa in tutti noi, ormai. Sai quale è la stranezza più grande secondo me? Che tutti quelli che ne parlano, ne scrivono sembrano in buona fede.... e io penso lo siano. Ti faccio un esempio: andavo in montagna una domenica pomeriggio, mezza tormenta di neve quando facendo un tornante leggo una scritta alta circa 50cm che diceva: “Ti aspetto. Melissa”. non guidavo io, potevo vederla bene. Non ci avrei fatto caso se non ci fosse stata di mezzo la storia. Ma due ore dopo, tornando dalla gita la scritta non c’era più….. E quel tornante era particolare, unico perché c'erano un paio cose facilmente identificabili. Mah...
Hai letto il romanzo di Arona, “Melissa Parker e l‘incendio perfetto”? Qual è il tuo giudizio? Bad Prisma cosa ha in più oppure in meno rispetto al suo diretto ispiratore?
(C.S.) Quel romanza mi manca, ma non me lo farò mancare a lungo. Bad Prisma presenta molti aspetti interessanti. E' un'antologia di ghost story italiana, e non ce ne sono (state) molte. Altri scrittori hanno lavorato su un tema ideato da un collega, ed è stato interessante vederne gli esiti. Non accade molto spesso.
(A.L) Non ho letto quel romanzo di Arona (ne ho letti parecchi altri suoi però). Bad Prisma sarà sicuramente una cosa diversa. Nessuno ha rilevato finora, in tutte le critiche che ho letto, che quest'antologia ha molte facce, proprio come il solido nominato nel titolo. Ognuna può avere un colore, una decorazione differente. Diverse parti della stessa entità.
(R.O) Il filo da annodare è lo stesso, ma il romanzo di Arona è stato come un termometro di mercurio che cade a terra. Le palline sono ormai dappertutto.
Tra i racconti presenti nell’antologia quale ti è piaciuto di più ( un solo nome)?
(C.S.) Il racconto di Stefano di Marino.
(A.L.) Un solo nome? Sei tu l'imperatore del male assoluto!
Ce ne sono almeno tre/quattro che mi hanno entusiasmato. Ne esco dicendoti che la mia parte preferita sono le varie connessioni firmate Kasarai:)
(R.O) Devo farmi dei nemici? Se devo metterne uno solo non ho ancora deciso, perché sono all'inizio della terza lettura. Mi piace lo stile di Giacomo Marenzana, ma anche la musicalità di Barbara Baraldi.
Qual' è un difetto ( se esiste) di questo progetto letterario?
(A.L) Il primo contatto si è verificato proprio quando mi è stata offerta la possibilità di partecipare all'antologia. Conoscevo la storia di Melissa e la produzione di Arona al riguardo, ma solo per quanto circolava in rete.
(R.O) Mi sono trovato protagonista ignaro nel libro di Danilo Arona "Cronache di Bassavilla". Me lo segnalò in una mail perché non vivo a Bassavilla da 10 anni, ma eravamo in contatto per il blog su Radio Alessandria International, che nel 1976 ci vedeva in prima linea a trasmettere. Io avevo scritto qualcosa che stranamente anticipava alcuni fatti del libro. Coincidenze, strani segnali? Così ho trovato il coraggio di farglielo avere, pensando..." chissà quanti ne riceve.. quanti ne manda a stendere... etc etc..."
Quando Danilo Arona ti ha contattato per l’antologia “Bad Prisma”, cosa hai provato?
(C.S.) Il piacere di poter lavorare con un gruppo di amici (conoscendo personalmente le persone coinvolte nel progetto) e di amici in particolare che lavorano secondo il mio modo di intendere la narratività: senso della storia, magia, capacità di sceneggiare materiali importanti e far arrivare il messaggio il più lontano possibile.
(A.L.) Felicità, entusiasmo, terrore di non riuscire a scrivere un racconto valido. Terrore che, ho scoperto da poco, non mi ha ancora abbandonato.
(R.O) Dopo aver letto il racconto Danilo mi ha parlato del suo progetto e che mi voleva tra gli autori. Dopo essere rinvenuto, ho chiesto quanto mi costava. Ma lui, che ha un cuore grande e magnanimo, mi ha chiesto l'anima. Affare fatto. Scherzi a parte, quando ho ricevuto la mail che mi arruolava, non stavo nella pelle dalla gioia. Io non scrivo molto, anzi fingo di scrivere anche meno.
Che cosa rappresenta per te l’entità letteraria e paranormale denominata Melissa? Credi alla sua esistenza?
(C.S.) No, non ci credo, e non credo che ci creda Danilo. Amiamo crederci. Per me Melissa non è il Diavolo, il Male Assoluto. Piuttosto una vittima abusata che ha subito il Male e lo trasmette/restituisce. Io personalmente ne ho fatto una figura redentiva.
