venerdì 25 marzo 2011

ENZO RIZZI – HEAVY BONE, DIABULUS IN MUSICA (AARON WORKS – 2010)

Heavy Bone: frammenti di un’omicida (metallaro)

Adoro Hevy Bone. Lo adoro perché si prende gioco di moralismi da parrocchia e delle seriosità tipiche di quelle rockstar ormai nell’olimpo del successo, di satanassi e prezzolati indagatori, di farabutti e pericolosi parassiti dello star system.
Lo amo perché pur essendo uno spietato serial killer dai modi truculenti e dai piani che finiscono sempre in una carneficina, racchiude tutte le peculiarità che lo rendono assolutamente un eroe del genere metal.
E’ questa la contraddizione più grande ma anche la forza espressiva del “caracter” tutto italiano (opera del veterano Enzo Rizzi da Taranto): riuscire a colpire l’immaginario tipico dell’Heavy Metal tradotto alle masse (chitarre, magliette nere con strani loghi & disegni, capelli lungi, groupies, droga e musica ad altissimo volume) e allo stesso celebrandolo nei modi che nessuno finora si è sognato di fare.
Ammirare i disegni (opera di tanti bravi autori nostrani) e apprezzare le storie molto horror (scritte da Rizzi) mi riporta per incanto a quel saggio che abbiamo scritto nel 2010 e che (non a caso) vede Heavy Bone come uno dei protagonisti più lampanti della commistione tra fumetto e musica.
Come puntualmente dice Paolo Di Orazio sul saggio: “Heavy Bone è una vera e propria icona rock splatter che celebra la contaminazione massima tra Rock e fumetto”.
Ma non fermiamoci solo all’estetica che comunque è un trionfo di ombre e luci tipiche dell’immaginario legato all’ Heavy Metal.
In “Diabolus in Musica” Enzo Rizzi si diverte a costruire una sorta di Ucronia nerissima applicata ovviamente alle sorti dei grande deceduti del music business. E allora troviamo il repellente zombie/metallaro che consegna un fucile a canna mozza ad un certo Bart Cocain (ehm…), passa della droga imprecisata ad un certo Lenny dei Motor Hell e convince un bluesmani di colore, tale Rob Johnston, a intavolare un patto mefistofelico che lo porterà al successo ma anche a una morte atroce. Rizzi afferra i tragici eventi legati alla morte prematura dei grandi miti del rock e li ammanta di un alone horror, attingendo a pine mani dal fumetto splatter italiano di metà anni ’80 (Splatter, Mostri, primi Dylan Dog, Demonhunter) e dai grandi classici del cinema e delle letteratura.
Un fumetto che vive e si rigenera di citazioni e celebrazioni, di ironia macabra e ambientazioni sulfuree, di tragiche leggende e brumosi misteri.
Se si deve parlare di Horror letterario e fumettistico, "Diabolus in musica" è di sicuro un libro da non perdere.
Take care!

Note tecniche:
HEAVY BONE – Diabulus in Musica
Aaron Works – Euro 9,90
Di Enzo Rizzi
Copertina di Alex Horley
Disegni: Alessio Fortunato, Arjuna Susini, Lelio Bonaccorso, Fabrizio Galliccia e Walter Trono.
Cover Gallery: Andrea del Campo, Giuseppe Palumbo, Enzo Troiano, Luca Maresca, Andrea Rossetto e Francesco Biagini

3 commenti:

Andrea Cavaletto ha detto...

figata!!!!!!

EDU ha detto...

Grazie! ^__^

Irene Vanni ha detto...

Lo sto leggendo anch'io