È un po’ di tempo che non si hanno notizie di avvistamenti del nostro amato felino sul territorio italiano.
L’ultimo caso a noi noto è quello della Pantera di Palermo mistero che a quanto pare sembra sia stato risolto
Nel mese di Marzo di quest’anno c’è stato poi il gran polverone suscitato da un presunto “video/verità” della testata giornalistica Studio Aperto che pretendeva di spiegare l’avvistamento della pantera come un semplice gatto nero. Ovviamente si trattava di una bufala architettata ad arte che è stata immediatamente smascherata dal pubblico.
Non a caso il video non è più disponibile sul loro sito. Sono riuscito solo a trovare questa foto:
Occupiamoci di un aspetto diverso di questo mistero: il mito.
Uno dei maggiori ricercatori di strani avvistamenti di animali in Italia è Christian Filagrossi, autore che ha pubblicato una doppietta di saggi molto interessanti sull’argomento:
“Animali Fantastici?” (Armenia, 2003)
“Creature impossibili” (Armenia, 2000)
Filagrossi ha studiato il fenomeno soprattutto a livello internazionale trovando tracce di avvistamenti di strani animali anche in Gran Bretagna, partendo dal famoso caso de La Bestia di Gevaudan fino ad arrivare ad alcuni avvistamenti di felini nella brughiera inglese a partire dagli anni ’20:
“Nella vecchia Albione vengono segnalati costantemente avvistamenti di grandi animali rassomiglianti a puma, linci ecc. La particolarità di questo fenomeno sta nel fatto che in Gran Bretagna gli unici felini mai esistiti sono i leoni e le tigri dai denti a sciabola…che però si sono estinti in tempi preistorici. Il solo felino che nel Regno Unito assomiglia ad animali del genere è il cosiddetto gatto selvatico scozzese, che tuttavia non è poi molto più grande di un comune micio domestico , e dunque non può essere ritenuto la causa dei numerosi avvistamenti ”.
Come si spiega allora tutta questa casistica sia italiana che estera legata al fenomeno della pantera in luoghi in cui non dovrebbe assolutamente esserci?
Al di là della mitologia metropolitana che tende a spiegare il fenomeno legandolo a fatti di cronaca locale e non, come la fuga dell’animale da un circo o dalla villa di un ricco possidente (e leggendo le notizie attuali c’è da crederci sul serio…) è il Cicap che di recente ha dato una spiegazione quantomeno controversa.
Così scrivono sul sito Query, rivista ufficiale dedicata all’indagine sui “Mysteri”:
“Indipendentemente da ogni considerazione sull’esistenza reale dell’animale, si può osservare che la figura del felino è diventata in breve tempo oggetto di una serie di narrazioni orali molto simili a quelle sviluppatesi in analoghe situazioni in altre località e che sono state riprese, fissate e rilanciate dai media locali: narrazioni che presuppongono l’esistenza della pantera e che, oltre a fornire la cornice interpretativa per stimoli ambigui (il gatto di cui si è detto), servono a dare un senso a quanto sta accadendo: la storia del presunto proprietario che non sarebbe nuovo ad episodi del genere, quella del cavallo sbranato a San Martino delle Scale (diffusasi nei primi giorni e poi smentita dalla Forestale), quella del numero di animali coinvolti (che sarebbero due, per spiegare le differenti descrizioni); ma anche narrazioni orali appartenenti a quella che i folkloristi anglosassoni hanno definito traditions of disbelief, che, invece, presentano quanto sta avvenendo come il frutto di errori, cattive interpretazioni, esagerazioni. Sul piano delle prove concrete, non esistono fotografie o filmati che dimostrino in modo sicuro la presenza di un grosso felino, nonostante le testimonianze riferiscano che l’animale sarebbe rimasto nello stesso posto anche per venti minuti; non risultano denunce di smarrimento (anche se questo sarebbe spiegabile con il fatto che in Italia la custodia di grossi felini è vietata da una legge del 1997) ma nemmeno altre evidenze sull’origine dell’animale; e la trappola che è stata montata con un ignaro maialino come esca vivente non ha dato nessun risultato, a parte le proteste della Lega antivivisezione”.
Insomma non ci sarebbe nessuna prova certa dell’esistenza di una pantera che si aggira nelle campagne del Bel Paese, da Torino a Palermo, passando per Lazio, Campania e Puglia.
Solo una serie di mistificazioni ed esagerazioni legate all’immaginazione di buontemponi o scrittori mancati. Dobbiamo credere a questa ardita teoria?
