Non fatevi trarre in inganno dal titolo.
Qui di lezioni “tecniche” per diventare un bravo fumettista ce ne sono davvero poche ( diciamo il giusto).
Quello che traspare maggiormente dalla pagine del libro ( arricchite anche da tavole inedite) è il vissuto di un giovane disegnatore che partendo praticamente da zero e senza alcuna preparazione professionale è diventato UNO DEI FUMETTISTI DI PUNTA della BONELLI EDITORE.
Ovviamente parliamo di Bruno Brindisi.
“Lezioni di fumetto” è una lunga e avvincente cavalcata nel mondo dei ricordi dell’artista salernitano che come già avevo notato dal vivo durante un’intervista al Fumettour 2009, non è mai avaro di particolari e aneddoti stuzzicanti.
http://ilmondodiedu.blogspot.com/2009/10/disegnare-significa-creare-universi.html
Davide Occhicone ( al suo esordio come autore) è bravo nel presentare il libro come una sorta di “intervista lunga” ( e non come un saggio fine a se stesso) dove raccoglie tutte le curiosità, i dubbi e le aspirazioni dell’appassionato di fumetti, incanalandole in una “conversazione scritta” che si legge bene e tutta di un fiato.
Sugli scudi il rapporto lavorativo ( ma anche umano) tra Brindisi e l’ideatore del personaggio più importante del fumetto italiano.
Per chi non fosse vissuto sulla luna negli ultimi venti anni, stiamo parlando di Tiziano Sclavi & Dylan Dog.
Gli amanti dell’ Indagatore dell’incubo non potranno che godere ( fisicamente) nell’ apprendere alcuni retroscena sulla creazione del personaggio, sulle ispirazioni e i riferimenti culturali e tecnici sia del lavoro di Sclavi che di quello di Brindisi.
E di sicuro ne rimarranno estasiati.
Non solo.
“Lezioni di fumetti” è anche un vero e proprio monito di Bruno Brindisi verso il mondo del fumetto italiano.
I tempi sono cambiati, la tecnologia permette ormai un lavoro diverso rispetto ai primi anni 90, non solo in termini di creazione ma anche di pubblicazione.
Di riflesso anche il lavoro di Disegnatore professionista è mutato.
Brindisi, con grande umiltà e passione, racconta questo passaggio non lesinando anche una certa malinconia verso un periodo di grande fervore artistico ( La Scuola Salernitana), che difficilmente si ripeterà nel tempo.
Insomma se proprio si tratta di “Lezioni di Fumetto”, allora io aggiungo che sono anche “Lezioni di Vita vissuta”.
E chi come il sottoscritto non dormiva la notte in attesa di un nuovo albo di Dylan Dog, sa di cosa parlo.
Sugli scudi il rapporto lavorativo ( ma anche umano) tra Brindisi e l’ideatore del personaggio più importante del fumetto italiano.
Per chi non fosse vissuto sulla luna negli ultimi venti anni, stiamo parlando di Tiziano Sclavi & Dylan Dog.
Gli amanti dell’ Indagatore dell’incubo non potranno che godere ( fisicamente) nell’ apprendere alcuni retroscena sulla creazione del personaggio, sulle ispirazioni e i riferimenti culturali e tecnici sia del lavoro di Sclavi che di quello di Brindisi.
E di sicuro ne rimarranno estasiati.
Non solo.
“Lezioni di fumetti” è anche un vero e proprio monito di Bruno Brindisi verso il mondo del fumetto italiano.
I tempi sono cambiati, la tecnologia permette ormai un lavoro diverso rispetto ai primi anni 90, non solo in termini di creazione ma anche di pubblicazione.
Di riflesso anche il lavoro di Disegnatore professionista è mutato.
Brindisi, con grande umiltà e passione, racconta questo passaggio non lesinando anche una certa malinconia verso un periodo di grande fervore artistico ( La Scuola Salernitana), che difficilmente si ripeterà nel tempo.
Insomma se proprio si tratta di “Lezioni di Fumetto”, allora io aggiungo che sono anche “Lezioni di Vita vissuta”.
E chi come il sottoscritto non dormiva la notte in attesa di un nuovo albo di Dylan Dog, sa di cosa parlo.
BRUNO BRINDISI
(Salerno, 1964), autodidatta, pubblica i suoi primi lavori sulla rivista “Trumoon” nel 1983. Dopo aver definito il proprio stile con storie erotiche e horror per Ediperiodici, Blue Press e le Edizioni ACME, nel 1990 approda alla serie regolare di “Dylan Dog”, sul numero 51 con la storia Il male.Per l’Indagatore dell’Incubo realizza più di 30 storie e diventa uno degli autori più amati dal pubblico. Contemporaneamente realizza alcune storie per “Nick Raider”, l’albo di esordio di Brad Barron, alcune storie per il mercato francese e lo “Speciale Tex” del 200, I predatori del deserto, escursione nel western che ne sottolinea l’enorme versatilità.
DAVIDE OCCHICONE
(Napoli, 1973) negli anni Novanta partecipa alla realizzazione di varie riviste e monografie edite dalla Tornado Press. Dal 2003 realizza interviste e articoli per Lospaziobianco.it, il più seguito sito di critica del fumetto. Dedica tutto il suo tempo libero al fumetto, nonostante il lavoro a la famiglia ne reclamino la presenza.
DAVIDE OCCHICONE
(Napoli, 1973) negli anni Novanta partecipa alla realizzazione di varie riviste e monografie edite dalla Tornado Press. Dal 2003 realizza interviste e articoli per Lospaziobianco.it, il più seguito sito di critica del fumetto. Dedica tutto il suo tempo libero al fumetto, nonostante il lavoro a la famiglia ne reclamino la presenza.
In appendice alla recensione il mio articolo/ Post su Tiziano Sclavi & Dylan Dog:
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