Dal primo Gennaio del 2010 tutti gli italiani avranno le impronte digitali sulla carta d’identità.
Si tratta di un emendamento proposto dal Pdl e inserito nella finanziaria col voto dell’opposizione ( OPPOSIZIONE??? Ormai è una parola che provoca solo ilarità).
Oggi sul quotidiano il Mattino il costituzionalista e docente universitario Michele Ainis ne parla in questo modo: “Rilevare le impronte è particolarmente invasivo ed è percepito negativamente perché rimanda ai passaggi obbligati a cui è sottoposto un detenuto al suo ingresso in carcere. Il rischio è quello di immergerci in uno stato di polizia dove il controllo è totale.”
Lo dice un costituzionalista!!!
Poi d’un tratto, perso nei miei bui pensieri, ho ricordato qualcosa che faceva parte ormai della mia lontana fanciullezza.
Ero un ragazzino e mio padre mi portò al cinema a vedere il primo Rambo.
Si tratta di un emendamento proposto dal Pdl e inserito nella finanziaria col voto dell’opposizione ( OPPOSIZIONE??? Ormai è una parola che provoca solo ilarità).
Oggi sul quotidiano il Mattino il costituzionalista e docente universitario Michele Ainis ne parla in questo modo: “Rilevare le impronte è particolarmente invasivo ed è percepito negativamente perché rimanda ai passaggi obbligati a cui è sottoposto un detenuto al suo ingresso in carcere. Il rischio è quello di immergerci in uno stato di polizia dove il controllo è totale.”
Lo dice un costituzionalista!!!
Poi d’un tratto, perso nei miei bui pensieri, ho ricordato qualcosa che faceva parte ormai della mia lontana fanciullezza.
Ero un ragazzino e mio padre mi portò al cinema a vedere il primo Rambo.
Da anima pia e ingenua rimasi praticamente scioccato nel vedere il povero John, reduce di guerra e uomo solitario e triste, a cui venivano prese con la forza le impronte da due energumeni che dovevano rappresentare il bene e la giustizia.
Dopo quel film e il piccolo trauma che ne scaturì mi chiesi più di una volta negli anni se anche a me sarebbe mai successo qualcosa del genere.
Ora lo so.
Mi basta attendere un paio di anni.
Dopo quel film e il piccolo trauma che ne scaturì mi chiesi più di una volta negli anni se anche a me sarebbe mai successo qualcosa del genere.
Ora lo so.
Mi basta attendere un paio di anni.
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