mercoledì 9 novembre 2011

PREPARIAMOCI – LUCA MERCALLI (CHIARELETTERE – 2011)

Il 4 luglio del 1845 il filosofo e scrittore americano Henry David Thoreau inizia un esperimento di ben due anni che la porterà a contatto con la natura nella sua forma più estrema ma anche più libera: vivere nei boschi, lontano dal progresso e dalla società.
Il risultato di quell’avventura sarà il diario in forma di libro, intitolato “Walden o vita nei boschi”.
È un periodo storico molto particolare per gli Stati Uniti. Il concetto di Democrazia è ben lungi dall’essere consolidato (La Guerra di Secessione finirà solo venti anni dopo e durerà ben quattro anni!) eppure sul suolo americano è in atto una colonizzazione veloce (ma anche violenta) dei territori verso ovest mentre dalle navi provenienti dall’Europa sbarcano sul nuovo continente milioni e milioni di immigrati. La società americana è fatta di uomini semplici ma anche imbevuti di una morale ambigua, i quali fondano sulla religione le loro poche regole di condotta.
Purtroppo sono anche intolleranti verso il diverso e la loro fame di terre e di progresso annienterà in un solo colpo le popolazioni indigene che avevano un rapporto viscerale con la natura e i suoi miti.
Thoreau è un uomo del suo tempo: è istruito, intelligente e curioso ma soprattutto nota le brutture del modernismo esasperato dell’epoca e attraverso i suoi viaggi e le sue esperienze al limite cerca di raccontare all’uomo comune che la natura è la nostra madre e va rispettata, amata e protetta dagli ideali dispotici e distruttori.
Nel 2011 Luca Mercalli, torinese, metereologo e scienziato, nota le altrettanto evidenti brutture del modernismo del nuovo millennio e cerca di dare un messaggio forte attraverso questo pamphlet intitolato “Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza…e forse più felicità”, edito da Chiarelettere Editore.
Le differenze sono ben visibili: mentre la fuga nella natura di Thoreau è quasi una sfida al moralismo imperante e alla crudeltà verso la natura e i suoi figli più indifesi, Mercalli non predica un ritorno alla purezza primordiale, a un’Arcadia mitica che mai come oggi è lontana dai cuori e dalle menti dei consumatori dei centri commerciali del sabato sera.
Lo scienziato torinese conosce il tempo in cui vive e sa benissimo che il compromesso tra tecnologia e natura è l’unica strada percorribile per evitare l’apocalisse.
Ecco quindi che nel libro, dopo una parte iniziale dedicata a varie teorizzazioni e interpretazioni della fine imminente(?), legata a temi come l’ambiente, la politica, l’economia e il consumismo, nella seconda parte prevale la sua grande esperienza di meteorologo, agricoltore e costruttore (un “Walden” del ventunesimo secolo) dove con una scrittura semplice e diretta spiega i metodi per razionalizzare l’acqua, arare un piccolo orto, differenziare i rifiuti, riscaldare la casa senza un dispiego esagerato di energie per lo più costose ma attraverso fonti alternative come la luce del sole o la legna abbattuta dagli agenti atmosferici.
Insomma una vera e propria “Bibbia della Sopravvivenza“ destinata all’uomo del 2011 prima che i venti della crisi lo facciano ripiombare nuovamente nel Medioevo!
Mercalli è prima di tutto uno scienziato quindi c’è metodo e studio nei suoi consigli ma soprattutto c’è il lato pratico! Prende continuamente a esempio la sua casa e la sua vita come a voler dire: “Se l’ho fatto io con poche semplice regole potete farlo anche voi!”
Incita continuamente all’utilizzo di energia pulita, al riciclo e alla riutilizzazione dei materiali non biodegradabili. Invita ad avere una coscienza profonda della crisi e una maggiore consapevolezza dei rimedi che l’uomo comune può adottare.
“Prepariamoci…” è una lettura agevole, affascinante, ma anche molto seria e in un certo accende un campanello di allarme nell’uomo della strada: siamo in un punto di non ritorno e non possiamo permetterci il rischio di andare oltre. Bisogna fare un passo indietro e ritrovare (come Thoreau) un contatto diretto e spontaneo con la natura, in modo da poter ritrovare noi stessi e il nostro ruolo nella società.
La nostra salvezza dipende non dalla fede o dalla morale ma solo dalla nostra capacità di adattarci ai cambiamenti veloci di questi anni. E chissà magari alla fine saremo anche più felici di quanto non lo siamo adesso…
E come Thoreau anche Mercalli due secoli dopo ci ammonisce su di un principio ineluttabile e universale: la natura è la nostra madre e va rispettata, amata e protetta dagli ideali dispotici e distruttori.

6 commenti:

Temistocle Gravina ha detto...

Concordo pienamente su tutto quel che hai detto. Ho letto il libro un mesetto fa e mi ha aperto molte finestre in testa, dandomi modi di lettura della realtà diversi dal consueto. Davvero un ottimo libro. Avrei voluto parlarne anch'io, ma non sapevo come fare a non farne un semplice riassunto. La tua impostazione è ottima e la citerò nel post che dovrei pubblicare oggi.

EDU ha detto...

Ciao Tim
Se ti ricordi ne avevamo già parlato in un tuo post precedente.
Da oggi Il Mondo Di Edu, intavolerà una serie di articoli, recensioni, interviste e quant'altro dedicate alla situazione attuale e alla lunga marcia verso il 2012, tra attualità e mistero.
Ho in mente molte cose...
Attendo di leggere e commentare il tuo post
Grazie mille
A dopo
Edu

Unknown ha detto...

molto interessante questo che hai postato oggi,è un libro che mi sn ripromessa di leggere appena termino qst che ho per le mani adesso,grazie della conferma!

Nick Parisi. ha detto...

Complimenti Edu. Ben fatto.

angie ginev ha detto...

Bravo Edu, interessantissima recensione, di un libro, cui oggi, abbiamo bisogno veramente, penso che meglio sarebbe però che trovassimo in noi stessi questo filo conduttore, la natura è nostra madre, è questo è certo al 100%, ma io so che noi siamo anche figli dell'universo e questo ci rende ancora più particolari, la stessa madre terra è figlia della sua galassia e dell'universo. Svuotandola delle sue risorse e sporcandola, facciamo del male a noi stessi, lei in qualche modo sopravviverà.
Diminuire i nostri falsi bisogni, potrebbe condurci veramente ad una maggiore felicità.....Riorganizzare tutto non sarà certo facile.
Grazie
Angie.

EDU ha detto...

Grazie a tutti, come sempre!