Titolo originale : Valhalla Rising
Regia: Nicolas Winding Refn
Attori: Mads Mikkelsen, Gary Lewis, Jamie Sives, Alexander Morton, Ewan Stewart, Callum Mitchell, Douglas Russell, Gary McCormack, Andrew Flanagan, Gordon Brown.
Genere: Sword & Sorcery “howerdiana”.
Anno: 2009
Sinossi
Per anni One-Eye, guerriero muto dotato di una forza soprannaturale, è stato prigioniero del nemico Barde. Aiutato dal giovanissimo Are, l'uomo uccide il suo carceriere e insieme al ragazzino inizia un lungo viaggio nel cuore delle tenebre. In fuga dai minacciosi cacciatori di teste, One-Eye e Are si imbarcano su una nave vichinga che però viene risucchiata da una misteriosa nebbia senza fine. I fuggiaschi riescono fortunosamente a raggiungere la terraferma dove i Vichinghi troveranno la morte che li attende…
Considerazioni
Lo spirito di R.E. Howard rivive magicamente in “Valhalla Rising”.
Racconti come “Il Crepuscolo dei Dio Grigio” o “I Vermi delle Terra” trovano la loro compiuta interpretazione audiovisiva attraverso il lavoro Nicolas Winding Refn, cineasta a me sconosciuto finora.
Sono esagerato? Non credo...
L'ho atteso troppo un film del genere per sbagliarmi.
Solo un regista nordico ( e precisamente danese) poteva raccontare in maniera convincente i temi cari alla cultura vichinga e alla loro spiritualità pagana.
One-Eye il protagonista del film, guerriero muto e invincibile, in un colpo solo richiama alla mente Odino, il Dio monocolo della mitologia norrena e allo stesso tempo il guerriero decadente e dal destino tragicamente segnato ( ricordiamolo per chi non lo sapesse, gli Dei del Nord, a differenza di quelli mediterranei, sono mortali! Soffrono e periscono come tutti noi...) del noto racconto di Howard.
Già questo basterebbe a farne un capolavoro ma non basta.
Gli elementi in gioco sono tanti e sono molto eterogenei.
Refn costruisce una pellicola “d’atmosfera” dove i dialoghi sono ridotti praticamente al minimo.
Il pathos emozionale è davvero alto ( la tensione poi si taglia a fette...) e ovviamente viene filtrato attraverso il personaggio di One-Eye, presentato dapprima come un mostro sanguinario e dannato (praticamente un Berserker) e poi dopo la sua liberazione, come una sorta di sciamano/guida spirituale, il cui compito è quello di guidare un gruppo di vichinghi di fede cristiana verso Gerusalemme.
In realtà il gruppo presto si scontrerà con le forze della natura, che secondo i parametri della spiritualità nordica è un’entità oscura e trascendente.
E il tema del viaggio si tramuterà in una sorta di reinterpretazione di una ipotetica “Divina Commedia Vichinga” dove i gironi infernali non sono fatti di fuoco e dolore ma di natura e sangue. Perché questa è l’arma vincente del film: partire dallo schema attraente e consolidato della “Sword & Sorcery” per indagare poi il destino dell’uomo medievale, lacerato da una fede cieca nel prossimo Dio ( quello cristiano) e sofferente per la perdita delle vecchie convenzioni.
Tremenda la descrizione del culto di Gesù da parte di un vichingo: “Loro mangiano il corpo del loro Dio e bevono il suo sangue. Bastardi”.
Eppure in un pensiero così cruento la verità è come sempre accecante.
“Valhalla Rising” è metafora (attualissima) del distacco, antico e maledetto, dell’uomo dalla sua prima madre: la natura. Una ferita mai rimarginata. Una spiritualità affogata nel sangue di altre fedi.
Non a caso, la spedizione, approdando su un terra sconosciuta, perde da subito la fede nuova, ma acquisisce una consapevolezza ancestrale: l’uomo appartiene alla natura e non il contrario.
E la natura di “Valhalla Rising” è sangue, trascendenza, oscure visioni e decadenza crepuscolare.
Del resto un periodo della storia dell’uomo sta volgendo al termine.
E allora One-Eye è l’enigmatico traghettatore verso l’inferno.
Guerriero/divinità morente che prima di donarsi a pagani ancor più barbari e violenti ( i Pitti de “I Vermi della Terra" of course…), snocciola gli ultimi vaticini attraverso la bocca di Are, il ragazzo/medium della spedizione
Morte per i non degni, salvezza per gli onesti. Un’utopia di redenzione e conforto.
“Valhalla Rising” è il film del 2010 per IL MONDO DI EDU.
Pochi altri film nei mesi a venire avranno una densa e avvincente sceneggiatura e una forza spirituale delle immagini come quella creata da Refn.
Amanti del metal epico, del viking metal, del black metal e soprattutto appassionati dei racconti di R.E. Howard con una punta di ineluttabile trascendenza nordica…il capolavoro è servito!
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