(A.L) Sul crederci o non crederci è difficile rispondere. Sono una persona razionale, ma il paranormale mi affascina e come diceva qualcuno :) a volte «I want to believe».
Dal punto di vista letterario ho immaginato non tanto il male ma la solitudine di uno spirito condannato a vagare, non solo nel mondo reale. Cos'avrebbe cercato? Forse non di fare del male, o magari lo avrebbe fatto per placare la sua solitudine. Forse la mia Melissa fa di tutto per non restare sola...
(R.O.) Crederci è parola grande. Ma resta il mistero. Ho cercato notizie, letto e riletto. Bad Prisma accresce il dubbio, non lo chiarisce. Trovo ci sia un poco di Melissa in tutti noi, ormai. Sai quale è la stranezza più grande secondo me? Che tutti quelli che ne parlano, ne scrivono sembrano in buona fede.... e io penso lo siano. Ti faccio un esempio: andavo in montagna una domenica pomeriggio, mezza tormenta di neve quando facendo un tornante leggo una scritta alta circa 50cm che diceva: “Ti aspetto. Melissa”. non guidavo io, potevo vederla bene. Non ci avrei fatto caso se non ci fosse stata di mezzo la storia. Ma due ore dopo, tornando dalla gita la scritta non c’era più….. E quel tornante era particolare, unico perché c'erano un paio cose facilmente identificabili. Mah...
Hai letto il romanzo di Arona, “Melissa Parker e l‘incendio perfetto”? Qual è il tuo giudizio? Bad Prisma cosa ha in più oppure in meno rispetto al suo diretto ispiratore?
(C.S.) Quel romanza mi manca, ma non me lo farò mancare a lungo. Bad Prisma presenta molti aspetti interessanti. E' un'antologia di ghost story italiana, e non ce ne sono (state) molte. Altri scrittori hanno lavorato su un tema ideato da un collega, ed è stato interessante vederne gli esiti. Non accade molto spesso.
(A.L) Non ho letto quel romanzo di Arona (ne ho letti parecchi altri suoi però). Bad Prisma sarà sicuramente una cosa diversa. Nessuno ha rilevato finora, in tutte le critiche che ho letto, che quest'antologia ha molte facce, proprio come il solido nominato nel titolo. Ognuna può avere un colore, una decorazione differente. Diverse parti della stessa entità.
(R.O) Il filo da annodare è lo stesso, ma il romanzo di Arona è stato come un termometro di mercurio che cade a terra. Le palline sono ormai dappertutto.
Tra i racconti presenti nell’antologia quale ti è piaciuto di più ( un solo nome)?
(C.S.) Il racconto di Stefano di Marino.
(A.L.) Un solo nome? Sei tu l'imperatore del male assoluto!
Ce ne sono almeno tre/quattro che mi hanno entusiasmato. Ne esco dicendoti che la mia parte preferita sono le varie connessioni firmate Kasarai:)
(R.O) Devo farmi dei nemici? Se devo metterne uno solo non ho ancora deciso, perché sono all'inizio della terza lettura. Mi piace lo stile di Giacomo Marenzana, ma anche la musicalità di Barbara Baraldi.
Qual' è un difetto ( se esiste) di questo progetto letterario?
(C.S.) Lo stesso che ne costituisce il pregio: è disomogeneo, selvaggio, privo di tutti i certificati che potrebbero farne un'opera da premio letterario.
(A.L.) Credo che ogni lavoro abbia inevitabilmente qualche difetto, la perfezione non esiste. Forse che abbiamo esplorato troppo poco il passato più remoto... ma aspetta, questo è anche un pregio in prospettiva futura.
(R.O) Non si trova in tutte le edicole e mia madre non lo ha ancora trovato.
Parteciperesti ad un "Bad Prisma" Vol. 2?
(C.S.) Difficile, dopo che ho fatto finire il mondo. Comunque sì. Magari dico che è stata una falsa fine del mondo, e la serie continua...
(A.L.) Di corsa!
(R.O) Magari! Anche gratis. Anzi, se senti Danilo Arona diglielo tu in confidenza... a me pare brutto farmi avanti.
(A.L.) Credo che ogni lavoro abbia inevitabilmente qualche difetto, la perfezione non esiste. Forse che abbiamo esplorato troppo poco il passato più remoto... ma aspetta, questo è anche un pregio in prospettiva futura.
(R.O) Non si trova in tutte le edicole e mia madre non lo ha ancora trovato.
Parteciperesti ad un "Bad Prisma" Vol. 2?
(C.S.) Difficile, dopo che ho fatto finire il mondo. Comunque sì. Magari dico che è stata una falsa fine del mondo, e la serie continua...
(A.L.) Di corsa!
(R.O) Magari! Anche gratis. Anzi, se senti Danilo Arona diglielo tu in confidenza... a me pare brutto farmi avanti.
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