Ci viene ancora incontro Christian Filagrossi che nel suo saggio “Animali Fantastici?” cita alcune teorie del ricercatore inglese Jan Williams, il quale attraverso i suoi studi è riuscito a rintracciare testimonianze di avvistamenti del genere fino gli inizi del XVIII Secolo. Secondo Williams, sin dall’epoca georgiana, era considerato simbolo di lusso e agiatezza per i signorotti inglesi di campagna, avere nella propria tenuta un animale esotico. Quindi parecchi degli esemplari che sono stati visti aggirarsi nella brughiera sarebbero scappati, riuscendo prima a ritagliarsi una nicchia all’interno dell’ecosistema britannico, poi a sopravvivere e a riprodursi indisturbati. Possibile? Probabile.
E se guardiamo alla cronaca nera nostrana l’ipotesi è più che plausibile.
Qui a IL MONDO DI EDU ne siamo certi: si parlerà (e parleremo) della Pantera Nera ancora, ancora e ancora.
13 commenti:
Articolo interessante Edu,ho gradito molto anche il collegamento con i casi inglesi.
P.S.In realtà in Inghilterra è anche molto diffusa la figura del Cane Nero,visto spesso come manifestazione occulta,diabolica o psicopompo.
Confermo la tradizione del Black Dog inglese, amo molto le tradizioni ed i racconti sugli avvistamenti misteriosi. Non a caso ricordo il famoso caso della pantera dell' ottantanove- novanta, grazie per aver citato anche la "belva del Gevadaun" che è una delle mie passioni.
P.s.
Certo che quelli di STUDIO APERTO si confermano i maggiori pataccari d'Italia, voglio dire che si vede benissimo dalla foto che è un gattino quello.
Molto molto interessante! mi ricorda un po' il mistero del Chupacabra...speriamo solo che qualche idiota non si metta in testa di andare a caccia della pantera e spari a qualche animale innocente!
@Fra
Grazie mille!!! ^__^
Hai ragione: la casistica di avvistamenti misteriosi è molto ampia e non escludo che prima o poi possa occuparmi di altro soprattutto qui in Italia. Stay tuned!
@Nick
Se hai del materiale sul "famoso caso della pantera dell' ottantanove- novanta" ti prego di farmelo avere via mail. Mi interessa assolutamente. Attendo tue info.
Studio Aperto non è nuovo a figuracce del genere. L'apoteosi l'hanno raggiunta con lo speciale di seconda serata sul Metal & il satanismo. Praticamente un'accozzaglia di luoghi comuni e di esagerazioni senza senso.
@Libera
Grazie mille!!! ^__^
Ho letto molto sul Chupacabra (ho molti libri sugli Ufo nella mia libreria) e l'argomento è molto interessante. Per il resto speriamo che la pantera non si incazzi sul serio e sbrani qualcuno che fa il passo più lungo della gamba...
@Edu.
In questi giorni vedrò di mandarti il materiale.
Ottimo!!!!
Grazie mille. ^__^
visto che sei interessato all'argomento, ti suggerisco di indagare sui numerosi animali esotici avvistati in Toscana: il Coccodrillo nel lago di Massaciuccoli, lo squalo della Meloria, l'immancabile pantera in Valle del Chioma ;-)
Ciao Clau
Ottima segnalazione!
C'è materiale sul web o si tratta di casi molto vecchi?
Proverò a fare qualche ricerca e ti farò sapere...
Grazie mille.
A presto
Molto interessante questo post..complimenti.. Conoscevo la leggenda del Black Dog..ma non i misteri legati alla pantera nera!
Cara Artemisia
grazie di cuore e stay tuned!
Ci saranno altri articoli in futuro che non riguardano solo il nostro paese.
Intanto se ti va ci sono i post arretrati sul "Dossier Pantera Nera" nella colonna a destra del blog.
Un saluto e a presto
arrivo tardi su questo blog, che trovo molto interessante e credo mi girerò in lungo e in largo perchè molti argomenti trovano il mio interesse. scrivo qui perchè, anche se ormai sono pasdsati molti anni, mi pare che il caso più recente da queste parti fose nel 2002, la pantera comparve anche nel cremonese (qui maggiori info: http://archiviostorico.corriere.it/2002/giugno/25/Esche_trappole_per_catturare_pantera_co_5_0206256257.shtml), ed anzi, molte persone che conosco ne confermano l'uccisione e poi la conservazione(sic) presso casa di privati (forse per non scatenare il panico o la più probabile furia degli animalisti); in ogni caso, è sempre cosa riferita dal solito "amico dell'amico", quindi...
ciao, David
Ciao
Grazie mille per i complimenti.
Molto interessante la segnalazione che mi fai.
Magari ti citerò nel mio prossimo post che riguarda la pantera anche se d'inverno è più difficile parlarne visto che il tempo inclemente non permette sempre avvistamenti
Saluti e a presto
saluti a te, e continua così. ti seguirò spesso.
D.
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